Dopo l’emergenza Covid-19 , la scuola non si ferma e ricorrere alle lezioni online a distanza tramite piattaforme, app per Smartphone e Tablet, ovvero con Skype o Whatsapp.
Ma cosa ne pensano gli studenti delle nuove modalità di scuola a distanza? Le parole di un alunno del quinto anno, Alfredo Dattilo.
In un momento in cui l’emergenza sanitaria sta facendo sentire i suoi effetti sulla salute, l’economia e la vita degli italiani, la scuola non si ferma. Il Miur si è da subito mobilitato per garantire il diritto all’istruzione a tutti gli studenti italiani. Tutti gli istituti scolastici hanno attivato le lezioni a distanza con il supporto online. Sono questi, infatti, i provvedimenti varati fino ad ora dal Ministero.
Dopo una prima sospensione, il Ministero dell’Istruzione ha deciso di chiudere le scuole fino al tre Aprile. Ha continuato però a garantire lo stesso lo svolgimento delle attività. Per questo motivo, grazie alle tecnologie di ultima generazione, diversi Istituti scolastici si sono organizzati con lezioni a distanza e strumenti di e-learning. Ma come funziona la didattica a distanza? C’è bisogno del computer?
I dirigenti scolastici, secondo quanto previsto dal Dpcm del 4 marzo 2020 , attivano, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza. Insegnanti e alunni, quindi, si collegano on line grazie a specifiche piattaforme. I docenti caricano i compiti sotto forma di file e gli alunni provvedono a scaricare il materiale didattico .
Per la scuola online a distanza esistono, inoltre, dei portali che riducono le distanze tra chi insegna e chi apprende. Tra video – lezioni e interrogazioni su Skype, dunque, la scuola italiana non si ferma e cerca di rispondere all’emergenza Coronavirus attivandosi con le nuove tecnologie. Ma è difficile la didattica a distanza? E soprattutto in cosa consiste?
Come funziona la didattica a distanza per la scuola chiusa per Coronavirus: lezioni online
Il Governo italiano ha deciso di affrontare con fermezza l’emergenza coronavirus: scuole chiuse, eventi annullati, attività commerciali con orari ridotti. Per limitare, inoltre, i danni di una diffusione incontrollata, il Miur sospende le attività didattiche ma permette agli studenti di studiare a distanza. La didattica da lontano va attivata dai dirigenti scolastici, sentito il collegio dei docenti. Esistono varie piattaforme o modalità, tra cui quelle consigliate dal Ministero dell’Istruzione.
Con l’avvio delle classi virtuali e delle lezioni online, i docenti attivano il gruppo classe e gli studenti si iscrivono. Gli insegnanti sono tenuti a fare lezioni a distanza e le eventuali assenze devono essere giustificate. C’è chi fa un vero e proprio calendario delle lezioni e attiva la classe virtuale. Spiega l’argomento e assegna compiti in base allo stesso. L’idea più comune, infatti, è di trasformare la lezione in un compito a casa: il docente prepara video, esercizi e le pagine di testo da studiare e i ragazzi seguono da casa con le risorse digitali messe loro a disposizione. Non servono computer o dispositivi particolari per poter studiare, è sufficiente avere un qualsiasi smartphone e una buona connessione ad Internet. Di certo la scuola online non da spazio all’emotività, al contatto e al confronto visivo a cui gli studenti italiani sono abituati.
Cosa devono fare i docenti e gli studenti per fare lezioni on line
Le scuole attivano le lezioni on line e gli studenti si incontrano nelle classi virtuali che garantiscono il collegamento da casa tra professori e studenti. Chiediamo ad un alunno di quinta liceale come si stanno svolgendo le attività . Alfredo ci dice: “I miei docenti stanno rispettando l’orario scolastico delle loro lezioni. Quindi, la giornata inizia alle 8:10 circa. Accendo il computer, mi collego alla piattaforma Microsoft Teams, e compaiono gli studenti attivi e il docente. Il professore svolge regolarmente la lezione spiegando l’argomento trattato.”
Gli chiediamo oggi cosa ha studiato. Alfredo risponde:” Oggi ho fatto lezione di matematica con appello alle ore 8:10. La prof. ci ha assegnato gli esercizi e poi li abbiamo corretti con l’invio degli elaborati alla piattaforma. Dopo abbiamo fatto un’ora di inglese spiegando la rivoluzione moderna.” Avete parlato in inglese? Ci risponde:” Ovviamente!” Infine gli domandiamo cosa ne pensa della didattica a distanza. Lui risponde così:” Mi piace la possibilità di studiare perché diversamente era a rischio l’anno ed io mi devo diplomare. Però mi mancano i miei amici, la mia normalità e anche la possibilità di guardare un prof. negli occhi e fargli capire che non è giornata per interrogare!”
Materiali per la didattica a distanza indicati dal Miur per lezioni online
Tutti ormai sappiamo quanto Internet ha rivoluzionato il modo in cui sono diffuse le conoscenze nel mondo. Un settore che, più di altri, ha vissuto e conosciuto nuove opportunità grazie a questa rivoluzione è quello dell’apprendimento. Difatti, con l’emergenza coronavirus la scuola ha attivato la didattica a distanza. Esistono tantissime piattaforme online che permettono di studiare e apprendere qualcosa di nuovo semplicemente con una connessione internet, seduti comodamente a casa. Tra quelle consigliate dal Miur nella pagina dedicata, elenchiamo :
- Skype o WeSchool: il collegamneto è online e la lezione è in videochiamata
- Google Suite for Education: è la Suite di Google specifica per la didattica a distanza e del tutto gratuita.
- Office 365 Educazion A1: versione gratuita con strumenti per la scuola online, le videoconferenze, la creazione di classi virtuali e archivi di lezioni.
- RAISCUOLA: È una piattaforma che raccoglie video, cartoni, programmi educativi. Per accedere è consigliata una semplice iscrizione cliccando sul menù di lezioni .
Esistono, poi,molti link utili per il materiale multimediale, non esiste, dunque, un unico modo di fare lezione a distanza, ma ci sono diversi canali per rendere interessanti le ore trascorse in collegamento da casa per seguire l’attività scolastica.