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Come scegliere la scuola superiore per il figlio: App scuola in chiaro

D. S.
22/11/2024

Consigli per come scegliere la scuola di secondo grado migliore e più adatta al proprio figlio secondo indole e capacità del ragazzo: cosa fare e quali scuole secondarie preferire.

Le indicazioni del Dirigente Scolastico del  I.I.S. M.P. Vitruvio, dott. Angela Cioffi e la guida MIUR per scaricare la nuova App Scuola in chiaro da smartphone Android e iOS.

Finita la scuola media, arriva un momento importante: il cambiamento della vita dei propri figli che da adolescenti diventano adulti. Alla terza media è tempo di scegliere se frequentare il liceo classico o artistico, l’istituto tecnico o il geometra. Non esistono test per scegliere la scuola superiore giusta ne prove da superare: ma allora come fare e cosa bisogna considerare? Il fattore migliore tra tutti è quello di conoscere i propri figli, per capire quali sono le sue attitudini e capacità.

Ma se nonostante questo, persiste ancora indecisione su quale sia la scuola ideale che il proprio figlio deve frequentare, è possibile scaricate App Scuola in chiaro, che aiuta a scegliere l’istituto perfetto.

In questo caso la tecnologia aiuta gli  studenti che cercano la scuola giusta da frequentare più di un test psicoattitudinale. Di conseguenza, per le  iscrizioni all’anno 2019-2020, che terminano il 31 gennaio 2019, i ragazzi  possono utilizzare il portale di Orientamento Scuola in Chiaro del MIUR per cercare informazioni relative a tutte le scuole italiane, di ogni ordine e grado.  Il sito, arricchito  di un’app, permette di conoscere molte informazioni e di mettere a confronto diversi istituti e trovare quello giusto.

Per usarla bastano semplicissimi passaggi. Per l’utilizzo dell’applicazione Scuola in Chiaro è necessario una applicazione per leggere i QR Code, quindi un cellulare con sistema Android o IOS.

Come scegliere la scuola superiore giusta per il figlio: orientamento scolastico e Open Day

Più che dal risultato di test, la scelta della scuola superiore dipende dalle  capacità ed interessi personali, non esiste quella migliore in assoluto. E’ anche per questo che in terza media le scuole attivano i servizi di orientamento per aiutare i ragazzi e le famiglie nella scelta, oltre alle visite presso le scuole superiori con gli open day che si attivano dal mese si ottobre in poi.

Ad aiutarci, sarà la Dott. Angela Cioffi, dirigente scolastico alla quale abbiamo chiesto come scegliere la scuola superiore.

Il capo d’istituto consiglia: “A questa domanda vorrei rispondere sulla base della mia esperienza in primis di mamma, poi di docente e infine di dirigente scolastico. Ritengo sia fondamentale ascoltare i propri figli, osservarli e farli parlare per scegliere insieme un percorso scolastico che sarà importante per il futuro. La scelta è difatti effettuata  in un momento di crescita e di incertezza dal punto di vista emotivo, in un’età evolutiva durante la quale si hanno mille idee, mille interessi, mille pensieri e nella quale le compagnie sono importanti anche quando sono virtuali, come in questo particolare momento storico-sociale.”

Il Dirigente continua: “E’ importante accompagnare i propri figli agli open days e conoscere le prospettive dei vari corsi di studio e aprire la mente per fare una scelta ponderata. E’ qui che entra in gioco l’orientamento scolastico, un insieme di attività istituzionali che vanno progettate affinchè l’offerta formativa della scuola sia chiara e trasparente. Si tratta , dunque, di supportare le famiglie affinchè possano guidare i figli verso l’indirizzo e il settore più confacente alle caratteristiche e alle potenzialità personali.”

App scuola in chiaro per Android o iOS.: cos’è e come funziona

Prima di usare ogni applicazione per l’orientamento scolastico, è sempre utile che i genitori  visitino la scuola che potrebbero scegliere per i  figli, per conoscere dal vivo molte informazioni.

L’applicazione scuola in chiaro aiuta: infatti, raccoglie i profili delle scuole italiane, e pubblica una serie di dati utili per la scelta come l’organizzazione del curricolo, l’orario, l’offerta formativa. E’ suddivisa in varie sezioni come:

I consigli del capo istituto per scegliere la scuola superiore per il figlio

Ma cosa ne pensa la scuola e nella fattispecie un dirigente scolastico con esperienza nell’orientamento? A dirci è la sia è la Dott.ssa Cioffi: ecco come scegliere la scuola secondo il metodo classico ma anche grazie alla nuova tecnologia introdotta dal MIUR.

Il dirigente scolastico dice: “L’app in chiaro è uno strumento molto utile ma non è esaustivo. Non basta. Di certo molte famiglie e soprattutto molti ragazzi sono digitalizzati, non dobbiamo però dimenticare i contesti di periferia e le aree di forte processo immigratorio, dove esistono sacche di isolamento. Ecco perchè tutti gli strumenti sono utili, ma vanno usati in maniera consapevole e, nei casi di app in chiaro, è fondamentale che le famiglie non usino questo strumento da soli. A volte la modalità on line non permette di toccare la dimensione umana che, invece, è il primo e più importante elemento distintivo che rende una scuola diversa da qualunque altra. “

La dottoressa consiglia, pertanto, di considerare i sogni e le aspirazioni dei propri figli e non quelli da genitori. Le predisposizioni di un ragazzo, il suo temperamento, il suo carattere, ma anche i suoi interessi, a volte nascosti oppure incosci, non possono sfuggire a genitori attenti. Quindi, ascoltare anche i consigli dei docenti che conoscono i ragazzi anche in un contesto diverso da quello della famiglia.

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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto
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