Terminati i test d’accesso presso la facoltà di Medicina e Chirurgia, non sono poche le irregolarità che lamentano gli studenti che hanno sostenuto la prova d’ingresso a numero chiuso.
Ma cosa fare se durante la prova di accesso a medicina ci sono state delle gran irregolarità che potrebbero comportare anche l’annullamento del test? E quali strumenti il diritto mette a disposizioni in questi casi.
A darci tutte queste risposte è l’avvocato Francesco Leone dello studio Leone-Fell: esperti in materia amministrativa e nel ricorso al test medicina presso TAR, consiglio di stato, Consulcesi e Codacons.
L’avvocato ci spiegherà quando è possibile fare ricorso ai test di medicina, quando e quali sono le scadenze, costo e tempi della sentenza definitiva, in caso di vittoria o se respinto.
Come funziona il ricorso test medicina 2020: motivi per proporlo, come fare, quando, date e scadenze
Avvocato Francesco Leone, come fare un ricorso al test medicina, per quali motivi è possibile ed entro quando? Quali le differenze con il ricorso per ottemperanza e quali sono i tempi, le motivazioni, termini e scadenze?
“Primo fra tutti, una disparità di trattamento. Da anni lottiamo contro i Test d’accesso. Non riteniamo, infatti, che possano essere un valido strumento di selezione. Irregolarità e domande troppo specifiche sono solo alcune delle motivazioni. Tutto ciò vanifica gli sforzi di migliaia di ragazzi, che trascorrono l’intera estate a prepararsi per il test di medicina. Questi giovani si vedono leso un diritto fondamentale, che è quello allo studio. In più, i posti da mettere a bando dovrebbero essere molti di più! Ogni anno facciamo immatricolare migliaia di persone proprio grazie a questo motivo. Grazie ai nostri ricorsi, oltre 4mila studenti sono entrati in Medicina. “ -spiega l’Avvocato Francesco Leone -.
Quali sono i pro e i contro di fare ricorso al test medicina?
“I pro sono facilmente individuabili.
- Riuscire a entrare a Medicina.
- Combattere un sistema non meritocratico.
- Dimostrare che non può essere un test a risposta multipla a determinare il tuo futuro.
Il contro, probabilmente, è solo uno. In tanti, troppi, ti scoraggiano dal far valere i tuoi diritti. Ti dicono di lasciare stare. Ti consigliano di non metterti contro il sistema. Anche perché ha funzionato sempre così e così funzionerà per sempre.” – sostiene l’avvocato -.
“Naturalmente la maggior parte delle ‘leggende metropolitane’ messe in giro contro il ricorso sono sempre smentite dai fatti. Pensi che proprio in queste settimane decine di nostri ricorrenti si sono laureati con il massimo dei voti. Ci inviano bellissime email nelle quali, ringraziandoci, ci raccontano il loro percorso di studi.” -chiarisce l’esperto in diritto -.
Quali sono le principali irregolarità della prova d’accesso
“Durante il test, una delle principali irregolarità riguarda l’uso di cellulari e dispositivi connessi a Internet. I dispositivi vengono utilizzati per cercare le risposte. Vengono anche usati micro-auricolari per ottenere “l’aiuto da casa”. Trucchetto, questo, che abbiamo smascherato in un’inchiesta con Le Iene. Il nostro studio ha scoperto e denunciato l’uso di smartphone e smartwatch proprio durante il test. Abbiamo dimostrato, dati alla mano, come parole mai cercate prima raggiungano picchi anomali di ricerca su Google proprio durante il test.” – afferma il professionista in diritto amministrativo Francesco Leone -.
“Ma non finisce qui: domande errate, violazione dell’anonimato, plichi aperti o manomessi. Controlli non in tutte le sedi, possibilità di introdurre smartphone o altri dispositivi connessi a Internet. Poi c’è chi continua dopo l’orario di fine e chi non sigilla le buste e le consegna in mano ai commissari. Chi ancora lascia il documento d’identità a vista permettendo una facile identificazione del proprio compito. Sono tutti comportamenti illeciti. Da un lato agevolano il singolo ‘furbetto’, ma dall’altro penalizzano tutti gli altri!” –spiega, poi, l’avvocato Leone.
Alle motivazioni per fare ricorso al test medicina 2020 al tempo del Coronavirus si aggiungono anche molte irregolarità legate proprio al contesto della pandemia. In moltissime sedi, infatti, le regole anti Covid non sono state rispettate o addirittura sono state ignorate. Numerose sono le segnalazioni da parte dei candidati, che testimoniano queste irregolarità. In molti casi, le temperature non sono state misurate correttamente. In altre sedi, poi, non è stata rispettata la distanza di sicurezza.
Come presentare ricorso test medicina 2020: termini e prescrizioni
Quanto costa mediamente fare ricorso al TAR?
“I costi sono fissi. Nel caso di un ricorso collettivo vengono divisi tra i ricorrenti. Nel caso di un ricorso individuale sono a carico del singolo candidato. Esiste anche il gratuito patrocinio, basta chiedere informazioni all’avvocato. In caso di rigetto al Tar, si può ricorrere in appello al Consiglio di Stato.” – chiarisce l’amministrativista Leone –
Quali sono i termini e le prescrizioni per presentare ricorso? Entro quando lo si può presentare?
“Si può presentare ricorso entro 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria. Non vi sono particolari prescrizioni che impediscono uno studente a partecipare a un ricorso. Ovviamente il nostro staff legale valuta ogni singolo caso. Così può consigliare la miglior azione possibile per tutelare i diritti del ricorrente.” -spiega l’avv Francesco Leone -.
Cosa fare per presentare ricorso per test di medicina 2020?
“Innanzitutto, il primo step è la pubblicazione della graduatoria. Già da adesso è possibile aderire al ricorso. Basta compilare un modulo, in cui si affida la procura al nostro studio legale . Lo studio preparerà e depositerà il ricorso. Con il ricorso noi chiediamo l’immatricolazione in soprannumero dei nostri ricorrenti.” – afferma il legale -.
“Il mio consiglio è quello di non lasciarsi abbattere dall’esito del test e di reagire, consapevoli che quel risultato non rispecchia minimamente il proprio valore. Bisogna lottare per coronare i propri sogni, ma devono anche sapere che non sono soli in questa battaglia. Tutto il nostro staff legale è già al lavoro per combattere le storture del sistema e ridare fiducia nel futuro ai nostri giovani!” – conclude l’avvocato Francesco Leone -.