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Come diventare direttore di un centro estetico: corsi e stipendio

Daniela Saraco 6 Novembre 2020
D. S.
22/11/2024

Ecco come diventare direttore di un centro estetico: percorso di studio e formazione, mansioni e compiti, stipendio di chi dirige una spa.

Dirigere un centro benessere, come pure dirigere un centro estetico, comporta responsabilità ed una formazione specifica. Una estetista che ha conseguito la Specializzazione può aprire la propria attività o può diventare il Direttore Tecnico di un centro estetico di altri. Per diventare Estetista Specializzata occorre ottenere prima la Qualifica Biennale e frequentare poi un terzo anno di Specializzazione. L’attestato si ottiene al superamento di un esame teorico-pratico che ha lo scopo di confermare le competenze acquisite durante il percorso. Durante questo anno aggiuntivo si apprendono i trattamenti specifici più complessi, come l’utilizzo dei macchinari, la ricostruzione unghie e tutta quella parte legislativa e imprenditoriale legata alla gestione di un’attività commerciale propria. Se ti interessa diventare direttore di un centro estetico, scopri il percorso formativo attraverso la nostra breve guida.

È possibile accedere all’esame finale anche senza frequentare l’intero corso che rilasci questo attestato, a patto che si presenti la documentazione che attesti un’attività lavorativa continuata come estetista. I requisiti necessari sono tre anni  di lavoro  presso un centro estetico o uno studio medico specializzato.

Per aprire un proprio centro estetico senza ausilio di un’estetista specializzata in veste di direttore tecnico, si deve necessariamente frequentare il corso di specializzazione e al termine del periodo di studi,  si ottiene il diploma.

Questa qualifica dà diritto all’abilitazione per l’esercizio della professione di estetista in proprio. In caso contrario si potrà aprire il proprio centro, collaborando o assumendo un’estetista specializzata che vestirà il ruolo di direttrice tecnica.  Vediamo nel dettaglio come diventare direttore di un centro estetico.

Come diventare direttore di un centro estetico: percorso di studi per estetista specializzata

Se hai sempre avuto la passione per la bellezza, scoprire come diventare direttore di un centro estetico  potrebbe essere un’ambizione da considerare e perseguire per intraprendere una carriera di successo.  Per avere la qualifica necessaria a questa professione è necessario svolgere un un percorso di studio specializzante. La prima cosa che devi sapere è che per lavorare nell’estetica, bisogna intraprendere un percorso formativo, acquisendo una formazione teorica e pratica completa. Infatti, prima di assumere questo incarico è necessaria molta esperienza pratica come estetista.

Segnaliamo, inoltre, che esistono due tipi di estetiste: la qualificata e la specializzata. La differenza tra queste due figure è  che solo l’estetista specializzata può lavorare in proprio come lavoratrice autonoma,  mentre la qualificata può essere assunta come dipendente.

A spiegarci meglio come diventare direttore di un centro estetico è la professionista. Francesca Vitaglione:La direttrice di un centro estetico è una figura professionale con un ruolo manageriale all’interno dell’attività. Il Beauty Manager deve anzitutto frequentare un percorso di tre anni. I primi due per ottenere la qualifica professionale e l’ultimo per la specializzazione e l’eventuale apertura di un centro.

Francesca prosegue:” La figura del direttore è presente sin dalle prime fasi organizzative di una spa affinchè la struttura abbia i giusti spazi e le giuste attrezzature.”

Cosa fa un responsabile di un centro estetico e quanto guadagna

Dopo aver spiegato come diventare direttore di un centro estetico, proviamo a capirne le mansioni. Il Beauty Manager è un esperto in gestione di centri benessere. E’ la figura professionale che ha un ruolo manageriale all’interno della struttura. Più le aziende legate al benessere e alla cura del corpo crescono e più sono grandi, più si rende fondamentale la presenza di questo profilo.

Francesca Vitaglione spiega:” Essere un direttore di un centro benessere prevede impegno e tanto lavoro. Sono tanti, infatti, i miei compiti. Mi occupo di scegliere i trattamenti maggiormente in linea con la mia utenza. Gestisco gli aspetti amministrativi e di marketing. Ho il compito di selezionare, formare e supervisionare il personale. La cosa più impegnativa è non perdere mai di vista il budget a disposizione e di curare i bilanci. Atra cosa importantissima è affiancare ad ogni promozione una efficace campagna di marketing.”

Per quanto riguarda lo stipendio, ovviamente molto dipende dall’esperienza. Una estetista a metà carriera, con 4-9 anni di esperienza, può avere uno stipendio medio di circa 1100 €, mentre un direttore può arrivare a guadagnare oltre i 1500 €.

Corsi per diventare direttore di un centro: quali sono e quali fare

I percorsi per diventare professionisti della bellezza sono tre, ovvero:

  • percorso classico: prevede la frequenza di una scuola di estetica biennale al termine della quale si riceve l’attestato di estetista qualificata. Con un altro anno di specializzazione  si diventa estetista specializzata;
  • contratto di apprendistato: si svolge presso un centro estetico  come dipendente a tempo  pieno e con  300 ore di corso di formazione istituito dalla propria regione;
  • assunzione come dipendente: a tempo pieno per un periodo non inferiore ai tre anni in un’azienda del settore e corso di formazione di 300 ore istituito dalla propria regione.

I corsi per estetista spaziano dai corsi regionali per il diploma, i corsi di abilitazione  riconosciuti e accreditati dalla Regione, a quelli di estetica  professionali ideali per tutte le estetiste che intendono migliorare la propria formazione sui diversi trattamenti estetici. Un buon Beauty Manager deve possedere, oltre la formazione pratica, anche competenze specifiche come:

  • gestione economica e fiscale;
  • marketing e comunicazione per la promozione del centro;
  • definizione del budget annuale del centro;
  • tecniche di fidelizzazione del cliente;
  • cosmetologia e dermatologia a livello avanzato. 
© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto