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Chi è Chico Forti, storia, cosa ha fatto, biografia, moglie, figli

R. C.
03/11/2024

Ex produttore televisivo, ex velista italiano, chi è Chico Forti, storia dell'uomo in carcere negli Stati Uniti con l'accusa di omicidio: biografia, età, moglie e figli e speciale Le Iene.

Foto per capire Chico Forti

Foto per capire Chico Forti

E’ intervenuto sul suo caso anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sull’intricata vicenda giudiziaria con ancora molte ombre e punti oscuri.

L’ex velista da vent’anni è rinchiuso in un carcere di massima sicurezza negli Stati Uniti con l’accusa di omicidio. Secondo una giuria popolare di Miami è colpevole di aver ucciso il quarantenne Dale Pike.

Una vita tranquilla in quel di Trento, un lavoro come produttore televisivo, una passione per il windsurf, la partecipazione a sei mondiali.

Poi, il trasferimento a Miami dove aveva iniziato ad investire in diverse attività e in particolare nel settore immobiliare. Una nuova vita con la compagna conosciuta proprio negli USA e tre figli.

Tutto sembrava andare per il verso giusto, poi quella notte del 15 febbraio del 98 improvvisamente tutto cambiò e la sua esistenza fu completamente sconvolta.

Sul caso sono poi intervenute Le Iene che cercano di raccontare la sua storia per dirci chi è Chico Forti, con chi è sposato, quanti figli ha e come si chiamano, vita privata, cosa avrebbe fatto e perché potrebbe essere innocente.

Chi è Chico Forti: curriculum, biografia, età, moglie e figli, cosa ha fatto per essere colpevole di omicidio

Per capire chi è Chico Forti, lo speciale de Le Iene dal quale si potrebbe anche ipotizzare la sua innocenza ci aiuterà a ricostruire non solo la storia ma anche biografia e vita privata.

All’anagrafe il suo vero nome è Enrico Forti è nato a Trento l’8 febbraio del 1959, oggi ha 61 anni ed è del segno zodiacale dell’Acquario. Ha vissuto nella sua città Natale fino alla maturità scientifica conseguita nel 1978. Pio, si trasferisce a Verona per frequentare l’Istituto Superiore di Educazione Fisica.

Suo padre, Aldo è venuto a mancare molti anni fa, sua madre Maria novantunenne ha parlato in TV nel corso dello Speciale de Le Iene che racconta la vicenda giudiziaria di suo figlio. Parole commoventi quelle della donna. Che non ha mai smesso di perdere la speranza che suo figlio torni libero e gli ha detto: “Ti voglio un bene dell’anima”.

Enrico ha anche un fratello Stefano. Ha uno zio Gianni che non ha mai smesso di lottare per dimostrare l’innocenza di suo nipote. Sin dall’inizio si sta occupando della vicenda facendo avanti e indietro dagli Stati Uniti. Ha investito la maggior parte del suo tempo per cercare di aiutarlo e non solo. Pare infatti che si sia anche venduto una casa per sostenere la costosa battaglia legale negli Stati Uniti.

Per quanto la riguarda la sua vita privata, sappiamo che negli Stati Uniti governati da Donald Trump ha conosciuto la moglie di Chico Forti, Heather Crane, ex Miss America con cui Forti ha due figli. Savannah Sky nata nel 1994, Jenna Bleu nato nel 1996 e Francesco Luce nato proprio nel 98, anno in cui per suo padre è iniziata la lunga odissea giudiziaria.

Perchè Enrico Forti oggi è in carcere negli Stati Uniti

Per conoscere la vera storia di Chico Forti, chi è nella sua vita privata oggi trascorsa in carcere, ascoltiamo direttamente le sue parole lasciate nell’intervista e servizio de Le Iene. Ma prima ancora partiamo della sua biografia e curriculum.

Prima di essere incarcerato era un produttore televisivo, un videomaker e un velista. Ha partecipato a ben sei mondiali e due europei di Windsurf. Ha iniziato a praticare questo sport nel 1979. È stato il primo italiano a competere nella coppa del mondo di windsurf. Nel 1987 è stato eletto Atleta dell’Anno dal Club Albatross della città di Bergamo.

Proprio nel 1987, un incidente automobilistico lo costringe a mettere fine alla carriera agonistica. Inizia così una nuova carriera nel mondo delle produzioni televisive. In particolare produce filmati di sport estremi (windsurf, snowboard, surf, e tanti altri). Nello stesso tempo collabora anche nella creazione e sviluppo di materiali per il windsurf.

Scrive anche numerosi articoli su riviste specializzate di sport velici. Nel 1989 poi diventa capoeditore di Windsurf Italia e promotore del World Festival on the Beach di Mondello.

Viene invitato come ospite in diverse trasmissioni televisive dedicate allo sport. Nel 1990 poi crea la casa di produzione Hang Loose. Il programma omonimo è specializzato in sport estremi e pone le basi per la nascita degli Extremes Games. Ad aprire i giochi sarà in qualità di ospite d’onore proprio lui.

Nel 1990 partecipa come concorrente a Telemike e vince una discreta somma di denaro, circa 80 milioni di lire, che gli permettono di trasferirsi nel 1992 negli Stati Uniti, precisamente in Florida. Qui inizia ad investire in diversi settori, tra cui quello immobiliare. Qui Chico Forti conosce sua moglie e diventa padre di tre figli. Ma è sempre qui che la sua vita cambia per sempre.

Storia del caso e omicidio Chico Forti, colpevole o innocente?

La notte del 15 febbraio 1998 il quarantenne Dale Pike, figlio di Anthony Pike, il proprietario del Pikes Hotel a Ibiza con cui Forti aveva avviato una trattativa per acquistare l’hotel, viene trovato privo di vita sulla spiaggia di Sewer Beach a Miami. Ad essere accusato di aver commesso l’omicidio è Chico Forti. L’uomo dopo un processo lampo (ventiquattro giorni) viene condannato all’ergastolo con l’accusa di felony murder. Un omicidio commesso durante l’esecuzione di un altro crimine.

Nel caso, si tratterebbe di truffa ordita dall’Italiano ai danni del padre di Dale, Anthony Pike. Dal 2000, sta scontando la pena nel carcere di massima sicurezza, il Dade Correctional Institution di Florida City vicino Miami. Da allora Enrico grida la sua innocenza e sostiene di essere stato vittima di un clamoroso errore giudiziario.

Lo speciale de Le Iene: chi è Chico Forti oggi per Gaston Zama

Ma se pensiamo di sapere davvero chi è Chico Forti oggi dopo l’accusa di omicidio negli Stati Uniti, forse ci sbagliamo, sono Le Iene ad introdurre nuovi elementi di riflessione.

Nel corso degli anni le autorità italiane si sono mostrate indifferenti. Soltanto alcuni esponenti politici come Luigi Di Maio, si erano occupati in passato del caso dell’italiano condannato negli Stati Uniti. Senza però riuscire ad ottenere alcun risultato. A riaccendere i riflettori sul caso è stato il programma televisivo Le Iene che gli ha dedicato uno speciale curato da Gaston Zama. Per cercare di far luce su questa complicata vicenda. Sono molti i dubbi sulle indagini, sul processo e sulla condanna.

Sarebbero diversi gli errori e le negligenze. Contro Enrico non ci sarebbero né indizi e prove certe, né testimoni. Non sarebbe chiaro poi neanche il movente dell’omicidio. Nello speciale vengono ripercorsi i momenti salienti della vicenda con tutte le anomalie. Le testimonianze e gli incontri con le persone più vicine a lui. Anche quelli più toccanti avvenuti oltre oceano con i figli che vivono alle Hawaii. E anche con l’ex velista all’interno del penitenziario di massima sicurezza a Miami dove sta scontando l’ergastolo.

Dopo lo speciale, si sono moltiplicati gli appelli di coloro che chiedono chiarezza sulla vicenda e che esprimono il loro sostegno all’uomo. Tra i tanti anche la conduttrice Alessia Marcuzzi.

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro ha detto che l’Italia chiederà la grazia per Forti. Sul caso Chico Forti, Luigi Di Maio ha dichiarato che l’uomo, non verrà lasciato da solo in questa battaglia. “Dobbiamo lavorare con intelligenza” ha detto. E che sarà fatto il possibile affinché il suo caso si possa finalmente risolvere positivamente. Si spera di arrivare alla revisione del processo o al rimpatrio di Forti anche da detenuto.

Anagrafica Principale
Ex produttore televisivo, ex velista, è coinvolto in un'intricata vicenda giudiziaria con ancore molte ombre e punti oscuri. Da vent'anni è rinchiuso in un carcere di massima sicurezza negli Stati Uniti con l'accusa di omicidio. Secondo una giuria popolare di Miami è colpevole di aver ucciso il quarantenne Dale Pike.
Nome e CognomeEnrico Forti
Data di nascita08/02/1959
Luogo di nascitaTrento
ProfessioneProduttore televisivo, velista
Breve BiografiaEx produttore televisivo, ex velista, è coinvolto in un'intricata vicenda giudiziaria con ancore molte ombre e punti oscuri. Da vent'anni è rinchiuso in un carcere di massima sicurezza negli Stati Uniti con l'accusa di omicidio. Secondo una giuria popolare di Miami è colpevole di aver ucciso il quarantenne Dale Pike.
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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
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