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Cosa significa Pandemia: significato, cos’è e cosa comporta

D. S.
08/11/2024

Ecco cosa significa pandemia: etimologia, significato e sinonimi del termine, cosa è, quando nasce e come si sviluppa.

Cosa significa Pandemia

Pandemia

Se parliamo di pandemia, dobbiamo confrontarci con le malattie infettive che colpiscono tutto il mondo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità studia questo tipo di emergenze sanitarie che si diffondono in vari continenti. Il significato di pandemia indica la diffusione mondiale di una nuova malattia per la quale la popolazione non ha immunità. La nuova malattia infettiva è caratterizzata da elevata contagiosità e da un  tasso di mortalità significativo.

Dunque, cosa significa praticamente pandemia? Il termine si riferisce alle malattie infettive che minacciano la salute di molte persone nel mondo.

Questo perché i virus e i focolai epidemici interessano più Paesi in diversi continenti nello stesso periodo.

Le malattie infettive causate da microbi sconosciuti, che si trasmettono rapidamente da persona a persona, sono l’origine delle pandemie. Quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara una  pandemia, i cittadini devono adottare le misure di contenimento.

La prima cosa è isolare gli infetti e metterli in quarantena. Si applica, dunque, lo stato di lockdown. Così come è successo in Cina e in Italia per l’infezione da coronavirus. Successivamente, gli scienziati elaborano piani di emergenza ed eventuali cure. I Governi invece adottano provvedimenti per i Paesi. Tra questi c’è obbligo di misure preventive, la sospensione di scuole, eventi e  attività commerciali. Ma cosa significa pandemia esattamente? Vediamolo nel dettaglio

Cosa significa Pandemia: significato della parola, etimologia del termine e sinonimi

Il termine deriva dal greco, pan-demos, e la sua etimologia significa “tutto il popolo”. Non si può dunque parlare di una normale influenza nè di una epidemia. Questo perché l’infezione si verifica in tutto il mondo oltrepassando i confini internazionali, colpendo un gran numero di persone.

La pandemia è una malattia infettiva epidemica che si diffonde rapidamente in più aree geografiche del Mondo. Nel corso dei secoli, si sono verificate diverse pandemie, tra cui la peste, il  colera e la febbre spagnola. Oltre gli esempi storici, c’è la pandemia del 2020, rappresentata dal Covid-19. Un virus pericoloso e sconosciuto che ha colpito tanti continenti. I casi di coronavirus sono infatti aumentati  nel mondo tanto da essere dichiarata la pandemia.

Il termine  si applica, dunque,  solo a malattie o condizioni patologiche contagiose, cioè scatenate da microbo. I sinonimi di questa parola sono:

Quali sono le più importanti e diffuse pandemia della storia

Dopo aver fatto chiarezza su cosa significa pandemia, parliamo delle malattie contagiose più famose. Nel Novecento ci sono state tre pandemie influenzali:

La prima, conosciuta come la spagnola o la grande influenza, fu un contagio influenzale, insolitamente mortale, che fra il 1918 e il 1920 uccise decine di milioni di persone nel mondo. Arrivò , infatti, a infettare circa 500 milioni di persone in tutto il mondo.

L’Asiatica, causata da un virus del sotto-tipo A/H2N2, ha colpito circa il 20% della popolazione mondiale. L’influenza di Hong Kong, invece, causò la morte ad 1 milione di persone in tutto il mondo. Solo in  Italia morirono 20.000 persone per polmonite associata a quella  influenza.

L’Organizzazione Mondiale ha dichiarato, poi, lo stato pandemico  nel 2009, per un’epidemia causata dal virus influenzale A H1N1. Per tutti ricordata come  influenza suina. L’allarme fu enorme, fino a quando non si capì che i tassi di mortalità erano inferiori a quelli dell’influenza stagionale. In Italia i casi di contagio superarono comunque il milione  e mezzo di persone.

L’ultima pandemia è stata annunciata nel 2020 con l’emergenza sanitaria da Covid-19. Difatti,l’11 marzo 2020 anche il Covid-19 è stato classificato come nuova malattia infettiva.  Il  coronavirus, ha colpito migliaia di persone in decine di Paesi. Fra questi l’Italia è la nazione europea più colpita. Il coronavirus che si è sviluppato in Cina a partire dagli ultimi mesi del 2019 è stato dunque considerato allo stesso livello delle pandemie influenzali che hanno colpito la popolazione mondiale nel Ventesimo secolo.

Quali misure adottare in caso di Pandemia : il parere dell’esperto

Cosa significa, dunque, pandemia e come combatterla? Quali misure  di prevenzione adottare? A spiegarcelo è la dottoressa Pucillo, medico per USMAF/SANS Campania e Sardegna:Nel caso di una pandemia le misure restrittive riguardano l’intero pianeta. L’Organizzazione Mondiale della sanità ha infatti raccomandato tutti i Paesi di elaborare un Piano pandemico. Le principali misure di prevenzione per contenere i focolai epidemici sono quelle di sanità pubblica, concordate ed aggiornate tra i vari Stati. Tra queste ricordiamo la limitazione degli spostamenti, l’isolamento e la quarantena per ridurre i contatti tra persone infette, l’uso dei dispositivi individuali. Inoltre, chi non opera in prima linea, deve indossare mascherine chirurgiche che permettono una buona protezione individuale.Altra importante raccomandazione è quella di evitare le uscite e di  recarsi al pronto soccorso. ”

Quali sono i rischi per il mancato rispetto di queste regole? La dottoressa spiega:” Le norme di sanità pubblica associate ai decreti del Governo permettono di rallentare l’epidemia. Il rischio a cui possiamo andare incontro non rispettandole è la massima diffusione del virus. Di conseguenza il sistema sanitario andrà in collasso e non potrà garantire cure adeguate ai pazienti.”

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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto
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