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Decreto Cura Italia dal Coronavirus: cosa prevede la manovra economica

Daniela Saraco 18 Marzo 2020
D. S.
21/11/2024

Cosa prevede il decreto cura Italia contro la crisi sanitaria ed economica che ha scatenato dal Coronavirus testo integrale PDF con le misure salva Italia prese dal governo Conte.

Ecco quali sono le misure   adottate dal Governo nel DL Cura Italia pubblicato in Gazzetta Ufficiale: stop a tasse e mutui, bloccate le scadenze fiscali nei comuni di Lombardia, Veneto e in tutte le regioni italiane. Bonus e voucher baby sitter, chi ne ha diritto e come presentare domanda.

Il  Consiglio dei Ministri ha approvato una manovra economica da 25 miliardi per aiutare l’Italia a fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

Dopo giorni di riunioni, il tavolo tecnico del Governo ha emanato il decreto Cura Italia. Sono previsti interventi urgenti a sostegno della sanità e misure economiche a sostegno di imprese, lavoratori e famiglie.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato dunque il provvedimento sulle misure di potenziamento del Servizio sanitario e di aiuto economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse. Il decreto è composto da 127 articoli e cinque maxi capitoli.

Il premier Giuseppe Conte ha messo a disposizione 25 miliardi di euro a beneficio delle imprese e delle famiglie. Il Presidente del Consiglio ha comunicato che nessuno sarà abbandonato e  sarà lasciato solo. Inoltre, il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri spiega che il primo intervento è un finanziamento a favore della sanità, della Protezione civile e di tutti i soggetti pubblici impegnati nell’emergenza. Per sostenere il loro lavoro, il Governo ha stanziato 3,5 miliardi. La manovra, infatti,  usa tutto l’indebitamento netto da 25 miliardi autorizzato dal Parlamento, per attivare flussi per 350 miliardi. Dieci miliardi, invece, sono destinati al sostegno dell’occupazione. ll comparto lavoro prevede cassa integrazione, congedi parentali e voucher baby-sitter da 600 euro. Vediamo nel dettaglio cosa prevede il Decreto cura Italia.

Cosa prevede la nuova manovra economica del Decreto Cura Italia >> testo integrale PDF

Il Governo  introduce nuove misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese. Il premier  Conte nel presentare agli italiani il Decreto cura ha annunciato: “Lo Stato c’è e non lascia soli i cittadini, è una manovra poderosa e nessuno deve sentirsi abbandonato. Una diga per proteggere famiglie, imprese e lavoratori“. Ma cosa prevede nel dettaglio il Decreto cura Italia? Cerchiamo di fare il punto della situazione.

Il decreto Cura Italia prevede 3,5 miliardi di euro per Sanità, Protezione civile ed enti impegnati nella lotta al Covid-19. Altri 10 miliardi sono dedicati al lavoro, con la novità di un bonus da 600 euro che sarà riconosciuto per il mese di marzo ai titolari di partita Iva, agli stagionali, agli agricoli e agli artigiani. Per i dipendenti che non possono usufruire dello smart working, poi, sono previsti 100 euro in più nella busta paga di questo mese. Ma solo per chi non supera i 40mila euro l’anno di reddito lordo.

Il Decreto cura Italia è suddiviso in cinque capitoli, ovvero:

  • Fisco
  • Ammortizzatori sociali
  • Lavoro
  • Imprese
  • Misure sanitarie

Tutti i punti della manovra economica per emergenza Coronavirus

Il testo del Decreto Cura Italia 17 marzo 2020 è stato pubblicato su un’edizione straordinaria della Gazzetta ufficiale dopo la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Di seguito elenchiamo i vari punti oggetto del decreto:

  • Sospensione versamenti: È sospeso il versamento delle ritenute d’acconto dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria. La sospensione riguarda le partite Iva con fatturato fino a 2 milioni. I versamenti sospesi sono effettuati in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili;
  • Stop agli adempimenti: tutti gli  adempimenti fiscali con scadenza tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020 sono bloccati;
  • Credito d’imposta affitto negozi e sanificazione: gli esercenti attività d’impresa possono avere un credito d’imposta nella misura del 60% dell’ammontare del canone di locazione. Inoltre possono fruire di incentivi per le  spese di sanificazione degli ambienti di lavoro fino ad un massimo di 20.000 euro.
  • Disoccupazione:I termini di presentazione di domanda di disoccupazione Naspi e Discoll sono ampliati da 68 a 128 giorni.
  • Mutui autonomi:i lavoratori autonomi e i liberi professionisti che hanno un calo del proprio fatturato, in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività, possono sospendere il pagamento del mutuo fino a nove mesi;
  • Congedi e baby sitter: i genitori lavoratori dipendenti del settore privato hanno diritto a fruire per i figli di età non superiore ai 12 anni, di uno specifico congedo. Questo permette una indennità pari al 50 per cento della retribuzione. In alternativa, possono avere un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite massimo complessivo di 600 euro.  A decorrere dal 5 marzo 2020, i genitori lavoratori dipendenti del settore pubblico o privato, inoltre,   hanno diritto a fruire di un congedo dal lavoro indennizzato.

Le Misure Sanitarie del decreto Cura Italia dal Coronavirus

Il decreto cura Italia interviene con provvedimenti anche per le misure di potenziamento del Sistema sanitario nazionale e della Protezione civile. Vediamoli nel dettaglio:

  •   20.000 assunzioni già deliberate per il Sistema sanitario nazionale;
  • il Fondo emergenze nazionali viene incrementato complessivamente di 1,65 miliardi;
  •  lo stanziamento di risorse per gli straordinari del personale sanitario viene incrementato di 150 milioni di euro per il 2020;
  • aumento dei posti letto in terapia intensiva e nelle unità di pneumologia e malattie infettive
  •  finanziamenti agevolati o contributi a fondo perduto alle imprese produttrici di dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale ;
  •  la Protezione civile può disporre la requisizione da soggetti pubblici o privati di presidi sanitari e medico-chirurgici e di beni mobili necessari per fronteggiare l’emergenza sanitaria;
  •  L’Inail può assumere a tempo determinato 200 medici specialisti e 100 infermieri;
  • abilitazione alla professione di medico con la sola laurea;
  • lo stanziamento di fondi per il pagamento degli straordinari dovuti ai maggiori compiti connessi all’emergenza per le Forze di polizia, le Forze armate, il Corpo di polizia penitenziaria, il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.

Un articolo dispone anche  la  produzione di  mascherine chirurgiche in deroga alle vigenti norme nel rispetto però  di tutti i requisiti di sicurezza. Di rilievo sono  le misure a sostegno della liquidità attraverso il sistema bancario per  le grandi e le piccole imprese.

Dunque tante le nuove misure di aiuto per gli italiani che continuano a combattere con l’emergenza coronavirus. Ad oggi le persone che hanno contratto il virus sono 31.506 .

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto