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Quale università scegliere dopo il liceo classico: facoltà e lavoro

Daniela Saraco 3 Luglio 2020
D. S.
28/11/2024

Consigli e indicazioni per sapere quale università scegliere dopo il liceo classico: cosa studiare e cosa diventare, sbocchi professionali previsti.

Le informazioni necessarie per chi vuole iscriversi all’università con la maturità classica, i corsi appropriati e opportunità di lavoro o di studio post diploma.

Ottenuta la maturità, arriva un momento importante: il cambiamento della vita dei ragazzi che da adolescenti diventano adulti.

Quale università scegliere, dunque, dopo il liceo classico? Non esistono test per scegliere la facoltà giusta ne prove da superare: ma allora come fare e cosa bisogna considerare? Sicuramente chi è appassionato di materie umanistiche, non può che scegliere di continuare gli studi.

Chi sceglie il liceo classico per l’amore per lo studio delle materie umanistiche e non solo, queste consentiranno di occupare una posizione lavorativa, solo completando gli studi all’università, in materie collegate. Il punto di forza del liceo classico è quello di formare la mente verso la critica ragionata, la ricerca e l’analisi. Infatti, chi proviene dal classico, può frequentare qualsiasi università.

In tanti sono convinti che chi studia il classico debba orientarsi poi verso le materie umanistiche, invece la conoscenza di lingue classiche come il greco e il latino può risultare utile anche per altre facoltà. Gli studenti con la maturità classica possono frequentare giurisprudenza ad esempio, ma anche matematica e  medicina.

La situazione dell’offerta lavorativa non è molto ampia per cui gli sbocchi lavorativi sono molto limitati. Ovviamente la maturità classica permette la partecipazione ai concorsi aperti ai diplomati. Ma la quasi totalità dei diplomati al classico prosegue gli studi per conseguire poi una laurea. Vediamo nel dettaglio quale università scegliere dopo il liceo classico.

Quale università scegliere dopo il liceo classico: facoltà adatta e corso di laurea più indicato

È vero che il classico dà la marcia in più per affrontare determinati corsi universitari? Le opportunità sono tante. Di certo è meglio optare verso i corsi di laurea umanistici, ma nulla vieta l’iscrizione ad altre facoltà. Quindi quale università scegliere dopo il liceo classico?

A risponderci è la Preside Rita Cerchia: “Per gli studenti che devono scegliere il corso di laurea è molto importante il periodo dell’orientamento. Lo scopo è di indirizzare  gli studenti in modo consapevole verso al scelta universitaria, anche in vista dei futuri sbocchi professionali. Prima dell’inizio dei corsi le università organizzano attività di orientamento e somministrano test auto-valutativi. Gli studenti sono tutorati e assistiti e alla fine hanno una valutazione finale non vincolante per l’iscrizione.”

La Preside prosegue: “Ho fatto parte delle prime commissioni dell’orientamento da capo di istituto di una scuola superiore. Durante gli anni 90 si decise, infatti, di avviare gli studenti a scelte giuste. Per il liceo classico, per esempio, la facoltà più appropriata è lettere classiche e moderne.”

Facoltà universitarie, diplomati al classico: adatte o semplici

Quale università scegliere dopo il liceo classico? Per un diplomato al liceo classico le strade sono tante. La preparazione offerta da una maturità classica permette di affrontare qualunque corso di laurea. Ma esiste un corso più appropriato e semplice?

A risponderci è la Preside Cerchia: Sicuramente le materie umanistiche sono alla base del corso di studi. Di conseguenza scegliere lettere classiche e moderne facilita il percorso universitario.”

La Preside conclude: “Il liceo classico conferisce una struttura mentale che è unica nel suo genere. Grazie al latino e al greco si assume una conoscenza elevata, ad esempio, per la composizione di termini. Proseguire queste competenze all’università, con un corso idoneo,  rende tutto più semplice.”

Elenco facoltà universitarie per diplomati liceo classico e sbocchi

L’orientamento migliore rimane quello verso le materie nelle quali lo spirito critico imparato al Classico può essere messo in pratica. Dunque,  le materie umanistiche sono preferibili.

Tra le facoltà da scegliere  ci sono:

  • Lettere classiche e moderne
  • Storia e filosofia
  • Giurisprudenza
  • Scienze Politiche
  • Psicologia
  • Sociologia e antropologia
  • Medicina
  • Professioni sanitarie
  • Pedagogia
  • Scienze della formazione o della comunicazione

E per gli studenti che non hanno intenzione di continuare gli studi? È possibile trovare un lavoro solo con il diploma del liceo classico? Molto dipende dalle  attitudini e dalle  capacità.  Le possibili professioni  in linea con chi ha studiato le materie classiche sono :

  • giornalista
  • copywriter
  • società editoriali
  • e-commerce
© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto