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Giornata della commemorazione commercio schiavi e sua abolizione

Carolina Campanile 23 Agosto 2020
C. C.
21/12/2024

Il giorno 23 agosto quando si celebra la Giornata internazionale della commemorazione del commercio degli schiavi e della sua abolizione, frasi, citazioni e immagini servono per per far capire le origini dell'International day for the remembrance of the slave trade and its abolition.

Istituita nel 1998, la data della Giornata mondiale della memoria della tratta degli schiavi, è ufficializzata dall’UNESCO, dipartimento dell’ONU dedicato alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico mondiale. Esso è mirato ad incentivare e costituire il diritto attraverso la promozione delle innumerevoli culture umane. Grazie, soprattutto, a quel potente mezzo che è la memoria storica. In questo caso specifico, la ricorrenza vuole ricordare il commercio transatlantico degli schiavi di origine africana, e la loro successiva liberazione. Guidati dal sacerdote vudù Boukman, migliaia di persone ebbero la forza di riprendersi la tanto agognata libertà. L’insurrezione di Santo Domingo ha scosso in modo radicale e irreversibile il sistema schiavista. Ed è all’origine del processo di abolizione della tratta negriera transatlantica. – afferma Matsuura, ormai ex Direttore generale UNESCO.

Da giorno della giornata della commemorazione commercio schiavi i focolai di rivolta s’incrementarono in modo significativo sia in America che in Europa. Questo condurrà, gradualmente, alla nascita della società contemporanea. Possiamo senza dubbio definire questa rivolta la prima e più grande nel suo genere, che è stata in grado di cambiare le sorti del mondo intero.

Tuttavia atti di razzismo hanno continuato ad essere perpetrati, basti pensare al periodo del fascismo e del nazismo. Ad essere presi di mira, in quel caso, erano in particolar modo gli ebrei. Ma parliamo lo stesso di una forma orribile di razzismo, che ha ulteriormente incentivato l’idea della diversità delle razze. E ha portato avanti l’idea della superiorità dell’uno rispetto all’altro. La giornata vuole così essere un libro aperto sul passato, nella speranza che non si commettano più le stesse barbarie.

Giornata internazionale della commemorazione del commercio degli schiavi e della sua abolizione

Ogni anno il 23 agosto si celebra la Giornata della commemorazione del commercio degli schiavi, e della sua abolizione. Istituita nel 1998 dall’UNESCO, la data non è scelta a casa. Vuole infatti ricordare la rivolta avvenuta sull’isola di Santo Domingo, nella notte tra il 22 e il 23 agosto 1791. A capo della rivolta vi era Toussaint Louvertoure, il primo generale di colore della storia. Si trattò di un evento decisivo per l’abolizione della tratta transatlantica delle persone ridotte in schiavitù. La sua istituzione ricade nel 150° anniversario dell’abolizione da parte di Parigi. Come per tutte le cose c’è il rischio che le persone dimentichino, ed ecco allora che nascono delle giornate apposite. L’International day for the remembrance of the slave trade and its abolition nasce per ricordare, appunto, uno dei passi orribili nella storia dell’umanità.

E’ doveroso ricordare a noi, e alle generazioni future, quanto l’uomo può essere crudele con un suo simile, solo perché di colore diverso. Il razzismo è la più grave minaccia dell’uomo verso l’uomo. Il massimo di odio con il minimo di ragione, come direbbe Heschel. Ed è importante che tutti noi, e soprattutto le generazioni future, imparino l’importanza e il potere della diversità. Nozioni che, com’è facilmente intuibile, a quei tempi non erano minimamente prese in considerazione. Gli studi sulla tratta atlantica degli schiavi durò, con diversa intensità, per oltre tre secoli. Ad oggi risulta ancora difficile stabilire con certezza il numero di africani portati con la forza sulle coste del continente americano. Ad ogni modo parliamo di un numero tra i 9,5 e i 13 milioni di individui. Ma date le sconvolgenti condizioni del viaggio, e la durata, è probabile che ne fossero 20 milioni tra uomini e donne. 

Origini e significato della giornata contro la schiavitù

Come detto la Giornata della commemorazione del commercio degli schiavi e della sua abolizione, nasce per non dimenticare le atroci sofferenze dei popoli africani. Sofferenze di esseri umani come noi che hanno dovuto subire cose inimmaginabili, perpetrate da persone che si consideravano superiori e più sviluppati. Mire dettate da un’immaginaria superiorità morale, produttiva e genetica dei popoli.

Ma cosa vi è all’origine della giornata della commemorazione commercio schiavi? Come accennato prima, essa ricorda la rivolta antischiavista sull’isola di Santo Dominga, capitale della Repubblica Dominicana situata nell’arcipelago delle Grandi Antille (Caraibi). Mossa nella notte tra il 22 e il 23 agosto 1791, si tratta di fatto della prima rivoluzione degli schiavi. In quell’occasione donne, uomini e bambini africani, ingiustamente strappati dalla loro terra madre e venduti per lavorare nei campi, si ribellarono. La sommossa è passata alla storia, e quindi ricordata, anche con il nome di rivoluzione haitiana. 

Essa mosse i suoi moti agitatori contro il colonialismo in generale, ma soprattutto contro i tiranni che impedivano ogni minima libertà civile. E con essa tutti i diritti umani che sono concessi alle persone dal momento della loro nascita. La rivolta è organizzata da alcune persone del gruppo, capeggiate e guidate da Touissaint Louverture. Rivoluzionario e patriota americano, sarà il futuro Presidente Governatore Generale della Repubblica di Haiti. Incapace di sopportare oltre l’oppressione del governo francese, decide di agire. Grazie alla sua destrezza seppe contrastare innanzitutto la Spagna, possessore principale delle colonie della zona haitiana dell’arcipelago caraibico. Fu poi il turno della Francia di Napoleone. Santo Domingo viene liberata definitivamente solo con Jean-Jacques Dessalines, successore di Louverture. L’indipendenza influenzò positivamente la politica delle Americhe, che occuperanno due posizioni opposte. Una a favore dell’abolizione della schiavitù, l’altra a favore delle leggi schiavistiche: porteranno ad una guerra di secessione durata 50 anni.

Citazioni Giornata contro schiavi e abolizione schiavitù: frasi

Le più belle frasi per la giornata della commemorazione e del commercio degli schiavi, e della sua abolizione. Citazioni famose e aforismi da condividere il 23 agosto in occasione dell’International day for the remembrance of the slave trade and its abolition.

  • Nessuno è nato schiavo, né signore, né per vivere in miseria, ma tutti siamo nati per essere fratelli. – Nelson Mandela
  • Siamo schiavi delle leggi, per poter essere liberi. – Marco Tullio Cicerone
  • La schiavitù umana ha toccato il punto culminante alla nostra epoca sotto forma di lavoro liberamente salariato. – George Bernard Shaw
  • Preferisco piuttosto essere esposto agli inconvenienti relativi alla troppa libertà che a quelli relativi alla troppo scarsa presenza della stessa. – Thomas Jefferson
  • Mi dicono: se trovi uno schiavo addormentato non svegliarlo, forse sta sognando la libertà. Ed io rispondo: se lo trovi, sveglialo e parlagli della libertà. – Khalil Gibran
  • L’uomo è nato libero, ma dovunque è in catene. – Jean-Jacques Rousseau
  • Finché l’uomo sfrutterà l’uomo, finché l’umanità sarà divisa in padroni e servi, non ci sarà né normalità né pace. La ragione di tutto il male del nostro tempo è qui. – Pier Paolo Pasolini
  • Non esiste una libertà lenta. La libertà è come una nascita. Finché non siamo pienamente liberi, siamo servi. Si nasce tutto in un momento. – Mahatma Gandhi
  • Io ho un sogno, che un giorno i figli di coloro che furono schiavi e i figli di coloro che ne possedettero potranno sedere insieme al tavolo della fratellanza. – Martin Luther King
  • Chi non vuole i piedi al collo, non s’inchini. – Proverbio
Evento del giorno: Giornata mondiale della commemorazione del commercio degli schiavi e della sua abolizione
La Giornata internazionale della commemorazione del commercio degli schiavi e della sua abolizione nasce in tempi non molto lontani. Era infatti il 1998, quando si decise di istituire la giornata per ricordare la rivolta antischiavista avvenuta sull'isola di Santo Domingo. La fine del governo francese, e la conseguente abolizione della schiavitù, è possibile celebrarla anche grazie alla collaborazione dei mulatti, schierati al fianco degli africani contro gli europei.
Nome EventoGiornata mondiale della commemorazione del commercio degli schiavi e della sua abolizione
Data istituzione23/08/1998
Data ricorrenza23/08/2020
Origine e significatoLa giornata nasce per volere dell'UNESCO, in occasione del 150° anniversario dell'abolizione della schiavitù.
ScopoRicordare uno dei periodi più bui ed orribili della storia dell'umanità.
Evento del giorno: Giornata mondiale della commemorazione del commercio degli schiavi e della sua abolizione
La Giornata internazionale della commemorazione del commercio degli schiavi e della sua abolizione nasce in tempi non molto lontani. Era infatti il 1998, quando si decise di istituire la giornata per ricordare la rivolta antischiavista avvenuta sull'isola di Santo Domingo. La fine del governo francese, e la conseguente abolizione della schiavitù, è possibile celebrarla anche grazie alla collaborazione dei mulatti, schierati al fianco degli africani contro gli europei.
Nome EventoGiornata mondiale della commemorazione del commercio degli schiavi e della sua abolizione
Data istituzione23/08/1998
Data ricorrenza23/08/2020
Origine e significatoLa giornata nasce per volere dell'UNESCO, in occasione del 150° anniversario dell'abolizione della schiavitù.
ScopoRicordare uno dei periodi più bui ed orribili della storia dell'umanità.
© Riproduzione Riservata
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Carolina Campanile Diplomata in Scienze del Turismo, sono iscritta alla Facoltà di Lettere Moderne alla Federico II. La passione per la scrittura nasce sin da piccola, quando nella mia stanzetta inventavo fiabe che ancora oggi custodisco gelosamente. Appassionata di letteratura e di arte, con gli anni ho iniziato ad interessarmi anche a ciò che è successo e succede nel mondo. Sensibile ai problemi che il pianeta (e l'uomo) affronta quotidianamente, per ControCampus scrivo prettamente per la rubrica Giornate e festività. L'idea nasce dalla volontà di raccogliere tutte le ricorrenze il cui obiettivo è sensibilizzare gli animi. Gli articoli trattano vari temi, dal problema dell'inquinamento alle malattie per le quali non ancora esiste una cura specifica. In passato ho scritto per la rubrica Il Personaggio e Frasi, dove ogni tanto mi ritroverete. Leggi tutto