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Diventare sottufficiale della Marina Militare: come e cosa fare

Daniela Saraco 4 Novembre 2020
D. S.
26/11/2024

Ecco come diventare sottufficiale della Marina: percorso di studi, avanzamento di carriera, partecipazione al concorso, requisiti e stipendio dei graduati della Marina.

Entrare in Marina Militare è un’opportunità unica per tutti i diplomati o laureati che cercano un’esperienza lavorativa nella pubblica amministrazione. Se vuoi entrare in questo corpo militare, scopri come diventare sottufficiale della Marina.

Per sapere come diventare sottufficiale, è importante capirne in primis il ruolo, mansioni e responsabilità. Il sottufficiale è  inquadrato in una posizione intermedia tra i graduati e gli ufficiali. I sottufficiali sono divisi in marescialli e sergenti. I primi  sono assegnati alle unità operative, tecniche, logistiche, addestrative e agli uffici. Svolgono, in relazione alla professionalità posseduta, interventi di natura tecnica e compiti di formazione e di indirizzo del personale subordinato.

Al maresciallo della Marina Militare sono anche assegnati incarichi che richiedono continuità d’impiego. Questo per la elevata specializzazione e capacità di utilizzare mezzi e strumentazioni avanzate. I marescialli operano in autonomia affiancando l’ufficiale. Non di rado lo sostituiscono nella conduzione del personale esecutivo. Queste figure possono seguire una progressione di carriera con successivi avanzamenti di grado, attraverso la partecipazione a concorsi interni.

Al sergente della Marina Militare, invece, sono attribuite mansioni esecutive che richiedono una preparazione professionale. Svolgono  compiti addestrativi e amministrativi. Hanno il comando di più militari e mezzi. Al ruolo di sergente si può accedere, tramite concorso interno, esclusivamente il personale militare con anzianità di servizio. I sergenti possono seguire una progressione di carriera con successivi avanzamenti di grado, attraverso la partecipazione a concorsi interni.

Il personale appartenente al ruolo marescialli e sergenti della categoria nocchieri di porto svolge, oltre agli specifici incarichi caratteristici del ruolo, anche funzioni di ufficiale di polizia giudiziaria. Vediamo nel dettaglio come diventare sottufficiale della Marina.

Come diventare sottufficiale della Marina Militare: diploma o laurea e bando di concorso

Entrare in Marina è il sogno di molti ragazzi. I più ambiziosi, una volta superati i concorsi militari indetti dal Ministero della Giustizia, sognano poi di diventare sottufficiale della Marina Militare. Il processo di selezione è lungo e comprensivo di varie fasi.

Ecco, attraverso la testimonianza del Primo Luogotenente Riccardo Laera, cerchiamo di capire concretamente come diventare sottufficiale della Marina attraverso una esperienza diretta:”E’ necessario partecipare  al Concorso bandito ogni anno dalla Forza Armata. Sul sito Difesa Concorsi On Line ci sono tutte  le informazioni. Anzitutto bisogna registrarsi  per poter presentare la domanda.”

Il sottufficiale continua: “Il corso ha durata biennale ed è svolto a Taranto. Il percorso studi è modulato in base alla categoria che viene assegnata ad ogni vincitore di concorso, alle attitudini rilevate nella fase di selezione o ai titoli posseduti. Per partecipare  bisogna possedere il diploma di scuola media superiore. Dopo aver pubblicato il bando di concorso, la Marina Militare mette a disposizione dei concorrenti una banca dati di argomenti su cui verterà la prova delle qualità culturali e intellettive.”

Gli incarichi sono assegnati in base al grado e all’anzianità di servizio. Nell’arco della carriera la Marina Militare provvede a formare il personale in base alle esigenze di Forza Armata o particolari esigenze operative. Sempre sul bando di concorso vengono riportati tutti i titoli che concorrono all’assegnazione di punteggi di merito.

Cosa fa il sottufficiale marinaio e quanto guadagna

Al personale in questione sono attribuite funzioni che richiedono una adeguata preparazione professionale. Chi vuole diventare sottufficiale della Marina, deve sapere che tra le mansioni e compiti troviamo:

  • essere preposti ad unità operative, tecniche, addestrative e ad uffici;
  • svolgono interventi di natura tecnica nonché compiti di formazione del personale subordinato;
  • utilizzare mezzi e strumentazioni tecnologicamente avanzate.

Dal sito istituzionale ricordiamo i requisiti fisici:

  • Statura non inferiore a: metri 1,65 e non superiore a metri 1,95 per gli uomini, metri 1,61 e non superiore a metri 1,95 per le donne;
  • Apparato visivo: è necessaria una vista perfetta, anche corretta con lenti;
  • Udito: deve essere buona la funzionalità uditiva;
  • Dentatura: dovrà essere in buone condizioni.

Per quanto riguarda i titoli di studio, è necessario il diploma. Chi, invece, ha la laurea può aspirare al ruolo di Ufficiale della Marina Militare.

A spiegarci meglio le mansioni dei sottufficiali è Riccardo Laera: ” Ad ogni sottufficiale viene assegnata una categoria come motorista, tecnico elettronico, furiere. Ogni settore prevede delle funzioni da svolgere a bordo. Molto dipende dall’anzianità. All’inizio si è addetti presso le varie sale o in plancia. Quando poi si cresce di grado, alle proprie dipendenze ci sono dei militari che svolgono le attività di bordo.”

Il luogotenente conclude: “La gerarchia militare è molto semplice. L’ufficiale affida le varie mansioni  ai suoi sottoposti. Questi ultimi provvedono a suddividere le varie attività alle truppe e si assicurano che tutto sia eseguito nel migliore dei modi.”

Per quanto concerne lo stipendio, la retribuzione  aumenta di pari passo con l’innalzamento del ruolo ricoperto nella Marina Militare, e dunque con l’aumentare dei gradi. Un Sottocapo di 3° Classe percepisce infatti un compenso lordo mensile di circa 1.457 euro, di 2° Classe, invece, guadagna al mese circa 1.503 euro, di 1° Classe percepisce invece circa 1.554 euro al mese.

Corsi  e formazione per diventare sottufficiale della Marina

Se vuoi sapere come diventare sottufficiale, preparati ad un percorso di studi e formazione lungo e impegnativo. Il Decreto Legislativo nr. 66 del 15 marzo 2010, infatti,  consente agli allievi di accedere, solo al termine di apposito corso, ai ruoli dei Sottufficiali. In particolare, Mariscuola Taranto forma gli allievi  preparandoli a ricoprire incarichi e ad assumere le responsabilità previste per diversi gradi nei diversi ruoli. Presso la Scuola si svolgono anche numerose tipologie di corsi, regolati da apposite norme  disposte dal Comando delle Scuole. Questi sono rivolti a personale militare.

Inoltre, a partire dall’A.A. 2005/06, la Marina Militare ha introdotto, per il ruolo Marescialli, dei percorsi formativi finalizzati al conseguimento della laurea triennale, dapprima con l’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo ed oggi con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.

Sono sempre più numerosi i giovani che decidono di vestire la divisa e percorrere la vita militare. Le motivazioni sono svariate. Chi per passione, chi per necessità, superare i concorsi di selezione nella Marina Militare rappresenta un modo per continuare a crescere professionalmente ed economicamente.

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto