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Come diventare criminologo: cosa fare, corsi e formazione

Daniela Saraco 22 Ottobre 2020
D. S.
21/11/2024

Come diventare criminologo: guida pratica su cosa fare, corsi di formazione, requisiti, titoli di studio, sbocchi professionali e tutte le info sulla criminologia in Italia.

La criminologia è la scienza che studia i reati, gli autori dei reati, le loro vittime, i tipi di condotta criminale. Inoltre analizza le forme possibili di prevenzione e controllo del crimine, i metodi per il reinserimento sociale e di supporto alle vittime. Le attività di un criminologo si fondano su specifiche tecniche e metodologie in più ambiti. Queste sono volte allo studio delle modalità di esecuzione del crimine. Dunque, questa figura svolge attività di consulenza, progettazione, analisi e ricerca nei campi investigativo, giudiziario e penitenziario. Viste le così tante aree di studio, l’attività si divide in criminologia clinica, forense, investigativa e della sicurezza.

Ma come diventare criminologo? In Italia, l’offerta formativa universitaria è scarsissima e, purtroppo, molti giovani che vogliono svolgere questo tipo di attività si iscrivono a corsi di laurea di criminologia o indirizzo criminologico. In realtà, non basta ad esercitare la professione. Pertanto, è preferibile conseguire una laurea, preferibilmente in Sociologia, Psicologia o  Giurisprudenza e frequentare un ulteriore percorso formativo specifico.

La figura del criminologo o criminalista sta riscuotendo sempre più successo. Nei fatti di cronaca nera, sono spesso interpellati nei programmi televisivi. Così come spesso sono protagonisti di film e serie televisive di successo, suscitando ammirazione e curiosità nei giovani che si appassionano a questa figura professionale. Ma attenzione: è un mestiere che comporta tanto studio e sacrifici, proprio perché non esiste ancora una strada ufficiale per esercitarlo. Vediamo nel dettaglio come diventare criminologo.

Come diventare criminologo con laurea o solo diploma e con l’Accademia delle Scienze Forensi

In Italia, gli studenti che dopo il diploma si chiedono come diventare criminologo, non trovano risposta. O meglio, non hanno attualmente una soluzione chiara e definita. Infatti non esiste un corso di laurea. Così come non c’è un albo dei criminologi. Per fare questo lavoro, dunque, è necessaria una laurea specialistica. I corsi da preferire sono Psicologia, Giurisprudenza o Medicina.  Dopo aver conseguito la laurea, è necessario un percorso formativo. Esistono, infatti, molti master che riguardano la criminologia. Nel 2009, inoltre, è stata istituita l’Accademia Internazionale delle Scienze Forensi che rilascia una adeguata formazione per chi vuole esercitare questa professione.

Alfredo Dattilo, studente universitario, vorrebbe esercitare questa professione, ed ha intrapreso un percorso di studi che gli consentirà di realizzare il suo sogno. A lui abbiamo chiesto come diventare criminologo investigativo, forense o clinico, raccontandoci la sua esperienza diretta. Alfredo spiega: “Il primo passo è laurearsi. Mi sono, infatti, iscritto a Giurisprudenza. Sono consapevole che la laurea non basta. Seguo molto in televisione i programmi di cronaca. Nello specifico, sono appassionato della criminologa Bruzzone. Lei ha istituito l’Accademia delle Scienze Forensi. I corsi vertono all’acquisizione delle competenze specifiche in criminologia. “

Alfredo aggiunge: “Tutti ci appassioniamo di fronte ai delitti perché portano a confrontarci con quelli che sono i principali temi esistenziali. Mi piacerebbe poterli studiare ed interpretare. So che sarà un percorso lungo e faticoso anche perché in Italia non è una professione pienamente riconosciuta.”

Che lavoro fa un criminologo e quanto guadagna

Non è quindi possibile sapere come diventare criminologo dopo la laurea in Giurisprudenza, Medicina o Psicologia, in via ufficiale. Questo perché “non esiste un albo dei criminologi. Non esiste neppure una laurea specifica in ambito criminologo-investigativo.” spiga una delle maggiori esperte, Roberta Bruzzone. Occorre quindi intraprendenza e determinazione.

E’ indispensabile un buon senso critico, la capacità di ascoltare attivamente e risolvere problemi complessi oltre ad una certa dose di adattabilità. Sono necessarie conoscenze sociologiche, antropologiche e psicologiche ed in materia di diritto. Il criminologo, infatti, si occupa di controllare la qualità delle indagini investigative, analizzare e comprendere fenomeni sociali. Questo per capire i reati, condurre ricerche sociali e realizzare pubblicazioni scientifiche in materie di criminologia.

Non esiste un solo tipo di criminologo, bensì diverse specializzazioni. Lo stipendio medio  è di 38.500 € lordi all’anno. Un criminologo in Italia, infatti, guadagna in media 1.900 euro al mese. A seconda della specializzazione e dell’ambito in cui lavora, lo stipendio percepito potrà variare.

Corsi per diventare criminologo e formazione

Le lauree per la formazione di criminologo sono:

  • Psicologia 
  • Sociologia 
  • Giurisprudenza 
  • Medicina

Ciascuno di questi percorsi di laurea offre le competenze di base. Dopo è necessario seguire corsi di formazione specifici. Per questo motivo, prima di chiederti “come diventare criminolgo?” la domanda da porti è “che tipo di criminologo voglio diventare?“.

Oltre l’Accademia, esistono svariati corsi di formazione. I Corsi di Alta Formazione in Criminalistica e Criminologia permettono di acquisire la competenza necessaria per esercitare l’attività professionale. Forniscono, infatti, gli strumenti per un efficace inserimento nel mondo del lavoro, in considerazione dei diversi ambiti di applicazione.

Le attività professionali che possono essere svolte da soggetti con formazione criminologica, sono:

  •  istituzioni carcerarie;
  •  giudici onorari, membri non togati del Tribunale di sorveglianza o del Tribunale per i minorenni;
  • attività peritale come perito nominato dal giudice o da una delle parti, nell’ambito di un procedimento penale;
  •  enti locali come consulenti per la gestione della sicurezza urbana;
  •  strutture pubbliche per la prevenzione della devianza e della criminalità.
© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto