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Commissioni esami di stato agrario e agrotecnico 2019: bando PDF

Daniela Saraco 5 Novembre 2019
D. S.
22/11/2024

La sessione degli esami di Stato agrario e agrotecnico 2019 si avvicina: ecco chi sono i commissari e come si fa a presentare domanda e per essere componente di commissione.

Scopriamo subito come far parte delle Commissioni di esami e i nominativi di quest’anno. 

Per diventare perito agrario o  agrotecnico  e conseguire, quindi, l’abilitazione professionale è necessario superare l’esame di stato specifico.

Ogni anno il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca indice una sessione degli Esami di Stato per l’abilitazione alla professione. C’è bisogno di Presidenti e commissioni esaminatrici come ogni esame abilitante.

Il  Miur ha dato indicazioni in merito al reperimento di Presidenti e commissari. In particolare, gli aspiranti alla nomina devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • PRESIDENTI: Docenti Universitari, Dirigenti Scolastici, a tempo indeterminato, di Istituto Tecnico corrispondente alle indicate tipologie di esame;
  • COMPONENTI: Docenti, laureati e con contratto di lavoro a tempo indeterminato, delle scuole secondarie di secondo grado, Docenti di specifiche discipline.

Per ciascuna Commissione è richiesta, inoltre, la nomina di liberi Professionisti iscritti all’Albo e di Componenti supplenti che sostituiscano quelli effettivi in caso di rinuncia degli stessi.

Sono tenuti alla compilazione della domanda i docenti di ruolo, laureati e con contratto di lavoro a tempo indeterminato, relativo a cattedre degli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado, come di seguito indicato:

  • docenti di discipline agrarie e agrotecniche, comprese nelle classi di concorso indicate sul sito del Miur e nel Modulo-domanda A/2, che insegnino nel corrente anno scolastico o che abbiano effettivamente insegnato, alla data di espletamento degli esami, tali discipline negli Istituti Tecnici Agrari di Stato ed Istituti Agrotecnici.

Commissioni esami di stato Periti Agrari e Agritecnici 2019: chi sono i commissari, NOMI

Per far parte delle commissioni esami di stato in questione bisogna seguire un iter ben preciso, ovvero presentare domanda entro e non oltre il 24 luglio 2019 al Collegio Nazionale degli Agrari e Agrotecnici, esclusivamente a mezzo posta elettronica certificata, all’Ufficio Scolastico Regionale o Sovrintendenza competente per territorio. Per gli esami di abilitazione per Perito Agrario possono far parte delle commissioni tutti i  docenti che insegnino, nell’a.s. 2019/2020, o abbiano insegnato negli anni precedenti, le  discipline negli Istituti Agrari di Stato o, in mancanza, negli Istituti Tecnici con settore specifico.

A tal fine, il personale interessato può presentare, per nomine in qualità di Presidente e Commissario, apposite domande recanti l’indicazione di tutti i dati necessari . Bisogna specificare , inoltre, sotto la propria responsabilità:

  •  le proprie sedi di servizio e/o di abituale dimora;
  • di non essere dipendente di alcuna Amministrazione ;
  •  di non trovarsi in alcuna delle posizioni di preclusione di nomina.

Tali domande, da presentare entro e non oltre il 25 ottobre 2019, sono  acquisite sulla piattaforma SIDI. Si ricorda, inoltre, che non possono essere nominati coloro i quali nella stessa sessione e nella stessa oppure in altra tipologia di esame di abilitazione:

  • stiano esercitando la funzione;
  • abbiano rinunciato ad altra nomina;
  • siano stati sostituiti dopo aver assunto la funzione, salvo che la sostituzione sia avvenuta per

rilevata incompatibilità con un candidato assegnato alla Commissione di nomina.

Quando ci sono gli esami di stato agrario e agrotecnico: date

La sessione degli Esami di Stato in questione si svolge con il seguente calendario:

  • 19 novembre 2019, ore 8,30: insediamento delle Commissioni esaminatrici e riunione preliminare per gli adempimenti previsti dal Regolamento dei rispettivi Ordini professionali;
  • 20 novembre 2019, ore 8,30: prosecuzione della riunione preliminare;
  • 21 novembre 2019, ore 8,30: svolgimento della prima prova scritta;
  • 22 novembre 2019, ore 8,30: svolgimento della seconda prova scritta o scritto-grafica.

Le commissioni esaminatrici sono dunque pronte per iniziare gli esami alla libera professione.

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto