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Come lavorare per Amazon: requisiti e candidatura spontanea

Redazione Controcampus 12 Agosto 2020
R. C.
17/07/2024

Ecco come lavorare per Amazon e diventare corriere o altri impieghi, come lavorare da casa, quali sono i requisiti fondamentali, come inviare una candidatura spontanea e curriculum, in quali città candidarsi.

Amazon è un’azienda statunitense di e-commerce leader del settore a livello mondiale. Con i suoi servizi efficienti ha infatti conquistato la fedeltà di milioni di clienti in tutto il mondo. Chiunque, con Amazon, ha la possibilità di acquistare prodotti comodamente dalla poltrona di casa propria. Gadget tecnologici, vestiario, videogiochi, mobili, giocattoli e molto altro: non c’è nulla che non possa trovarsi a portata di pochi click. Nata nel 1995 grazie a Jeff Bezos, presidente e fondatore ormai miliardario, Amazon è una delle aziende di maggiore successo del pianeta. Infatti, nel 2007, ha battuto ogni record mondiale in termini di consegne con ben 10 milioni di abbonati. Nel 2010 approda anche in Italia, paese in cui ha dato lavoro a migliaia di dipendenti.

Se ti sei chiesto, quindi, come lavorare per Amazon in Italia, quali siano i requisiti o come presentare candidatura spontanea e curriculum, ecco una guida completa con tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Come lavorare per Amazon: come compilare il modulo lavora con noi e inviare la candidatura

Cominciamo con le posizioni d’impiego per la sezione logistica. A differenza dei requisiti per lavorare per Deliveroo, non è possibile candidarsi come corriere freelance: è una posizione aperta soltanto per le società di capitali. Esistono diversi portali ‘lavora con noi’ per la registrazione per diverse posizioni d’impiego.

Per presentare la candidatura e diventare un’azienda al servizio di Amazon in Italia basta collegarsi al sito ufficiale http://logistics.amazon.it, il portale lavora con noi, e cliccare in alto a destra, sulla sezione ‘candidati’. Basterà inserire i dati del proprio account Amazon, per effettuare il login. Nel caso in cui non si dovesse avere un account Amazon, sarà necessario crearne uno. Una volta effettuato il login, comparirà la schermata “registrati”, nella quale sarà richiesto di specificare le città nelle quali si è disposti ad effettuare le consegne. In ultimo, apparirà la schermata del modulo di candidatura nel quale dovranno essere inseriti i dati richiesti, come nome, indirizzo e informazioni sulle attività dell’azienda.

Potrebbe sembrare piuttosto complesso, ma non bisogna scoraggiarsi: è più intuitivo di quanto si pensi!

Dopo aver inserito i dati, basterà cliccare su “invia”. Si riceverà, in breve tempo, una mail da Amazon con ulteriori istruzioni sulla formazione dei dipendenti e la verifica dei requisiti. Amazon potrà decidere di accettare o respingere la candidatura entro sette giorni lavorativi. Quindi, si riceverà un responso in breve tempo!

Non è solo per la sezione logistica, però, che Amazon sta incrementando il personale in Italia. Per il 2020 è previsto un piano di assunzioni che riguarda molte regioni in tutta la penisola. Nello specifico, Campania, Sardegna, Emilia-romagna, Piemonte, Lazio e Lombardia. Le posizioni disponibili riguardano le sezioni di Finanza e Contabilità, Risorse Umane, Marketing e Servizio Clienti.

Per inviare una candidatura spontanea basta registrarsi su www.amazon.jobs/it, il portale ‘lavora con noi’. Una volta registrati, bastano pochi click per effettuare una ricerca tematica con parole chiave per trovare la posizione più adatta per il proprio curriculum. Per rispondere ad un annuncio è necessario inserire il curriculum fatto bene sul data base dell’azienda, accompagnato da una lettera di presentazione facoltativa.

Requisiti per iniziare un lavoro in Amazon e fare carriera

Se ti sei chiesto come lavorare per Amazon, di certo ti interesserà sapere quali siano i requisiti fondamentali. Quali sono, dunque, i requisiti per lavorare per il colosso di Jeff Bezos?

Il programma di assunzione per la sezione di logistica è aperto soltanto per aziende con forma giuridica SRL o SPA, quindi a società di capitali. Inoltre, le aziende devono avere licenza di trasporto conto terzi e devono essere iscritte al REN, il Registro Elettronico Nazionale delle imprese. I soci e gli amministratori non devono avere procedimenti penali in corso o aver ricevuto condanne penali. Il personale dell’azienda dev’essere regolarmente registrato presso il CCNL trasporti e Logistica. Ci sono, inoltre, delle condizioni che riguardano anche i veicoli per le consegne. Sono richiesti furgoni che possano trasportare almeno 6,5 metri cubi, anche se è consigliata una capienza di circa 8 metri cubi.

Per le altre posizioni d’impiego, invece, data la loro varietà, è necessario consultare il portale dedicato alle posizioni aperte sul sito ufficiale www.amazon.jobs/it. 

Lavorare da casa ed online per Amazon

In ultimo, è possibile lavorare per Amazon online comodamente da casa propria? Amazon offre un programma per i venditori al dettaglio chiamato Fulfilled by Amazon (FBA). Questo programma permette di affidare ad Amazon la gestione logistica della vendita di prodotti. Come lavorare da casa per Amazon?

Basta creare un account venditore, non è necessario presentare alcuna candidatura o registrazione al portale lavora con noi. Esistono due tipologie di account: account base, gratuito, per una vendita che non superi i 40 prodotti mensili, ed account Pro, con un costo mensile di 39 euro per chi ha un volume maggiore di affari. Il programma Fulfilled by Amazon ha anche dei costi di magazzino. Il costo dello stoccaggio dipende dalla grandezza del prodotto. Una stima generica indica una spesa mensile che oscilla tra i 0, 20 centesimi di euro e i 2, 94 euro mensili. Anche la spedizione è a pagamento. Dipende dalla grandezza del prodotto, per una spesa che oscilla tra i tre e gli otto euro. Quanto si guadagna con il programma FBA? Con il giusto fiuto per gli affari si può raggiungere un fatturato di 20000 euro mensili.

Per quanto riguarda i requisiti per lavorare da casa per Amazon, sono anche in questo caso piuttosto stringenti. Necessario è essere iscritti al Registro delle Imprese, avere una carta di credito collegata al conto aziendale ed una visura camerale. In più, è richiesta una Bolletta dell’azienda e sarà obbligatorio avere il codice EAN degli articoli.

Amazon presenta anche un’altra opportunità per lavorare da casa: la promozione di prodotti tramite affiliazione. Il vostro compito consiste nel consigliare prodotti da acquistare tramite i canali social, blog, e-mail o sul proprio sito web. Per fare ciò è necessario registrarsi su https://programma-affiliazione.amazon.it e pubblicizzare il prodotto tramite link o banner. Questo programma permette di guadagnare una percentuale per ogni prodotto venduto tramite il link o il banner inserito. Tramite il programma di affiliazione si può guadagnare dal 3% al 12% dell’intero carrello acquistato dal cliente giunto su Amazon tramite il link o il banner.

Come lavorare per Amazon: cosa fare e cosa evitare
  • Per la posizione di corriere, bisogna aver chiaro che non è aperta per lavoratori freelance. Ci sono dei requisiti piuttosto chiari che escludono aziende e lavoratori privati
  • Controllare i requisiti dettagliatamente, dato che sono piuttosto stringenti, almeno per le posizioni nella sezione logistica
  • Per le altre posizioni d’impiego, effettuare una ricerca tematica sul portale dedicato: questo renderà la ricerca molto più semplice ed immediata!
  • Inserire il curriculum sul data base dell’azienda per rispondere agli annunci
  • Controllare la posta elettronica: Amazon valuterà le candidature in tempi piuttosto brevi
  • Per lavorare per Amazon da casa: controllare di possedere tutti i requisiti e creare un account da venditore o registrarsi al programma di affiliazione
© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto