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Le Foibe: cosa sono, storia del Giorno del ricordo e significato

C. C.
23/12/2024

Ecco cosa sono Le Foibe, significato e storia del Giorno del ricordo che cade ogni hanno nella data del 10 febbraio: breve storia, riassunto e mappa concettuale da scaricare in PDF.

Le Foibe

Le Foibe

Il Giorno del ricordo, dichiarato solennità civile nazionale italiana, è istituito con la legge n.92 del 30 marzo 2004. Lo stesso provvedimento istituisce anche una medaglia commemorativa per i congiunti delle vittime.

Ma qual è il significato di foibe e cosa sono? Coniato nel 1770, il termine indicava un torrente che si getta in un inghiottitoi carsico. Derivato dal latino fŏvea, il significato è letteralmente fossa. Con il tempo il termine ha iniziato ad indicare gli eccidi commessi dai partigiani e servizi segreti militari jugoslavi. Di recente è apparso anche il termine infoibare, ossia spingere nella foiba. Ad essere infoibati erano tutti coloro che si opponevano all’espansionismo slavo di Josip Broz, conosciuto come Maresciallo Tito.

Avvenuti durante la Seconda guerra mondiale e nel secondo dopoguerra, ai massacri seguiva poi l’emigrazione forzata della popolazione. Questi eventi sono l’epilogo della lotta secolare per il predominio sull’Adriatico orientale.

Associato spesso alla Giornata della memoria, in realtà essi non sono la stessa cosa. Nella Shoah le persone erano catturate ovunque con lo scopo di eliminare un popolo ritenuto il male assoluto. Mentre, come sappiamo, lo scopo dei partigiani di Tito era solo quello di vendicarsi dei fascisti. E’ infatti doveroso ricordare anche i crimini degli italiani, che oltre alle uccisioni imposero un’italianizzazione forzata e varie repressioni. Si sviluppa così la vendetta degli jugoslavi, che uccisero anche innocenti. E i nostri compatrioti innocenti non ci assolvono e probabilmente non lo faranno mai.

Cosa sono Le Foibe: significato e mappa concettuale da scaricare per la scuola ed esami

Per capire cosa sono le foibe bisogna prima andare indietro nella storia, alla lotta tra italiani e croati per il predominio sull’Adriatico orientale. Si tratta di una lotta secolare che inizia con la fine della Grande Guerra, quando il confine tra Italia e Jugoslavia viene delineato dalla linea Wilson. Durante la Seconda guerra mondiale sono consumati numerosi crimini di guerra: devastazioni di villaggi e ritorsioni contro la popolazione jugoslava. Questo aumenta il risentimento nei confronti degli italiani, dando vita ad una crudele guerriglia che raggiungerà livelli di massacro spaventosi. L’8 settembre 1943 l’Italia firma l’armistizio aprendo le porte al nuovo regime fascista. Con la fine della guerra l’esercito di Tito si dirige in Italia, pronto a rivendicare i propri territori. Occupate Trieste e Istria gli italiani fascisti sono costretti a lasciare la patria, o condannati a morte. Questi, torturati, sono gettati nelle foibe o nelle miniere di bauxite.

Dal 10 febbraio 1947, con il Trattato di Parigi, le uccisioni e le emigrazioni iniziano a diminuire. Termineranno definitivamente nel 1954, quando il Memorandum di Londra assegna la zona A all’Italia e la zona B alla Jugoslavia. Significato dei massacri delle foibe sono: conseguenze della Grande Guerra e la guerra nel teatro jugoslavo-balcanico. Ad essere gettati nelle buche furono militari e civili. Uccisi in maniera crudele, dopo atroci sevizie venivano legati l’un l’altro con un fil di ferro stretto ai polsi e schierati sugli argini delle fosse. A questo punto i massacratori si divertivano a sparare ai primi due o tre della fila che, cadendo nella foiba, trascinavano con sé gli altri. Spesso le vittime dei titini erano infoibate senza nemmeno essere morti. Questo, nel ricordo della cultura popolare, diviene il metodo di esecuzione per eccellenza e simbolo di massacro.

Cos’è il Giorno del ricordo: storia e significato del 10 febbraio

Istituito nel 2005, il 10 febbraio ricorre annualmente il Giorno del ricordo. La data ricorda il Trattato di Parigi (1947), che assegna alla Jugoslavia la Venezia Giulia e Zara. Riconosciuta dalla legge n.92 del 30 marzo 2004, essa si celebra al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe. Dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. La prima ondata di violenza esplose l’8 settembre 1943, in seguito alla firma dell’armistizio. Le truppe di Tito si impadronirono di Trieste dell’Istria, operando una vera e propria pulizia etnica. Molti furono inoltre costretti ad abbandonare la loro terra. I massacri furono una risposta dei partigiani jugoslavi alla durezza dei fascisti che, durante le due guerre, avevano amministrato i loro territori con durezza.

La questione giuliana sfocia ben presto nella corsa per Trieste dei partigiani jugoslavi. In particolare il crollo del Terzo Reich dà campo libero agli uomini di Tito. Questi danno così inizio alla resa dei conti per la violenza fascista subita. Ad essere uccisi e torturati non furono solo fascisti e avversari politici, ma anche civili. Particolarmente violenta fu anche la caccia ai superstiti del Partito Autonomista Fiumano, visto come potenziale ostacolo al comunismo jugoslavo. Gli infobiamenti durarono fino al 1947, quando il 10 febbraio il Trattato di Parigi cede alla Jugoslavia le province di Fiume, Zara, Pola e altri territori. Ad oggi sono state trovate oltre 1.700 foibe, di cui le ultime ritrovate nel 2005. Duranti i massacri persero la vita circa 20.000 persone, e costrette all’esodo 300.000. Quest’ultimo episodio passerà alla storia come fascisti in fuga.

Barbarie dimenticate: cos’è successo e cosa sono le Foibe

Per anni in Italia parlare di questi fatti non era politicamente opportuno: il Partito comunista di Togliatti si era infatti esposto troppo nell’assecondare le mire di Tito a Trieste. Poi gli anni sono passati e nessuno ha più voluto rievocare il ricordo. Questo ha portato a gravi conseguenze: vi è infatti chi afferma che i massacri siano solo storia frutto dell’immaginazione fascista. Vi è poi chi afferma che essi sono semplicemente un crimine del comunismo, un genocidio chiamato barbarie salvocomunista. Ci sono infine le tesi di chi afferma che gli eccidi siano una giusta reazione alla brutalità fascista. Si diffonde così un atteggiamento riduzionista, sostenendo che le vittime siano state in realtà molto di meno. Impossibile dire esattamente quante persone persero la vita. Anche perché il Governo jugoslavo non ha mai accettato di partecipare alle inchieste per determinare il numero di decessi.

Dimenticati dalla storiografia, dallo Stato italiano e di conseguenza cancellati anche dai libri di scuola. Con la fine della guerra fredda, nei primi anni novanta, il tema dei massacri torna poi ad essere discusso. Ex comunisti e mass media iniziano infatti a dare attenzione a questi episodi. Nel 2001 è pubblicata la relazione della Commissione storico-culturale italo-slovena. Essa conclude che tali avvenimenti si verificarono in un clima di resa dei conti per la violenza fascista e di guerra. E’ quindi confermati che le uccisioni avevano una matrice esclusivamente politica e non etnica. Tuttavia il quadro degli avvenimenti non è ancora totalmente chiaro a causa di incertezze circa la lotta per il Confine orientale. Infatti i successivi governi italiani non hanno mai consegnato i responsabili dei crimini nei Balcani, né i numeri dei decessi.

Video per capire cosa sono le Foibe: significato di Shoah e Olocausto
Evento del giorno: Giorno del ricordo
Durante la Seconda guerra mondiale sono consumati numerosi crimini di guerra nei confronti di persone innocenti. Il Giorno del ricordo è volto a ricordare, appunto, le famose Foibe. Avvenuti durante la Seconda guerra mondiale e nel secondo dopoguerra, questi eventi sono spesso accomunati a quelli della Shoah, ricordati invece nella Giornata della memoria.
Nome EventoGiorno del ricordo
Data istituzione10/02/2005
Data ricorrenza10/02/2020
Origine e significatoLa data ricorda il Trattato di Parigi che assegna alla Jugoslavia la Venezia Giulia e Zara
ScopoRicordare anche i crimini e le uccisioni perpetrate nei confronti di numerose persone
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Carolina Campanile Diplomata in Scienze del Turismo, sono iscritta alla Facoltà di Lettere Moderne alla Federico II. La passione per la scrittura nasce sin da piccola, quando nella mia stanzetta inventavo fiabe che ancora oggi custodisco gelosamente. Appassionata di letteratura e di arte, con gli anni ho iniziato ad interessarmi anche a ciò che è successo e succede nel mondo. Sensibile ai problemi che il pianeta (e l'uomo) affronta quotidianamente, per ControCampus scrivo prettamente per la rubrica Giornate e festività. L'idea nasce dalla volontà di raccogliere tutte le ricorrenze il cui obiettivo è sensibilizzare gli animi. Gli articoli trattano vari temi, dal problema dell'inquinamento alle malattie per le quali non ancora esiste una cura specifica. In passato ho scritto per la rubrica Il Personaggio e Frasi, dove ogni tanto mi ritroverete. Leggi tutto
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