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Concorsi scuola 2020: bando, date e posti in gazzetta ufficiale

Daniela Saraco 5 Maggio 2020
D. S.
21/11/2024

News sui concorsi scuola 2020 straordinario, ordinario secondaria e ordinario infanzia-primaria per 62.

000 mila  posti disponibili, bandi, date e requisiti di accesso.

I concorsi scuola 2020, mirati a risolvere alcune problematiche che affliggono la scuola pubblica, come il precariato o la mancanza di docenti di sostegno, sono finalmente in pubblicazione.

Infatti, nella Gazzetta Ufficiale del 28 aprile 2020 ci sono i tre concorsi scuola 2020 per l’assunzione a tempo indeterminato e la procedura per il conseguimento dell’abilitazione nella scuola secondaria.

Il bando indica quando inviare la domanda e i requisiti per partecipare alla selezione nazionale.

La procedura concorsuale nella scuola permetterà nuove assunzioni per docenti in scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado.

Erano attesi da tempo e, dopo vari ritardi dovuti anche all’emergenza coronavirus 2020, sono pronti i testi ufficiali. Ma come inviare la propria candidatura?

I candidati possono presentare la domanda di partecipazione esclusivamente per via telematica. Ci sarà, infatti, una piattaforma dedicata che verrà messa a disposizione dal Miur. L’accesso è consentito attraverso le credenziali SPID o un’utenza valida per entrare nell’area riservata del sito del Ministero o Istanze On Line.

Le scadenze variano a seconda delle procedure. I docenti interessati a partecipare ai concorsi ordinari devono presentare la  domanda dalle ore 9.00 del 15 giugno 2020 fino alle ore 23.59 del 31 luglio 2020. Invece, per quanto riguarda la procedura straordinaria per l’abilitazione e il concorso straordinario per le scuole secondarie di I e II grado, si potranno inviare le domande dalle ore 9.00 del 28 maggio 2020 fino alle ore 23.59 del 3 luglio 2020. 

Per partecipare, inoltre, è necessario pagare una tassa. L’importo varia a seconda della classe di concorso. Infatti, sono previsti 40 euro per il concorso straordinario,15 euro per l’abilitazione e 10 euro per i concorsi ordinari. Vediamo, dunque, nel dettaglio i vari  bandi pubblicati.

Bando concorsi scuola 2020 per assunzione di 62 mila docenti > Gazzetta Ufficiale PDF

I nuovi concorsi scuola 2020, attesi già dall’inizio dell’anno, sono finalmente attivi. Come da indicazioni dal ministero dell’Istruzione, i posti messi a disposizione nei bandi sono 61.863, suddivisi tra 12.863 posti per il concorso per il personale docente della scuola dell’infanzia e di quella primaria. Ci sono poi 25.000 posti per il concorso ordinario per il personale docente della secondaria di I e II grado. Infine 24.000 posti per il concorso straordinario per l’immissione in ruolo di personale docente della scuola secondaria di I e II grado.

Ai tre bandi succitati, se ne aggiunge un quarto. Quest’ultimo riguarda la procedura straordinaria per l’accesso ai percorsi di abilitazione all’insegnamento nella secondaria di I e II grado. Ma come studiare? Quali saranno gli argomenti delle prove d’esame? Tutte le informazioni relative al diario delle prove saranno pubblicate nella Gazzetta Ufficiale. Noi di Controcampus, abbiamo chiesto alla Dirigente Rita Cerchia, in pensione da qualche anno, alcuni consigli utili, visto che lei ha superato ben 10 concorsi. Scopriamo subito le diritte per prepararsi ai concorsi scuola 2020.

Come prepararsi al concorso ordinario docenti 2020

Il 2020 è l’anno dei concorsi della scuola. Le procedure, dunque, non verranno fermate dall’emergenza Coronavirus. Tra scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria ne saranno banditi tre, per un totale di circa 60.000 posti disponibili. I bandi, come stabilito dal Decreto Milleproroghe, sono stati pubblicati entro fine aprile 2020.

Ma come studiare per la procedura concorsuale ordinaria? A risponderci è la Preside Cerchia:” La mia raccomandazione per tutti i candidati che intendono partecipare alla prova concorsuale è di analizzare una serie di strumenti didattici per raggiungere un ottimo livello di preparazione. Dunque, non sottovalutare manuali e test on line per esercitarsi su varie competenze. Infatti, come previsto dal bando del concorso ordinario del 2012 potrebbero essere oggetto di prova la comprensione del testo e le capacità logiche, oltre che le competenze digitali e la lingua comunitaria. Consiglio di non  trascurare la normativa scolastica. Inoltre, se sarà svolta una prova preselettiva, nel caso in cui le domande di partecipazione saranno superiori a tre volte il numero dei posti, è opportuno considerare un corso di preparazione specifico. Questo per affrontare al meglio anche la prova scritta ed orale.”

Requisiti ammissione concorsi scuola per ogni classi di insegnamento

I nuovi bandi relativi al comparto scuola porteranno a 61.863 assunzioni. Le selezioni pubbliche sono rivolte a candidati abilitati e non abilitati, precari con 3 anni di insegnamento e laureati. Ma quali sono i requisiti di accesso? Scopriamolo subito!

  1. Per partecipare al nuovo bando di concorso scuola infanzia-primaria è richiesto il possesso di uno dei seguenti titoli:
  • laurea in Scienze della formazione primaria
  • diploma Magistrale o Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico o Diploma sperimentale a indirizzo linguistico conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002

2. Per partecipare al nuovo bando di concorso ordinario è richiesto il possesso di uno dei seguenti titoli:

  • abilitazione alla specifica classe di concorso;
  • accesso alla specifica classe di concorso congiuntamente a titolo di abilitazione all’insegnamento per diverso grado o classe di concorso;
  • analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente congiuntamente al possesso dei 24 CFU/CFA.

Per i posti di sostegno occorre la specializzazione conseguita a seguito del TFA sostegno.

3. Il concorso è aperto a coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti:

  • almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive tra l’anno scolastico 2008/2009 e l’anno scolastico 2019/2020 svolti su posto comune o di sostegno. 
  •  almeno un anno di servizio svolto nella specifica classe di concorso o nella tipologia di posto per la quale si concorre;
  • titolo di studio coerente con la classe di concorso richiesta.

Per il posto di sostegno occorre la relativa specializzazione.

Possono, infine, partecipare alla procedura abilitante i docenti  con servizio svolto:

  •  presso le scuole paritarie
  •  nei percorsi IeFP
  • servizio statale misto a quello in scuola paritariae/o IeFP
  • già di ruolo.
© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto