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Nuovi concorsi pubblici in uscita nel 2020: quali sono previsti

Daniela Saraco 19 Dicembre 2019
D. S.
16/12/2024

Con il nuovo anno sono in uscita nuovi concorsi pubblici  per laureati e diplomati a tempo indeterminato: quali sono e come cercare e scaricare bandi concorso 2020.

Concorso scuola, bandi Inps, ecco quando escono nuove opportunità di lavoro per l’anno 2020, scadenze, e posti disponibili.

A partire dal prossimo anno sono previste molte assunzioni nella pubblica amministrazione  a livello regionale e comunale nonché nelle scuole. e università secondo il MIUR e visto  lo sblocco del turn over terminato a novembre. Con lo sblocco, infatti,  migliaia di posti in arrivo con un vero piano di svecchiamento del mondo del lavoro. Inoltre, Quota 100 favorisce le nuove assunzioni grazie alle pensioni anticipate anche nella Pubblica amministrazione. Potrebbe essere un anno pieno di opportunità per i giovani che vogliono provare a raggiungere il tanto agognato posto fisso.

Tra i bandi già pubblicati e scaduti per i quali si sono avviate le fasi di selezione e quelli che scadranno all’inizio del nuovo anno, sono almeno 500mila i nuovi ingressi nella Pubblica Amministrazione nel triennio 2019-2021.

Per i nuovi concorsi pubblici 2020, oltre ai bandi che sono stati già espletati e per i quali le prove sono in corso, i più attesi sono quelli che riguardano la Scuola, Inps, Agenzia delle Entrate e i Centri per l’Impiego. Vediamo quanti sono i posti previsti:

  •  Scuola: sono previste più di 50mila assunzioni tra docenti ordinari e insegnanti di sostegno. A breve dovrebbe anche essere pubblicato il bando di concorso per infanzia e primaria per 16.959 posti;
  •  INPS: si attende il bando per 1.869 , che prevede una seconda fase  entro il 2020 con più di 5mila nuovi ingressi in totale;
  •  Agenzia delle Entrate: attesissimo per il 2020 il bando prevede 2.600 posti;
  •  Centri per l’Impiego: si prevedono per il 2020,  155 posti di istruttore e 274 di Funzionario presso i Centri per l’Impiego della Regione Sicilia.

Nuovi concorsi pubblici in uscita nel 2020: il comparto scuola e università il più atteso

Intanto che si attendono i nuovi concorsi pubblici del 2020 con assunzioni nella Pubblica Amministrazione, è importante consultare alcuni bandi con le procedure  di selezioni  nel 2020. L’INPS  deve attivare un bando per  1.896 funzionari sia per laureati che per diplomati e sarà strutturato come quello del  2018. Le figure ricercate sono perlopiù impiegati e probabilmente medici e avvocati. È in attesa di pubblicazione per il 2020 anche il concorso dell’Agenzia delle Entrate dopo che il Decreto Fiscale ha stabilito 800 nuove assunzioni: ovvero 500 all’Agenzia delle Entrate; 300 all’Agenzia delle Dogane. Su sito dell’Agenzia delle Entrate è  specificato  che si tratta di assunzioni per laureati  e diplomati.

Ma sono  i concorsi scuola quelli  più attesi del 2020. Parliamo dei concorsi scuola ordinario e straordinario, relativi all’assunzione di circa 48mila insegnanti in totale, ovvero 24mila docenti per ciascun bando. Il terzo bando invece si riferisce all’assunzione di insegnanti per la scuola primaria e dell’infanzia. Per le date ufficiali dei concorsi manca quindi poco.

Quali sono i prossimi concorsi previsti per il prossimo anno 2020

Oltre a quelli elencati, sono attese altre procedure concorsuali importanti. Vediamole nel dettaglio:

  • un concorso, per esame, a 300 posti di notaio, con scadenza 8 gennaio 2020. La prova concorsuale si articola in tre parti: L’esame scritto consta di tre distinte prove teorico-pratiche,

riguardanti un atto di ultima volonta’ e due atti tra  vivi,  di  cui uno di  diritto  commerciale.       L’esame orale consta di tre distinte prove su materie giuridiche diverse.

  • procedura concorsuale, per titoli ed esami, per il reclutamento di dieci tenenti in servizio permanente effettivo del ruolo tecnico-logistico-amministrativo del Corpo della Guardia di finanza, con scadenza 10 gennaio 2020.
  • è stato annunciato  un bando per 2.700 cancellieri esperti e 400 direttori amministrativi per il Ministero della Giustizia. Per accedere alla figura professionale del cancelliere esperto è necessario il diploma di scuola secondaria di secondo grado. Per partecipare al nuovo bando per direttori amministrativi è invece richiesta la laurea in giurisprudenza, economia e commercio, scienze politiche o equipollenti.
© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto