Il tuo sogno è amministrare una scuola o dirigere una azienda pubblica? Diventare dirigente nella pubblica amministrazione, non è affatto semplice. Ci sono infatti requisiti che bisogna avere, oltre che è necessario vincere un concorso. Anzitutto per intraprendere una carriera da dirigente devi possedere una laurea. Inoltre è necessario avere una grande esperienza in ambito amministrativo.
Gli incarichi dirigenziali all’interno delle pubbliche amministrazioni rappresentano un traguardo molto ambito. Questo sia perché offrono una considerevole stabilità lavorativa, sia per la remunerazione che per il prestigio sociale riconosciuto a chi ricopre questa mansione. Ma quale è la strada per assumere incarichi dirigenziali? Ecco una breve guida su come diventare dirigente pubblico.
Il dirigente è un impiegato dello Stato o di un altro ente pubblico, incaricato di dirigere un ufficio. Anche nelle scuole esiste un direttivo amministrativo, oltre il dirigente scolastico. In ogni amministrazione dello Stato è istituito il ruolo dei dirigenti. Questi si suddividono in prima e seconda fascia.
In linea generale, ai dirigenti spetta la gestione degli atti e provvedimenti amministrativi. Si occupano poi della finanza, con autonomi poteri di spesa. Organizzano le risorse umane, strumentali e di controllo. Sono i responsabili in via esclusiva dell’attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati. Per assumere questo ruolo professionale è necessario avere titoli e requisiti per affrontare un concorso pubblico. Più titoli si possiedono, più alta è la possibilità di superare le prove.
Al concorso possono partecipare solamente coloro che hanno una laurea magistrale o specialistica. Un’opportunità di carriera per tutti i cittadini laureati e per chi lavora da 5 anni nelle pubbliche amministrazioni. Ma come diventare dirigente pubblico? Vediamolo nel dettaglio.
Come diventare dirigente pubblico: con la laurea o solo diploma, istruzione scolastica e formazione
Come diventare dirigente pubblico? Quale strada percorrere? La qualifica di dirigente è distinta in prima e seconda fascia. L’accesso alla qualifica di dirigente di seconda fascia avviene per concorso indetto dalle singole amministrazioni, o per corso-concorso selettivo di formazione. Questo è bandito dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione. Il concorso per titoli ed esami, serve ad assumere il cinquanta per cento dei posti da ricoprire. E’ articolato con lo svolgimento di due prove scritte ed una prova orale. Possono essere ammessi tutti coloro che possiedono:
- laurea nonché laurea specialistica, diploma di specializzazione, dottorato di ricerca, o altro titolo post-universitario
- i dipendenti di ruolo laureati delle pubbliche amministrazioni con cinque anni di servizio svolti in posizioni funzionali
- i dipendenti laureati di strutture private con cinque anni di esperienza lavorativa
Per la prima fascia, invece, la procedura concorsuale è indetta dalle singole amministrazioni. Sono ammessi i dirigenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni che hanno maturato almeno cinque anni di servizio nei ruoli della dirigenza di seconda fascia. E’ indispensabile avere la laurea magistrale.
Oltre i titoli di studio, è necessario possedere i requisiti generali di accesso al pubblico impiego. Le recenti norme contro la corruzione prevedono l’obbligo per un Dirigente di non poter:
- svolgere attività professionali;
- assumere cariche di componente di organi di indirizzo politico.
Maria Rosaria esposito, DSGA, ci spiega: “Sono dirigente amministrativo dal 2008 e ho assunto tale posizione dopo il superamento di un concorso per titoli ed esami. Per diventare un dirigente pubblico bisogna avere la laurea.”
Che lavoro fa un dirigente e quanto guadagna
Ma quali sono le mansioni di un dirigente nella pubblica amministrazione italiana? Hanno molti compiti e poteri, come:
- formulare proposte
- curare l’attuazione dei progetti, dei relativi atti e provvedimenti amministrativi
- dirigere e controllare l’attività degli uffici
- individuare le risorse e i profili professionali necessari allo svolgimento dei compiti dell’ufficio cui sono preposti
- provvedere alla gestione del personale e delle risorse finanziarie
A spiegarci meglio cosa fa un direttivo della PA è Maria Rosaria Esposito, dirigente amministrativo al Terzo Circolo Didattico di Castellammare di Stabia: “Il lavoro di DSGA è molto impegnativo. Abbiamo tante mansioni e scadenze da rispettare. Non ci occupiamo solo dell’amministrativo. Difatti, coordiniamo e verifichiamo i risultati conseguiti dal personale ATA. Effettuiamo la supervisione, con ampi margini di autonomia operativa, dei servizi contabili.”
Il DSGA conclude: “L’orario di lavoro si articola in 36 ore settimanali. La paga è molto bassa in proporzione alle responsabilità. Percepiamo però l’indennità del MOF.”
Lo stipendio di un dirigente pubblico varia molto. In media è di 81 mila euro annuali. Di circa 60 mila euro, invece, è la paga per i dirigenti della scuola e i dirigenti non medici del servizio sanitario nazionale.
Corsi per diventare dirigente pubblico e formazione
Quali sono i corsi da seguire per un ruolo direttivo nelle PA? I vincitori del concorso sono assunti dall’amministrazione. Prima del conferimento dell’incarico, sono tenuti a frequentare un ciclo di attività formative, organizzato dalla SNA della durata massima di dodici mesi. Otto mesi di formazione generale si svolgono alla Scuola Nazionale dell’Amministrazione. I restanti 4 mesi di formazione specialistica avviene presso le amministrazioni di destinazione. Durante il corso sono previste prove di valutazione intermedie e finali.
Esistono anche i corsi di specializzazione post diploma. Hanno durata biennale e si concludono con un esame. La figura professionale direttiva, inoltre, ha il compito di aggiornare il proprio profilo. Come? Partecipando ai corsi di formazione erogati dalle PA.
Per essere un buon dirigente è necessario avere caratteristiche umane e professionali fuori dal comune. Dunque una forte preparazione, carisma ed empatia risultano fondamentali!