Come riconoscere news false e a cosa và incontro penalmente chi crea e diffonde questo tipo di notizie e falsi allarmismi?
Il punto di vista dell’avvocato Laura D’alessandro dello studio D’alessandro di Napoli.
In questi giorni, ci si chiede come si contagia, come agisce e come si cura il Coronavirus. Quale mascherina usare e quali farmaci evitare per riuscire a tenere “il mostro” il più lontano possibile?
Asfalto contagioso fino a nove giorni, vitamina C contro Covid 19, cani e gatti che trasmettono il virus, ma quali sono le fake news Coronavirus, come riconoscere le bufale e come denunciarle alle autorità competenti?
Articoli falsi e audio nelle chat e social creano confusione, acqua calda arma contro il Covid-19, perché a 26-27 gradi si ucciderebbero i microbi. O ancora, stare al sole e assumere vitamine sarebbero misure di prevenzione.
Nella confusione del momento, molti sono i canali utilizzati per diffondere notizie sbagliate. Gioca un ruolo fondamentale, battendo anche i pilastri Facebook e Instagram: Whatsapp. Forse perché la gente ha imparato che non tutto ciò che viene pubblicato sui social network corrisponde a verità. D’altronde, gli autori di fake news hanno capito che utilizzare un canale più “privato”, quale appunto può essere Whatsapp, agevolerebbe la diffusione di una notizia falsa. Attribuire inoltre un nome, un’identità autorevole all’ipotetico e dubbio autore della notizia veicolata, ne agevola la credibilità.
Dopo la bufala del Cebion, c’è l’invito a trattenere il respiro per evitare il contagio al Covid-19. Dopo i tutorial fai da te per le mascherine, spuntano nuovi audio Whatsapp in giro nelle chat italiane. Sono associati a dottori, scienziati ed esperti vari. Questi suggeriscono metodi “alternativi” di prevenzione, protezione e cura, o ipotesi di diffusione. Si tratta dell’ennesima notizia falsa e priva di fondamento scientifico.
Un elenco di fake news sul Coronavirus redatto dall’osservatorio e ODG Campania ci aiuta a riconoscerle.
Fake news Coronavirus: quali sono le notizie false e pericolose > ELENCO BUFALE dell’ODG
Come si evince in elenco, fake news sul Coronavirus ne circolano ogni giorno e sono tante. Una delle ultime è quella delle scarpe impregnate a causa dell’asfalto intriso dal virus. Un medico anonimo di Milano consiglia di tenerle “in quarantena” in un audio in giro nelle ultime ore su Whatsapp. E’ un invito a disinfettare dopo un numero di giorni non definito, i vestiti e le scarpe utilizzate per uscire dopo averli tenuti lontani ed isolati. La potenza del virus infatti, penetrerebbe addirittura nell’asfalto e ci rimarrebbe per 9 giorni. Sono tante, troppe purtroppo le notizie false e pericolose sul Covid-19 a cui bisogna assolutamente non credere. Questa rappresenta l’ultima fandonia diffusa dopo una serie di consigli, tutorial e falsi allarmismi trasmessi dopo lo stato di pandemia dichiarato dall’OMS.
Solo pochi giorni fa, è stata smentita la fake news Coronavirus del Cebion, la comune Vitamina C, ritenuta antidoto miracoloso per contrastare il virus insieme all’acqua calda, mangiare l’aglio e prendere il sole. Appurato che gli alimenti e la Vitamina D, alleata per la tintarella, non hanno alcuna proprietà antimicrobica, adesso spunta la “storia” dell’uso di un solo paio di scarpe per andare fuori. Come hanno precisato gli specialisti dell’Ospedale Spallanzani di Roma, non esiste alcuna profilassi efficace per il Covid-19. Per quanto riguarda l’asfalto, si è espresso il virologo dell’università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco. Ha precisato che il virus può sopravvivere qualche giorno, ma con una carica virale irrisoria per essere trattenuta dalla suola di una scarpa.
Ma a cosa si può andare incontro diffondendo bufale sui social network? Lo abbiamo chiesto ad un avvocato Laura D’alessandro per chiarire ogni dubbio.
Come riconoscere bufale sul Covid19 e cosa rischia chi le crea e diffonde
Abbiamo chiesto all’avvocato Laura D’alessandro dello studio D’Alessandro di Napoli, alcuni consigli per riconoscere le fake news sul Covid-19. Ci siamo anche soffermati sui rischi: esistono conseguenze penali per chi crea o diffonde notizie false e pericolose in questo momento? Queste le parole dell’avvocato D’alessandro: “Sicuramente a guidarci deve essere il buon senso. Nella rete digitale, in cui ciascuno può inserire informazioni, sta all’utente, al consumatore vagliarne la veridicità. Sarebbe improponibile chiedere a ciascun individuo di avere le conoscenze necessarie per distinguere ciò che è vero e ciò che è – nel caso di specie ad esempio – scientificamente anche solo “plausibile” e ciò che non lo è. Il segreto, se così si può dire, sta nell’accertarsi della fonte da cui originano le notizie.”.
Esistono delle sanzioni o addirittura delle pene per chi produce e permette la circolazione di bufale? “Dal punto di vista legale, nonostante le proposte di una legislazione ad hoc, ad oggi non esiste una normativa apposita per contrastare in modo mirato la diffusione delle fake news e scoraggiarne gli autori. Non esiste una sanzione che punisce per il sol fatto di aver creato, diffuso o contribuito volontariamente a veicolare, con coscienza della falsità del contenuto, una fake news. Una delle tre fattispecie di reato previste in apertura del Libro Terzo del codice penale però, sanziona con la pena dell’arresto fino a tre mesi o dell’ammenda fino ad € 309, chi pubblica o diffonde una notizia “falsa, esagerata o tendenziosa” idonea a turbare l’ordine pubblico.”.
Elenco delle più pericolose fake news sul Coronavirus: quali sono
- La vitamina C contro il Covid-19; una delle prime bufale, inviterebbe la gente ad assumere Cebion per evitare il contagio e rafforzare le proprie difese immunitarie. Non esiste alcuna prova scientifica valida per confermare tale tesi.
- Gli elicotteri che disinfestano; stormi di elicotteri sarebbero pronti ad alzarsi in volo nella notte per disinfettare tutto. Ovviamente non compare alcuna fonte, nemmeno inventata.
- Acqua calda; arma potente contro il Coronavirus, in quanto il patogeno morirebbe alla temperatura di 26-27 gradi. “La soluzione dell’acqua calda è un’assurdità”, ha affermato Susanna Esposito, presidente dell’Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici.
- Stare molto tempo al sole; stare al sole fa bene perché aumenta la sintesi di vitamina D. Ma contro è certamente una fake news sul Coronavirus.
- Scarpe prima di entrare in casa; il virus può rimanere nell’asfalto per alcuni giorni, ma con una scarsa carica virale per essere assorbita da scarpe e vestiti. E’ necessario comunque lavare e disinfettare sempre gli indumenti usati per uscire.
- Mascherine fai da te e in carta da forno; nessun materiale casalingo è efficace per creare mascherine. Occorrono materiali medici specializzati capaci di filtrare le goccioline fatali per contrarre il virus.
- Mangiare aglio può aiutare a prevenire l’infezione? L’aglio è un alimento sano che può avere alcune proprietà antimicrobiche. Tuttavia, non abbiamo evidenze scientifiche che il consumo di aglio protegga dal Covid-19
- Il biocontenimento BSL-4; Una fake circolata in lungo e in largo su WhatsApp è la finta delibera della protezione civile sul “biocontenimento BSL-4”, pronto a scattare. “Solo un membro per ogni nucleo famigliare sarà dotato del kit necessario per recarsi ai checkpoint militari approntati per i rifornimenti necessari. Nessun’altra persona potrà lasciare la quarantena domiciliare, malato o sano, grave o no», recita la catena circolata nelle ultime ore.