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Scuole chiuse per Coronavirus da oggi 2 marzo 2020: quali sono

D. S.
13/11/2024

Ancora scuole chiuse per Coronavirus da oggi 2 marzo 2020: ecco quali sono gli istituti scolastici che hanno chiuso per rischio Virus Covid 19 e per prevenzione.

Scuole chiuse per molte regioni d’Italia: gli ultimi aggiornamenti sulla riaperture delle scuole per emergenza coronavirus. Il nuovo decreto della Presidenza dei Ministri: scuole chiuse un’altra settimana, ecco dove. Cosa accade da oggi 2 Marzo.

L’emergenza coronavirus non ha risparmiato neanche gli istituti scolastici. Il virus continua a progredire e cresce il numero dei contagiati. Ma le scuole sono chiuse per Covid 19 ancora altri giorni?  E soprattutto dove, in quali regioni?

Le attività didattiche sono riprese questo lunedì per molti docenti e studenti. Per l’emergenza coronavirus, infatti, le attività scolastiche erano state sospese per evitare contagi tra gli studenti.

Il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri  è stato discusso in  una riunione tra il premier Giuseppe Conte e alcuni ministri dell’esecutivo. Nella serata di venerdì, infatti, è stato approvato il decreto-legge che introduce nuove misure di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza da COVID-19. Per la scuola, il decreto ha previsto la  validità  dell’anno scolastico anche per tutti coloro che non raggiungono il minimo dei 200 giorni di lezione. Infine, è prevista una tutela specifica del diritto al lavoro per i dipendenti delle ditte di pulizia delle scuole. Dunque le scuole aperte sono il primo segno di una normalità che si avvicina.

La Ministra Azzolina, infatti,  ha ribadito: “Vogliamo tornare presto alla normalità ma la decisione sulla riapertura delle scuole è presa con il contributo dell’Istituto Superiore di Sanità, in relazione alle singole situazioni. Il Ministero dell’Istruzione ha attivato da giorni una task force e a breve pubblicherà la piattaforma dedicata alla didattica a distanza, con strumenti tecnologici adatti affinché il servizio pubblico essenziale sia garantito a tutti.” Ma dove le scuole sono chiuse per Covid 19? E dove sono state aperte? Vediamolo nel dettaglio.

Scuole chiuse per Coronavirus da oggi 2 marzo 2020: elenco istituti chiusi per ogni regione

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo decreto con le misure per il contenimento dei contagi da coronavirus.

Le scuole in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna restano chiuse per un’altra settimana. In Piemonte le scuole riaprono invece mercoledì, 4 marzo. Gli istituti che si trovano, invece, nei focolai devono attendere l’evolversi dell’epidemia. La ministra Azzolina ha però attivato le lezioni on line.

E’ di poche ore fa la videochiamata con gli studenti di un Istituto Milanese. Azzolina dichiara dalla sua pagina facebook: “Poco fa ho partecipato a una videochiamata con gli studenti e il personale scolastico dell’Istituto Comprensivo “Giuseppe Ungaretti” di Melzo, in provincia di Milano. Da oggi in quella scuola inizia una settimana di didattica esclusivamente online per gli alunni di primaria e secondaria. È stato bello sentire l’entusiasmo dei bambini e quello dei loro docenti. Come ripeto da giorni, è in questo momento di difficoltà che la comunità educante sta mostrando il meglio di sé. Bravi!”

Ricordiamo, infatti, che nei comuni della zona rossa  sono previsti ancora molti divieti, come:

Elenco istituti scolastici aperti per ogni regione

Da oggi, 2 marzo, le scuole sono aperte in Liguria, Trentino Alto Adige e in Campania. Scuole aperte anche per il Lazio e la Calabria. Queste regioni avevano chiesto misure preventive per l’emergenza Coronavirus negli istituti scolastici. Il premier Conte, però, ha ribadito di seguire le indicazioni a livello nazionale, ovvero di mantenere aperte le scuole nelle regioni non a rischio Coronavirus. Difatti, il ritorno degli studenti tra i banchi è sicuramente un segno di regolarità. Il Vice Ministro all’istruzione ha detto:” Credo sia importante, laddove possibile, tornare al più presto alla normalità.  Riaprire le scuole significa garantire il diritto all’istruzione dei nostri bambini e ragazzi”.

Nuove misure contro il Coronavirus, Presidente del Consiglio dei Ministri

Il nuovo Decreto ha stabilito che:

Sono anche terminate le azioni di igienizzazione di tutte le scuola italiane.

© Riproduzione Riservata
Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto
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