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Viaggi annullati per Coronavirus: chi può chiedere rimborso e come

Daniela Saraco 26 Febbraio 2020
D. S.
23/11/2024

Tra aerei, treni ed autobus, viaggi annullati per Coronavirus: ecco come fare e chi può chiedere rimborso e quando è possibile chiederlo nel caso di annullamento.

Ultimi aggiornamenti per i viaggi annullati in Italia e all’estero per Coronavirus: quali sono le zone rosse, dove è possibile viaggiare e quali paesi hanno imposto il blocco dei voli. News dei viaggi di piacere e di istruzione, a chi spetta il rimborso e perchè, le ultime indicazioni per i viaggiatori.

Covid 19 continua ad espandersi senza tregua. Ad oggi solo in Italia ci sono oltre 320 casi di contagio. Stamattina dichiarati i primi casi in Catalogna, Svizzera, Austria e Croazia. E’ risultato positivo anche un italiano in Algeria. Mille persone sono in quarantena a Tenerife, dove una coppia italiana è risultata positiva al test da Coronavirus. Il panico si diffonde sempre di più e molti italiani che avevano prenotato viaggi di piacere e di lavoro non vogliono più partire.

Viaggi annullati per Covid 19, dunque, per tantissime persone. Ma chi ha diritto al rimborso? E soprattutto è possibile richiedere la cancellazione di un viaggio?

In queste ore le agenzie di viaggio, i tour operator e le compagnie aeree hanno un gran carico di lavoro. Da una parte ci sono i clienti che devono cancellare viaggi per Covid 19, perché avevano come meta una delle cosiddette «zone rosse» per il coronavirus. Dall’altra ci sono italiani residenti nelle stesse zone che non possono muoversi. Molti sono in preda al panico e chiedono la cancellazione di viaggi. Anche in considerazione della scelta che vede le gite scolastiche annullate per il Coronavirus.

Hanno  diritto al rimborso o alla riprotezione , cioè un viaggio sostitutivo, solo quelli hanno un viaggio prenotato nelle zone rosse entro il 7 marzo. In tutti gli altri casi ci sono le solite regole e le solite penali. Per quanto riguarda i viaggi di istruzione , con il decreto legge si prevede il rimborso per cause di forza maggiore. Vediamo nel dettaglio i Paesi stranieri che hanno applicato restrizioni all’Italia e quanti viaggi sono dunque annullati.

Viaggi annullati per Coronavirus: Stati che hanno imposto il blocco e divieto di viaggiare

Con l’espandersi del Coronavirus l’Italia ha imposto il blocco dei voli provenienti dalla Cina. Ma , ad oggi, sono sempre di più le nazioni che impongono blocchi o quarantene per chi arriva dall’Italia e in particolare da Lombardia e Veneto, le regioni più colpite. Prima di partire è quindi bene informarsi per non trovare sgradite sorprese alla frontiera.

Ecco gli Stati che hanno limitato l’ingresso all’Italia e i possibili viaggi annullati:

  • Mauritius: il 24 febbraio ha impedito lo sbarco a passeggeri lombardi e veneti atterrati su un volo Alitalia;
  • Romania: ha comunicato la quarantena obbligatoria a tutti i passeggeri provenienti dalle regioni più colpite dal coronavirus del nostro Paese;
  • Croazia: ha predisposto che gli italiani provenienti da Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte siano sottoposti a controlli sanitari specifici in porti e aeroporti. E’ previsto, inoltre,  l’isolamento in ospedale per chi ha sintomi influenzali;
  • Francia: il ministero della Salute invita tutti i viaggiatori della Lombardia e del  Veneto a stare in isolamento volontario per 14 giorni controllando la temperatura corporea;
  • Gran  Bretagna: è di poche ore la comunicazione dell’auto-isolamento per 14 giorni a chi arriva da un Paese dal Nord Italia  e presenta sintomi  di un potenziale contagio.

Molto più drastiche le misure speciali decise dai paesi come la Giordania o il Kuwait che ammettono solo gli italiani che  hanno trascorso 14 giorni di quarantena in un Paese in cui non ci siano stati casi di contagio e sono in possesso di certificazione medica.

Coronavirus: viaggi e gite di istruzione bloccati, dove e fino a quando

Il Consiglio dei Ministri, nella serata di sabato 22 febbraio, ha definito apposite misure per evitare la diffusione del Covid-19. Fra le decisioni adottate, c’è la sospensione delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione delle scuole, in Italia e all’estero. Annullati, dunque, i viaggi scolastici programmati.

Il Ministero dell’Istruzione, difatti,  informa che per motivi precauzionali, i viaggi di istruzione vanno comunque sospesi a partire già da  domenica 23 febbraio 2020 e almeno fino a fine Marzo. Non resta che attendere l’evoluzione dell’epidemia per ulteriori aggiornamenti.

Sul caso è intervenuta l’azienda italiana specializzata nel campo dei rimborsi aerei Italia Rimborso che comunica: “Considerato l’elevato numero di telefonate di passeggeri aerei che negli ultimi giorni hanno richiesto informazioni sui propri diritti in caso di rinuncia al volo a causa dell’emergenza Coronavirus Covid-19, intasando i centralini, la claim company ItaliaRimborso ha deciso di creare una breve guida a servizio del passeggero.

Poche semplici informazioni su cosa fare e come comportarsi sulla base dell’esperienza accumulata nel settore del diritto aeronautico. 

Si tratta di suggerimenti dettati unicamente dalla volontà di provare a dare un supporto ai numerosi utenti che, preoccupati dalla situazione, stanno cercando di reperire tutte le informazioni utili per i propri viaggi in aereo”.

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto