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Scuole chiuse in Campania per Coronavirus: quali e dove

Daniela Saraco 25 Febbraio 2020
D. S.
26/12/2024

Ultimi aggiornamenti per le scuole chiuse in Campania: come chiarito oggi in conferenza stampa, nessun provvedimento straordinario è stato preso per il blocco delle lezioni.

News delle attività didattiche in Campania, le precisazioni della regione, le ultime indicazioni sul coronavirus e fake news.

Ieri si è svolta una conferenza stampa nella sede della Regione Campania per verificare se sussistono le condizioni per tenere le scuole chiuse per il coronavirus. Il Presidente Vincenzo De Luca ha incontrato i direttori generali dell’Asl della Campania e hanno definito le azioni di prevenzione.

In merito alle scuole non c’è nessuna decisione di chiusura su tutto il territorio campano. Dunque, le scuole restano aperte. Alcune chiusure sono state decise a livello comunale. Si tratta, pertanto, di scelte autonome prese dai sindaci.

La regione Campania, inoltre, ricorda che nessun provvedimento è stato preso e ribadisce di attenersi alle informazioni provenienti dalle fonti ufficiali come il sito stesso della Regione, piuttosto che canali informativi non ufficiali del Governo e del Ministero. Di conseguenza, attenzione alle notizie false, le così dette alle fake news, che stanno girando in maniera incontrollata sulla rete e sui social riguardo al coronavirus.

Attualmente  in videoconferenza il Presidente De Luca con il presidente Conte, il capo della Protezione Civile il dott. Borrelli, il ministro Speranza e gli altri colleghi Presidenti di Regione per fare il punto della situazione. Ma quali scuole restano aperte? Quali chiuse? E per quanto tempo? Vediamo nel dettaglio come è gestita la chiusura delle scuola per coronavirus nella Regione Campania.

Scuole chiuse per coronavirus e attività di prevenzione: quali, e dove in Campania

In attesa delle linee guida regionali per l’emergenza coronavirus, nelle province della Campania alcuni sindaci, in accordo con i prefetti, emanano ordinanze per fronteggiare quella che sta diventando anche una psicosi. Aumentano, infatti, le chiamate al numero verde regionale specifico. Vediamo  la situazione provincia per provincia.

  • Napoli: Molti dirigenti, oltre ad accogliere l’invito della Regione e dell’Ufficio scolastico regionale ad annullare le gite scolastiche, hanno anche cancellato tutte le attivita’ extrascolastiche.
  • San Giuseppe Vesuviano: scuole chiuse per forte presenza cinese. La comunita’ napoletana cinese gia’ da tempo ha adottato la quarantena autoimposta per chi era tornato in madrepatria per i festeggiamenti del Capodanno.
  •  Benevento: A Sant’Agata de’Goti, scuole chiuse fino a giovedi’ 27 per la presenza nel comune di un docente in servizio a Castelpusterlengo e per il rientro di una scolaresca da una gita tra Milano e Verona. I sindaci di tutti i comuni hanno emanato ordinanze invitando i cittadini che siano rientrati da zone considerate a rischio a segnalarlo.
  • Avellino: Il sindaco ha disposto la disinfestazione in tutte le scuole. In tutto il territorio massima allerta per le 36  persone in quarantena in Irpinia.
  • Salerno: L’ateneo di Salerno ha gia’ in atto una serie di incontri tecnici per la  sicurezza  della comunita’ accademica. Il sindaco di Roscigno ha firmato un provvedimento con cui ordina a chiunque sia rientrato, dal 10 febbraio scorso, sul territorio comunale dalle zone focolaio del contagio, di comunicarlo alle autorita’. Quello di Nocera Inferiore ha ordinato la sospensione delle attivita’ scolastiche fino al 29 febbraio per interventi disinfezione e igienizzazione. A Sarno e’ partita la disinfestazione e la sanificazione in tutte tutte le scuole del territorio. A Eboli, stop attivita’ didattiche fino a sabato 29 e dell’asilo nido fino al 27 per sanificazione.

Coronavirus, aggiornamenti sulle assenze da scuola: cosa fare

Aumentano i casi di contagio  per quel che riguarda l’emergenza Coronavirus. La Ministra Azzolina comunica: “Forniremo ai dirigenti scolastici tutte le risposte necessarie, a partire dal tema dei viaggi di istruzione che abbiamo sospeso, sia in Italia che all’estero, per tutte le scuole del Paese. Stiamo predisponendo tutte le misure operative. Apriremo poi una sezione dedicata sul sito del Ministero per rispondere a tutte le domande che riceviamo”

Ricordiamo che le assenze degli studenti oltre i 5 giorni vanno giustificate con il certificato medico. Lo stabilisce il decreto sul Coronavirus firmato che coordina le varie ordinanze degli ultimi giorni. Stop, inoltre, alle gite scolastiche, ai viaggi di istruzione, ai progetti di scambio e gemellaggio. La misura, prevista dal Decreto emanato dal presidente del Consiglio sul coronavirus, per ora, sarà valida fino al 15 marzo per le scuole “di ogni ordine e grado”. Previsto il rimborso per chi ha già pagato i viaggi.

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto