Festività dalle origini e dalla storia antichissime, il Capodanno in Cina o Festa di primavera è una delle feste più sentite nell’Estremo Oriente. Si tratta di un ciclo di festeggiamenti che dura due settimane consecutive, durante le quali si svolgono diverse attività.
Le origini della festa risalgono a tempi molti antichi, e la sua storia è basata su una leggenda. Secondo quest’ultima vi era un mostro, di nome Nian, che ogni 12 mesi usciva in strada a mangiare le persone. La leggenda è raffigurata anche da una celebre sfilata per le strade della città, chiamata danza del leone. Per spaventare questo mostro bisognava utilizzare il colore rosso e fare molto rumore: ecco il motivo e il significato dell’utilizzo di questi ultimi.
Persone estremamente scaramantiche, le popolazioni orientali passano i quindici giorni di festività seguendo esatte tradizioni. Ad esempio addobbando la casa con delle carpe, simbolo di buona fortuna.
Ecco allora quali sono origini e la storia del Capodanno Cinese: tradizioni e significato della festa di primavera, eventi giornalieri dei quindici giorni per avvicinarvi alla festa più grandiosa dell’Estremo Oriente e quando andarci.
Origini del Capodanno Cinese: storia, significato della festa di primavera e tradizioni popolari
Per capire cos’è il Capodanno cinese, noto anche come Festa di primavera o capodanno lunare, partiamo dalle origini di questo evento, raccontando della sua storia.
E’ una delle più importanti festività cinesi. Festeggiato anche in altri paesi dell’Estremo Oriente, esso celebra l’inizio del nuovo anno secondo il calendario cinese. Quest’ultimo, essendo lunisolare, calcola i mesi in base ad ogni novilunio. La data del Capodanno cinese può cadere tra il 21 gennaio e il 19 febbraio del calendario gregoriano. Sulla base dell’astrologia cinese ogni anno è contrassegnato da un segno animale e da un ramo terrestre. Questi costituiscono un ciclo di 12 elementi, e il Capodanno non è altro che un passaggio da un elemento all’altro. Le festività durano per quindici giorni, concludendosi con la festa delle lanterne. Tuttavia solo i primi giorni sono considerati festivi, con chiusura di uffici e scuole. In Giappone, a seguito della restaurazione Meiji, la festa è stata sostituita dal Capodanno Giapponese, che si festeggia il 1° gennaio.
Ma quali sono le origini di questa festa e qual è il significato della sua storia? Le origini e la storia della Festa risalgono, secondo la mitologia cinese, ad un’antica leggenda. Questa narrava di un mostro di nome Nian, che nei tempi antichi aveva occupato le terre della Cina. Nian era solito uscire dalla sua tana una volta ogni 12 mesi, con lo scopo di mangiare esseri umani. Il mostro era però terrorizzato dal colore rosso e dai rumori forti: per questo motivo ogni 12 mesi la popolazione festeggia l’anno nuovo con canti, fuochi d’artificio e addobba le strade con il colore rosso. Quest’antica leggenda è possibile ritrovarla nella tradizionale danza del leone: si tratta di una sfilata per le strade, durante la quale si insegue una maschera da leone che rappresenta Nian.
Festa di primavera cinese del 20 gennaio: quali sono le tradizioni
La durata del Capodanno Cinese è di quindici giorni consecutivi. Tuttavia la festa inizia a partire dalla sera della vigilia, durante la quale si consuma un banchetto in famiglia. I primi giorni sono caratterizzati da visite ai parenti e agli amici più stretti. Tradizione vuole che ci si vesta il più possibile di rosso, e che si addobbi le case e le strade con oggetti caratteristici. Ma sapete quali sono le attività e gli eventi tradizionali dei quindici giorni di festa? Scopriamoli insieme.
I giorni che precedono l’anno nuovo sono dedicati alla pulizia della casa, il cui significato simbolico è spazzare via la sfortuna dell’anno passato e preparare la casa per l’arrivo della fortuna. Il primo giorno dell’anno è dedicato all’accoglienza delle divinità benigne. Tipica di questa giornata è la sfilata, detta danza del leone, e l’astensione alla carne. Il secondo giorno si fa visita ai parenti e si prega per i defunti. Durante il terzo e quarto giorno non si effettuano visite; secondo una scaramanzia in questo giorno si litiga di più. Il quinto giorno è la data di nascita del Dio cinese del denaro; il settimo giorno è invece il giorno della celebrazione dell’uomo. Le festività si concludono con la Festa delle lanterne. In quest’occasione le famiglie escono in strada con in mano lanterne accese: il significato di questa tradizione è quello di guidare gli spiriti benauguranti alle loro abitazioni.
Altre tradizioni del capodanno Cinese: dalle buste rosse al banchetto
Proseguiamo la nostra conoscenza delle tradizioni del Capodanno Cinese, cosa c’è alle sue origini e qual è il significato della sua storia e delle sue tradizioni. Patria della pirotecnica, i fuochi d’artificio sono una tradizione sin dai tempi antichi. Le origini di questa tradizione sta nella volontà di scacciare gli spiriti maligni, spaventati dalle luci e dal rumore. Altra tradizione è quella dello scambio delle buste rosse, contenenti sempre e solo denaro, tradizionalmente in forma monetaria. Il numero delle monete dev’essere sempre pari, poiché le monete dispari si donano in caso di funerali. Il colore rosso dev’essere sempre presente, anche nelle decorazioni e nel vestiario. Le case vengono decorate con fiocchi e nastri rossi con motti benauguranti, e con le carpe, considerate auspicio di buon fortuna. Fuori le case vengono appese lanterne realizzate in carta di riso, che poi le famiglie porteranno in giro durante la Festa delle lanterne.
Altra tradizione, alla base della sua storia, è l’esposizione di particolari fiori. I boccioli di pruno simboleggiano fortuna, il narciso la prosperità e il crisantemo la longevità. Ma scopriamo ora qual è la tradizione culinaria alla base delle origini e della storia della Festa di primavera. La sera precedente l’arrivo dell’anno nuovo tutte le famiglie si riuniscono davanti ad una tavola imbandita; cosa che la fa avvicinare al tradizionale veglione di Capodanno occidentale. Le pietanze principali sono il pollo e il pesce, serviti in quantità tali da renderne certo l’avanzo. Si tratta di una scaramanzia alle origini del proverbio ci si possa essere sovrabbondanza quest’anno. Sulla base di questi riti scaramantici vengono preparate pietanze come i Jau gok, ravioli la cui forma ricorda piccoli lingotti e il Nian gao, una torta di riso il cui nome significa un anno più prosperoso del precedente.