Con l’emergenza sanitaria Covid-19, per i praticanti avvocati cambia il tirocinio, che deve rispettare nuove regole e nuovi requisiti.
Il tirocinio forense è ridotto per limitare le possibilità di contagio da coronavirus, ma questa non è l’unica novità che riguarda la nuova pratica forense.
Difatti, con il blocco dei tirocini presso studi legali e aule di tribunale, il ministero della Giustizia ha riorganizzato le attività di svolgimento della pratica legale da remoto.
Con l’adozione delle ultime disposizioni, anche il Ministero dell’Università e della Ricerca sta studiando come rimodulare le abilitazioni alla professioni.
Le novità legate al periodo Coronavirus per l’esame avvocato 2020 arrivano con il decreto Scuola – Dl 22/2020 dell’8 aprile -, con cui il Governo lavora per migliori modalità di svolgimento degli esami di stato. E per la rimodulazione della relativa pratica e tirocinio.
Governo e MIUR devono ridefinire con un nuovo decreto le modalità delle prove di abilitazione. Se non risulta possibile svolgerle in presenza, si potrebbe pensare di attivare modalità telematiche, come sta accadendo per gli esami universitari. Stesso discorso vale per la pratica d’avvocato in viste delle misure di sicurezza e di distanziamento sociale imposte dall’emergenza. Tante le ipotesi e le proposte pervenute dalle associazioni di categoria.
La prima novità riguarda il tirocinio ridotto per i praticanti avvocato. La pratica forense sarà più breve, e da 18 mesi passa a 16. Vediamo nel dettaglio tutti gli scenari possibili e come si svolgerà, allora, l’esame di avvocato 2020.
Novità esame avvocato 2020: cambia il tirocinio e pratica forense breve, 16 mesi
Vista l’emergenza Coronavirus, i praticanti si chiedono: esame avvocato 2020 a dicembre confermato o rinviato? E quali sono le modalità di svolgimento delle prove scritte e degli orali? A risponderci è Francesco Savastano, già Presidente dell’Associazione Forense Stabiese, attualmente Consigliere dell’Ordine degli Avvocati. Cerchiamo quindi di capire come sono organizzate le attività per i praticanti, tirocinanti e studenti di Giurisprudenza in procinto di laurearsi.
Con la sospensione dell’attività lavorative, sono state sospese anche le attività di tirocinio e pratica forense presso studi legali e tribunali. Nonostante le udienze rinviate o sospese, è ugualmente stato considerato valido il semestre di tirocinio, anche senza aver raggiunto le venti presenze ad udienze in tribunale. Per i neolaureati in giurisprudenza, invece, il praticantato è ridotto a 16 mesi.
Il Consigliere spiega: “Il Decreto Legge 22/20, con riferimento alla Pratica Forense ha rimesso al Ministro della Giustizia la facoltà di stabilire modalità, diverse da quelle ordinarie, per l’esercizio della pratica. Tali modalità non sono ancora rese note.”
– Continua – “Per i laureati nell’anno accademico 2018/2019 e comunque entro la data del 15 giugno 2020 la durata del tirocinio professionale è ridotta da 18 a 16 mesi. Durante il periodo di emergenza sanitaria , è considerato positivamente superato il semestre di pratica forense anche se non sono state svolte le 20 presenze in udienza. Infine, i tirocinanti sono esonerati dalla loro attività fino alla revoca del periodo emergenziale.”
Come cambiano gli esami a dicembre 2020 causa Covid-19
Finito il periodo di tirocinio forense ed ottenuto il certificato di compiuta pratica da parte del Consiglio dell’Ordine, è possibile procedere con l’iscrizione dell’esame di stato per avvocati. Quest’ultimo consiste nello svolgimento di tre prove scritte ed una prova orale. Al superamento di dette prove, l’aspirante legale consegue l’abilitazione per la professione e può iscriversi all’Albo di categoria. Vista l’emergenza sanitaria in atto, come cambierà l’esame avvocato 2020?
A risponderci è il Consigliere Savastano. “Per quanto concerne gli esami per l’attività forense, che si svolgono annualmente a dicembre, ad oggi non c’è alcuna comunicazione ufficiale. Voci ufficiose parlano di uno slittamento ad inizio anno 2021. Ma questo è tutto da verificare. Sicuramente saranno adottate tutte le misure di sicurezza per la tutela degli studenti e della commissione. Se il rischio del virus sarà ancora alto, non si esclude di utilizzare una modalità a distanza.”
Il Consigliere conclude. ” La notizia certa, invece, è che la correzione degli scritti dell’anno 2019, inizierà tra il 24 e il 25 maggio. A tal proposito, alcune commissioni si sono organizzate da remoto. Altre lo faranno fisicamente nel pieno rispetto della normativa anti COVID-19.”