La seconda stagione de Il cacciatore, la fiction diretta da Davide Marengo, con protagonista Francesco Montanari nei panni di Saverio Barone e con Edoardo Pesce nei panni del capo della mafia Giovanni Brusca, torna su Rai 2.
Nel cast figurano Francesco Foti nelle vesti del magistrato Carlo Mazza e Miriam Dalmazio, che interpreta la moglie di Barone.
La serie è liberamente ispirata alla vera storia del magistrato Alfonso Sabella (che è anche uno degli autori de Il cacciatore), membro del pool antimafia subito dopo le stragi di Capaci e Via D’Amelio.
Questa storia è raccontata nel libro “Il cacciatore di mafiosi” edito da Mondadori uscito nel 2008.
La trama della prima puntata de Il cacciatore 2 si concentra sulle indagini condotte da Barone per ritrovare il piccolo Giuseppe Di Matteo. Il piccolo è rapito da ormai due anni dal capo del clan mafioso Giovanni Brusca. Dopo aver arrestato Bagarella, si fa aiutare da Tony, un pentito di Cosa Nostra, nonché ex autista di Bagarella. Quest’ultimo comunica la posizione esatta del nascondiglio di Brusca, ma le cose non vanno come previsto. Brusca riesce a scappare e decide di eliminare il piccolo Giuseppe con l’acido. Ecco quindi lo spoiler dell’episodio 1, visibile in streaming anche su Rai Paly.
Anticipazioni e trama puntata del 26 Febbraio 2020 de Il cacciatore 2: la sete di Barone
Dagli spoiler comunicati dagli attori della fiction di Rai Due, ci sono le dichiarazioni di Francesco Foti che ammette che vedremo il suo personaggio molto agitato. Ricordiamo che il magistrato Carlo Mazza ha promesso alla moglie che questa sarà l’ultima indagine prima di ritirarsi dal pool antimafia. Ma di questa decisione ne è all’oscuro Saverio Barone. Quindi sarà importante vedere come prenderà la decisione del collega e amico Carlo.
Altre anticipazioni de Il cacciatore 2 ci dicono che la trama della seconda puntata mostrerà la sete di Barone di arrivare a Brusca e, per catturarlo, farà di tutto. Fa pedinare l’uomo fidato dal boss di Cosa Nostra e ordina una serie di arresti, fin quando arriva a usare i mezzi di comunicazione per sfidarlo apertamente. Questa mossa, però, risulta avventata poiché mette a repentaglio la vita dei suoi cari e della scorta. I titoli degli episodi sono “Venti Febbraio” e “Terra bruciata”.
Giuseppe Di Matteo: una pagina di cronaca nera che sconvolse l’Italia
Come precedentemente affermato, la trama de Il cacciatore è tratta da eventi realmente accaduti. Tra questi, figura il triste epilogo alla vicenda del rapimento del piccolo Di Matteo. Come si scoprirà poi dalle confessioni dei suoi uccisori, Giuseppe fu prima ucciso. Fu messo di spalle contro un muro e gli fu appeso un cappio al collo. Dopodiché, il suo corpo esanime fu sciolto nell’acido.
La cosa più spaventosa è rendersi conto che, a discapito di quanto venisse detto, la mafia non protegge gli indifesi. E lo hanno dimostrato nel modo peggiore possibile prendendosela con un’anima innocente, rea solo di essere figlia di un collaboratore di giustizia. Cosa Nostra con questo atto barbarico ha mostrato al mondo intero il suo volto infimo e spietato. Sangue e distruzione sono sempre state le loro prerogative, a costo di tutto e tutti.
