L’esame di ammissione per diventare un avvocato prevede lo svolgimento di tre prove scritte ed un esame orale.
Per poter partecipare al concorso per avvocati 2019 2020, è necessario avere dei requisiti specifici, oltre che aver svolto regolare pratica presso uno studio legale. La formazione professionale richiesta per l’esercizio della professione di avvocato è subordinata alla laurea in Giurisprudenza, o titolo equipollente. Questo esame si svolge una volta all’anno. È organizzato dal Ministero della Giustizia ed i candidati devono registrarsi seguendo la procedura telematica indicata nel bando di concorso.
L’esame prevede prove di ammissione scritte e prove di ammissione orale.
Per ognuna di queste prove scritte, i candidati si mettono alla prova sugli stessi argomenti ovunque in Italia. Questi argomenti sono stabiliti dal Ministero della Giustizia, che provvede poi anche alla redazione delle tracce. La prima prova prevede la redazione di un parere motivato di diritto civile. Durante la seconda giornata dell’esame per diventare avvocati si tiene la redazione di un parere motivato di diritto penale.
La seconda delle tre prove scritte sarà redatta durante la mattina dell’11 dicembre 2019. La redazione del parere di penale all’esame avvocato 2019/20202 consiste nell’esposizione ragionata della soluzione giuridica di un caso concreto. Il parere penale è l’esposizione delle ragioni che stanno dietro agli orientamenti contrastanti. Ed indica con adeguata motivazione al cliente la strada migliore da percorrere nel suo interesse. A tutti i candidati è utile esercitarsi con le tracce degli anni precedenti, e restare aggiornati sulle questioni giuridiche più rilevanti, che possono diventare argomento della prova.
Seconda prova esame avvocato 2019: tracce svolte parere civile degli anni passati PDF
Le tracce della seconda prova scritta dell’esame avvocato sono due e prevedono due diversi titoli. Conclusa la copiatura delle tracce, il tempo previsto per la redazione del parere penale è di 7 ore. Per quest’anno è prevista ancora la possibilità di consultare i codici annotati con la giurisprudenza. Le regole generali di stesura sono le stesse valide per il parere civile. Premeranno ai fini del voto: logica e sintesi, chiarezza espositiva. Ma anche grammatica e sintassi corrette e uso della terza persona singolare. Per il superamento della seconda prova esame avvocato bisognerà accumulare un punteggio minimo di almeno 30 punti su 90.
I test di ammissione all’orale includono: da un lato, due prove comuni a tutti i candidati, che prevedono la redazione di un parere motivato di diritto civile, penale. E la terza prova prevede la redazione di un atto giudiziario, anche in questo caso la traccia è comune a tutti i candidati. Nessuno può sostenere la prova orale se non è stato dichiarato ammesso dalla Commissione incaricata della correzione dei compiti.
Per esercitarsi è fondamentale mettersi alla prova con le tracce e gli argomenti proposti nelle tracce degli anni precedenti. In questo modo ci si eserciterà anche alla scrittura vera e propria, aspetto fondamentale per una buona redazione del parere motivato.
Secondo compito esami avvocato 2019: come scrivere un parere penale
I candidati, per scrivere un parare motivato di diritto penale, devono individuare le questioni giuridiche poste dalla traccia. Oltre che le relative norme applicabili al caso concreto e la giurisprudenza formatasi sul punto. Il successo del parere sta proprio nella capacità di fondere l’analisi fattuale del caso concreto con le appropriate e ben argomentate motivazioni giuridiche. E’ consigliabile evitare dissertazioni dottrinali e giurisprudenziali non attinenti. Come pure il “copia e incolla” delle massime giurisprudenziali che si trovano sui codici commentati. Non bisogna dimenticare che alla fine di ogni giornata d’esame tutti avranno trovato le stesse sentenze. E tutti avranno dato la stessa soluzione al parere. Quindi non sono questi gli elementi che vi permetteranno di passare gli scritti.
E’ buona prassi per i partecipanti all’esame avvocato rispettare la seguente scaletta:
- iniziare con una introduzione;
- si “inquadrano” gli istituti rilevanti, facendo riferimento alla giurisprudenza esistente sull’argomento.
- sulla base dei codici, descrivere gli orientamenti giurisprudenziali e le relative tendenze dottrinali;
- segue poi la risoluzione della questione.
- si chiude con una brevissima conclusione.