• Leone
  • Andreotti
  • Meoli
  • Barnaba

Suzuki Ignis ibrida 2020: prezzo, dimensioni e foto interni-esterni

R. C.
30/12/2024

Ecco la nuova Suzuki Ignis ibrida 4x4 2020: prezzo, dimensioni, foto interni-esterni, opinioni test drive, emissioni, consumi e scheda tecnica.

Foto Suzuki Ignis ibrida 2020

Foto Suzuki Ignis ibrida 2020

Suzuki Ignis 2020 presenta lievi modifiche nella parte anteriore ma generalmente mantiene la stessa forma e lo stesso aspetto. Il restyling è stato leggero sulla nuova versione della city car Ignis. Una nuova griglia composta da quattro grandi “U” cromate attorno al logo centrale Suzuki. I fendinebbia vengono spostati alle estremità laterali. All’interno, le novità sono limitate a tre colori aggiuntivi per la palette riservata agli inserti decorativi (Lazuli Medium, Blue Pearl e Medium Grey Metallic).

Il motore Suzuki Ignis era già stato dotato di tecnologia di microibridazione con una batteria agli ioni di litio da 3 Ah. Su questa nuova versione del suggestivo motore DualJet 1.2, la batteria arriva a 10 Ah, per un migliore recupero dell’energia cinetica durante la decelerazione. Anche il sistema di aspirazione, la pompa dell’olio e il sistema di raffreddamento sono stati modificati per migliorare le prestazioni del motore in termini di consumo di carburante. Di serie, questo motore è accompagnato da un cambio manuale, ma è disponibile anche una trasmissione CVT che garantisce “accelerazioni molto reattive” a basse velocità. Ma qual è il prezzo della Suzuki Ignis ibrida? Quali le opnioni emerse dal test drive su consumi e velocità massima?

Cerchiamo dunque di fare chiarezza sui singoli aspetti della nativa mild-hybrid di marca nipponica. Oggetto del focus per tanto saranno: prezzo, dimensioni, velocità massima, consumi, emissioni ed opinioni del test drive sulla Suzuki Ignis ibrida 4×4 2020. Un Suv compatto per la città che unisce una discreta potenza di motore a linee muscolose di design. Per gli amanti dei tecnicismi a quattro ruote, in casi simili si parla di facelift: ovvero un restyling parziale di un modello pre-esistente. Andiamo a vedere allora come va e come funziona la Suzuki Ignis ibrida, ultimo esemplare messo a punto dalla casa giapponese.

Opinioni e prova su strada della nuova Suzuki Ignis ibrida 4×4 2020: prezzo base e full optional

Procediamo nella nostra disamina dal prezzo della nuova Suzuki Ignis ibrida 4×4 2020 modello base e full optional. Ben 30.000 esemplari di questa recente versione facelift della 2017 sono stati già venduti per testare il mercato. Il costo di listino parte dai 16.500 euro per questo update estetico e non solo di carattere nipponico.

Ma come va e come funziona su strada la Suzuki Ignis ibrida e dunque quali le opinioni emerse dal test drive? Per rispondere a questa domanda possiamo dire che il rapporto qualità-prezzo è ottimo, poichè si tratta di un Suv compatto urbano 1.2 benzina Dualjet da 83 Cv di potenza. Una coppia di 107 Nm, inoltre, fa esprimere il motore sui 2.800 giri al minuto, miglioramento notevole rispetto alla quattro ruote precedente (ancorata ai 4.400 giri/min). Si registra, poi, un consumo di 3.9 litri/100 km per un rapporto di 25 km a litro. Un’efficienza più che discreta trattandosi di un Suv.

Ottima trazione grazie al sistema AllGrip con agilità e passo anche in pendenza e sulle salite. La guida è abbastanza leggera e gradevole con una sensibilità nei cambi di direzione che non comporta una perdita di controllo.Anche il cambio segue questa linea, con una trasmissione da un rapporto all’altro quasi impercettibile sebbene un pò lunghi. Esso si presenta in versione automatica CVT a sette rapporti con Paddle abbinato, oppure manuale a cinque marce.

Dimensioni della 4×4 facelift di marca nipponica e foto

Spostiamo ora l’attenzione sulle dimensioni della versione facelift della 4×4 2020 giapponese con tanto di foto di interni ed esterni. La struttura dell’abitacolo si presenta muscolosa come da tradizione dei Suv compatti. Anche se, in questa declinazione urbana, prende molto nel design anche dai modelli precedenti cittadini. In lugnhezza questa vettura tocca i 3,7 metri, in larghezza 1,69 metri ed in altezza gli 1,6 metri.

Un update più contenuto nelle forme generali rispetto all’esemplare 2017 ma che mantiene alcuni dettagli tradizionali. Un esempio è rappresentato dal tetto sospeso che richiama la Swift 2005. Una griglia centrale fa da intermezzo ai due fari anteriori molto grandi, portando poi in dote il logo della casa madre. Inoltre vi è lo skid plate, un fascione protettivo che caratterizza sia l’anteriore che il posteriore di quest’auto.

Gli interni, invece si sviluppano attraverso un connubio di materiali plastici e tessuti che conferiscono praticità ed eleganza. Ne è manifesto il volante in questo senso, che offre un’assoluta aderenza al guidatore restituendo una piena sensazione di controllo. Gli allestimenti sono essenzialmente due: Cool e Top con varianti in blu o argento.

Scheda tecnica della nuova Suzuki Ignis ibrida 4×4 2020 e caratteristiche

Riepiloghiamo di seguito le caratteristiche principali della nuova Suzuki Ignis ibrida 4×4 2020 facelift. Con questo update della versione 2017 la casa giapponese ha voluto apportare dei necessari accorgimenti sia estetici che funzionali. Si nota un passo in avanti sia nelle linee esterne ed interne, sia nelle prestazioni dell’1.2 benzina 84 Cv 107 Nm di coppia. Misure più compatte, inoltre, hanno permesso un salto di qualità nel controllo e nell’espressione della potenza meccanico-motoristica.

Invariata, invece, la fornitura di sistemi di infotainment in dotazione, con connettività e compatibilità assolute. Spaziosità ottimale e distribuzione degli spazi di alto livello, arricchiscono l’esperienza di viaggio positiva offerta dalla Mild-Hybrid in questione. Un bagagliaio che va dai 260 ai 360 litri di carico di base è poi un surplus alla gestibilità a disposizione del guidatore.

Consumi ridotti con 25km/litro e potenza considerevole di coppia permettono di affrontare tanto la città quanto i terreni dissestati in agilità. Una trazione AllGrip assistita dalle tecnologie ADAS di guida autonoma completano un’affidabilità totale della Ignis 2020.

Scheda tecnica Suzuki Ignis Mild-Hybrid 2020
AllestimentoCool e Top
Numero Posti5
Bagagliaio260-360 litri di carico
Alimentazionebenzina o ibrida
Cv/kW (da)84 Cv e 107 Nm di coppia
Prezzo (da)16.500 euro
Dimensioni3,7/1,69/1,6 metri
Motore1.2 benzina
Cambiomanuale 5 marce o automatico 7 rapporti
© Riproduzione Riservata
Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
Exit mobile version