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Azzolina sul Coronavirus: scuole e università in prevenzione

Daniela Saraco 27 Febbraio 2020
D. S.
13/11/2024

Dal programma di Martedì di Giovanni Floris Lucia Azzolina, ministro dell'Istruzione, rassicura studenti e famiglie sul Coronavirus: "Siamo pronti ad ogni evenienza".

Coronavirus news: aumentano le scuole chiuse per prevenzione. Ecco l’elenco delle scuole  che hanno sospeso le attività didattiche. Dalla chiusura delle scuole alle opere di sanificazione in molte regioni italiane. L’ok di Azzolina per lezioni on line.

Le news sul coronavirus non riescono a tranquillizzare gli italiani. Il commissario straordinario Angelo Borrelli comunica che salgono a 12 le vittime in Italia e i casi sospetti sono 374. In Emilia Romagna è morto anche il settantenne di Lodi. A Roma, però, sono trasmesse notizie più positive.

È guarita, infatti,  la cittadina cinese contagiata da Coronavirus e ricoverata allo Spallanzani da fine gennaio.

L’assessore regionale  alla Sanità   comunica la guarigione della donna e di suo marito che è in ottime condizioni. Già ieri, durante i test del virus, i risultati erano negativi. Ma la preoccupazione più grande è rivolta ai più giovani. Quali misure sono state, dunque, adottate per tutelare gli studenti?

In tutta Italia i governatori delle Regioni o i Sindaci delle città hanno adottato misure preventive per le scuole. Ma dove resteranno chiuse le scuole per Coronavirus?  Dalle ultime news Covid 19 in Italia, oltre a Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna, le scuole sono chiuse anche in Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Marche e alcuni comuni della Campania. Sono stati, inoltre, sospesi i  corsi universitari, gli  esami di laurea nelle Università, oltre che le gite in Italia e all’estero. Le scuole sono chiuse in Italia da lunedì 24 febbraio fino almeno a domenica 1 marzo in via precauzionale.

La sospensione dell’attività didattica non comporterà  rischi per la validità dell’anno. Azzolina sul coronavirus e le prescrizioni adottate  rassicura studenti e genitori. Vediamo nel dettaglio dove sono le scuole chiuse per Coronavirus, novità e aggiornamenti.

Lucia Azzolina sul Coronavirus rassicura di essere pronta per ogni evenienza

Dopo la Cina e la Corea del Sud, l’Italia è il paese più colpito dall’epidemia. Salgono, infatti, a  circa trecento i casi dichiarati in pochi giorni. Il governo italiano ha imposto severe misure di prevenzione anche negli istituti scolastici. Ma la Ministra, rassicura che gli studenti non perderanno l’anno scolastico. Sono già pronti, difatti, gli strumenti per attivare le  lezioni a distanza. Azzolina dice “Posso rassicurare che non c’è nessun rischio che i nostri studenti perdano l’anno” .

La normativa stabilisce che “al ricorrere di situazioni imprevedibili è fatta salva la validità dell’anno scolastico” ha rassicurato il Ministro. Pertanto, le assenze maturate dagli studenti  non sono neanche conteggiate ai fini dell’ ammissione ad esami finali.

Elenco scuole e università chiuse per Coronavirus – Covid-19

È stato firmato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con ulteriori misure di contenimento per il mondo della scuola. I dirigenti scolastici delle scuole in cui l’attività didattica è stata sospesa  possono attivare le modalità di didattica a distanza. Tali disposizioni sono valide fino al 1 marzo 2020.

Ecco la situazione delle scuole nelle regioni più colpite:

  • Lombardia: c’è lo stop alle attività didattiche in tutta la Lombardia da lunedì 24 febbraio. Infatti, dopo la chiusura delle scuole nelle zone a rischio, è arrivata la decisione della Regione di estendere l’ordinanza a tutto il territorio;
  • Veneto: la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado si estende fino al primo marzo;
  • Piemonte: le scuole, chiuse da lunedì 24 febbraio, attendono una data di riapertura. E’ probabile, difatti che la sospensione delle attività durerà ancora per i primi giorni di marzo;
  • Emilia Romagna: riaprono il primo Marzo asili nido, scuole e  università.
  • In Sicilia, viste le news relative ai tre contagiati a Palermo, le suole chiuse da oggi riprenderanno le attività didattiche martedì 3 marzo.
  • Anche in Campania, pur non essendoci casi di contagio, le scuole restano chiuse per  precauzione e sanificazione fino al primo marzo.
© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto