>
  • Buzzatti
  • Falco
  • Tassone
  • Baietti
  • De Leo
  • Quaglia
  • Miraglia
  • Romano
  • Chelini
  • de Durante
  • Ward
  • Gnudi
  • Gelisio
  • Grassotti
  • De Luca
  • Mazzone
  • Alemanno
  • Bonanni
  • Andreotti
  • Cacciatore
  • Boschetti
  • Quarta
  • Pasquino
  • Scorza
  • Bonetti
  • Rinaldi
  • Romano
  • Leone
  • Crepet
  • Paleari
  • Cocchi
  • Santaniello
  • Napolitani
  • Dalia
  • Rossetto
  • Liguori
  • di Geso
  • Algeri
  • Catizone
  • Casciello
  • Carfagna
  • Barnaba
  • Valorzi
  • Ferrante
  • Bruzzone
  • Coniglio
  • Meoli
  • Califano
  • Antonucci

Maturità 2020: date esami e calendario delle prove orali

Daniela Saraco 15 Giugno 2020
D. S.
30/11/2024

Novità maturità 2020: date, esami e calendario della prova orale dell’Esame di Stato 2020.

Scopri gli aggiornamenti per i maturandi per l’esame ai tempi dell’emergenza Coronavirus.

Con l’emergenza sanitaria le scuole hanno sospeso le attività didattiche e cambiato le modalità degli esami di terza media e di maturità 2020.

L’anno scolastico è stato convalidato grazie alla DAD. Questa modalità didattica, seppure con tante difficoltà, ha permesso non solo la continuità scolastica ma il proseguimento per i tantissimi studenti che devono diplomarsi.

Ma come funziona la maturità 2020? Come saranno organizzati quest’anno gli esami di stato?

Il Ministero dell’Istruzione, dopo varie proposte, ha programmato gli esami con una unica prova orale.

Il ministro Lucia Azzolina ha presentato ufficialmente l’ordinanza in cui spiega  le modalità dell’esame in presenza, nonostante le scuole siano chiuse da febbraio in seguito al lockdown. Molte risorse sono state investite con il Decreto Rilancio proprio per mettere in sicurezza le istituzioni scolastiche per lo svolgimento della maturità. Dunque, bisognerà rispettare il distanziamento sociale e usare il gel disinfettante. Tutti coloro che entreranno nelle scuole dovranno mostrare unautodichiarazione che attesti di non avere febbre oltre i 37,5° e di non trovarsi in quarantena.

Quali sono le date della maturità 2020? Il colloquio durerà un’ora e partirà mercoledì 17 giugno 2020. L’ordine con cui saranno ascoltati gli studenti è stabilito dall’estrazione della lettera. È partito, dunque, il conto alla rovescia per l’esame di stato 2020. La commissione sarà composta da 6 membri, tutti interni, scelti dai singoli consigli di Classe. Faranno parte della commissione i professori di italiano e delle materie delle seconde prove previste per ciascun indirizzo. I presidenti, invece, saranno esterni. Vediamo nel dettaglio tutte le novità per chi deve affrontare gli esami di stato.

Date esami di maturità 2020: quando iniziano le prove orali e quanto durano i colloqui orali

La prima data da segnare in calendario per la Maturità 2020 è mercoledì 17 giugno 2020. I colloqui potrebbero durare dai tre ai quattro giorni. La durata prevista per ogni colloquio è di circa 1 ora. Il colloquio verterà sulla tesina e sugli svolgimenti degli elaborati assegnati dalla commissione. Subito dopo l’orale inizierà la valutazione. Quest’anno nessuna paura di non essere ammessi agli esami. Infatti, l’ordinanza ministeriale prevede che tutti gli studenti che hanno frequentato l’ultimo anno sono ammessi alla maturità. Di conseguenza, per la prima volta anche i maturandi con insufficienze possono diplomarsi. Ovviamente la partecipazione alla prova sarà composta dai crediti acquisiti negli ultimi tre anni.

Il Miur ha anche annunciato la valenza dei crediti, aumentati da 40 a 60. L’orale vale 40 crediti. Per quanto riguarda la nuova ripartizione dei crediti, infatti, sono assegnati 18 per il terzo anno, 20 per il quarto anno e 22 per il quinto anno.

Quali sono le fasi degli esami di stato 2020: novità sul colloquio

Il 17 giugno si darà inizio all’esame di Maturità 2020 con un’unica prova orale. La durata del colloquio, che verterà su più materie, sarà di circa un’ora. Gli studenti partiranno con un elaborato sulle discipline di indirizzo a cui faranno collegamenti interdisciplinari, ossia la tradizionale tesina. Inoltre ogni studente deve discutere un breve testo di lingua e letteratura italiana studiato nel corso del quinto anno, in sostituzione della prima prova scritta. Un compito sulla materia caratterizzante il percorso di studi è assegnato dalla commissione e verte sempre sul percorso scolastico svolto, in sostituzione della seconda prova scritta.

Ci sarà, inoltre, la discussione delle conoscenze relative a Cittadinanza e Costituzione. Non sono pochi gli spunti offerti dall’emergenza sanitaria, come il diritto alla salute, il diritto al lavoro o alla privacy. Infine, attraverso un elaborato multimediale, gli studenti devono esporre le esperienze svolte e le competenze acquisite durante i PCTO, ovvero i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, ex alternanza scuola-lavoro. Ricordiamo che il colloquio può valere fino ad un massimo di 40 punti. Per raggiungere il punteggio massimo di 100, bisognerà dunque partire con un credito iniziale di 60.

Calendario prove orali esami di maturità 2020

Gli  esami di Stato iniziano mercoledì 17 giugno. Tuttavia il  calendario degli orali si deciderà stamattina durante la riunione plenaria. Inoltre sarà sorteggiata la lettera dell’alfabeto che stabilisce l’ordine di inizio.

Ogni studente ha l’obbligo di presentarsi a scuola 15 minuti prima dell’orario di convocazione  e deve lasciare l’edificio scolastico subito dopo la prova. I maturandi possono essere accompagnati da una sola persona e non possono festeggiare tra loro con baci e abbracci. Ma come si svolgeranno le presenze dei ragazzi? Scopriamolo subito:

  • il calendario di convocazione degli studenti deve essere pubblicato in anticipo sul sito della scuola e inviato agli studenti per email;
  • gli studenti si devono presentarsi con 15 minuti d’anticipo  e andare via appena finita la prova;
  • i maturandi, all’ingresso della scuola, devono presentare l’autocertificazione scaricabile dal sito del Miur.

E’ necessario indossare la mascherina e igienizzare le mani al momento di entrare nell’aula dove si svolge l’esame. Tuttavia è possibile, per il candidato, abbassare la mascherina durante la prova rimanendo distante 2 metri dal membro di commissione più vicino. Insomma, se da un lato gli esami di stato sono snelliti dalla mancanza delle prove scritte, dall’altro non sono poche le regole da rispettare per la sicurezza di tutti!

© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata
Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto