Combattuta da oltre 50 anni, la guerra israelo-palestinese preoccupa sempre di più i governi di tutto il mondo. Una guerra scatenata da diversi fattori che ancora oggi, nonostante vari tentativi e proposte, non riescono ad essere risolti. Purtroppo gli anni passano, e il conflitto continua a lasciare dietro di sé una scia di deterioramento, in primis del suolo. Così l’ONU decide di istituire la Giornata internazionale di solidarietà per il popolo palestinese, nata dall’esigenza di porre fine a questa situazione. In occasione del 29 novembre le Nazioni Unite organizzano eventi ed incontri nel quartier generale di New York, e negli uffici di Vienna, Ginevra, Nairobi. Tutti gli Stati membri, chiamati caldamente a partecipare, esprimono la loro solidarietà verso questo popolo che sembra ormai esser stato dimenticato dal resto del mondo.
Origini Giornata internazionale di solidarietà per il popolo palestinese: perché il 29 novembre
Istituita il 2 dicembre 1977, ogni anno il giorno 29 novembre si celebra la Giornata internazionale di solidarietà per il popolo palestinese. Fortemente voluta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, essa è istituita con la Risoluzione 32/40 B. La data scelta ha un forte significato: il 29 novembre del 1947 l’ONU approva la Risoluzione 181, che prevedeva il Piano di partizione della Palestina. Con questa risoluzione si sanciva la nascita, in Palestina, di uno Stato ebraico e di uno Stato arabo. E Gerusalemme diveniva il “separatore”, posto sotto un regime internazionale speciale. Tuttavia solo uno Stato fu creato: quello di Israele, che oggi conta oltre 8.000.000 di persone. Ma il 1948 è ricordato anche per un altro evento: la Nakba. Parliamo dell’esodo forzato di 700.000 palestinesi dalle loro terre e della pulizia etnica ad opera degli squadroni del terrorismo sionista e delle forze militari israeliane.
Ma perché nasce questa ricorrenza, e cosa vuole sensibilizzare? Sin dalle sue origini la Giornata internazionale di solidarietà per il popolo palestinese vuole sostenere i diritti di queste persone. Diritti inalienabili che l’Assemblea Generale ha definito per loro il 1° dicembre 2005, con la Risoluzione 60/37. Diritto all’autodeterminazione senza interferenze esterne, diritto all’indipendenza e alla sovranità nazionale. E ancora: diritto a fare ritorno alle case e proprietà che hanno dovuto abbandonare. Con essa si vuole inoltre ricordare al mondo che la questione della Palestina è, ancora oggi, irrisolta. Ogni anno, in occasione dell’International day of solidarity with the Palestinian people, il Comitato per i diritti organizza un incontro speciale presso la sede ONU di New York. E, sin dalle origini, trova appoggio nella collaborazione dell’ONU per la Permanent Observer Mission of Palestine.
International Day of Solidarity with the Palestinian People
Abbiamo parlato delle origini della Giornata internazionale di solidarietà per il popolo palestinese, ma ora passiamo a ricordare la storia in breve. Siamo nell’immediato secondo dopoguerra, quando il popolo ebreo fonda una serie di strutture socio-economiche. Immediata conseguenza è una restrizione dei diritti economici e politici della Gran Bretagna che, a questo punto, decide di ritirarsi dalla Palestina. L’ONU costituisce così il Comitato UNSCOP, chiedendo la spartizione della Palestina, di cui abbiamo già parlato. La zona veniva così divisa: il 56% per creare uno stato ebraico, e il 44% a disposizione degli arabi per uno stato indipendente. Una piccola parte fu dichiarata zona internazionale, e la restante formata da una serie di enclave. Le terre erano di dominio arabo o comunque in mano loro. I sionisti, infatti, sin dal 1897 volevano essere i soli possessori del “loro” Paese. I palestinesi si vedono così usurpare, ingiustamente, i loro territori.
Così nel 1967 inizia quella che passerà alla storia come guerra israelo-palestinese, o anche questione palestinese. La Giornata internazionale di solidarietà per il popolo palestinese ci ricorda che la storia di questa guerra è antica ed intricata. La questione palestinese fa parte del più vasto Conflitto arabo-israeliano, che trova le sue origini nella nascita del sionismo e del nazionalismo del popolo della Palestina.
Si tratta di una situazione che dura ancora tutt’oggi, nonostante i vari tentativi di negoziazione per una soluzione tra i due Stati. Il conflitto, inoltre, si contraddistingue per l’alto numero di violenza perpetrato, spesso anche nei confronti dei bambini. Tra i principali ostacoli alla risoluzione di tali conflitti, c’è l’impossibilità di creare confini sicuri, il controllo di Gerusalemme, gli insediamenti israeliani. O anche il diritto dei palestinesi di far ritorno nella propria terra, il terrorismo, le uccisioni di civili. Parliamo di una guerra che, combattuta al di là del Mediterraneo, sembra non importare a nessuno.
Citazioni Giornata di solidarietà per il popolo palestinese: frasi
Le migliori citazioni per la Giornata internazionale di solidarietà per il popolo palestinese per capire le origini della ricorrenza. Citazioni sulla guerra e aforismi per l’International day of solidarity with the Palestinian people del 20 novembre.
- Quando in certe parti del mondo vedo lo sguardo triste di milioni di bambini, sento il dolore di tutte le scapole a cui sono state tolte delle ali. – Fabrizio Caramagna
- Quasi tutte le guerre sono state scatenate sul pianeta perché una religione voleva dire a un’altra che l’unica, vera strada verso Dio era la propria. – Ed McBain
- Io sogno di dare alla luce un bambino che chieda: “Mamma, che cosa era la guerra?” – Eve Merriam
- La guerra è ciò che accade quando il linguaggio fallisce. – Margaret Atwood
- E’ difficile non essere sopraffatti da un’ondata di rabbia quando si ripensa alla guerra. L’orribile sensazione che si prova è che la guerra non risolve niente e che vincere una guerra sia disastroso quanto perderla. – Agatha Christie
- Perché uccidiamo persone che stanno uccidendo persone per dimostrare che uccidere è sbagliato? – Holly Near
- La guerra non restaura diritti, ridefinisce poteri. – Hannah Arendt
- Anche una guerra santa è una guerra. Per questo forse non dovrebbero essercene più. – Umberto Eco
- Uccidere un uomo non è difendere una dottrina, ma uccidere un uomo. – Michele Serveto
- Il periodo buio del valore e della speranza, dove un uomo è controllato dalla sua pistola; dove una pistola è controllata dal suo odio. Completamente incontrollabile. – Daniel Ha
- Quando scoppia una guerra, la gente dice: “Non durerà, è cosa troppo stupida”. E non vi è dubbio che sia davvero troppo stupida, ma questo non le impedisce di durare. – Albert Camus
Evento del giorno: Giornata internazionale di solidarietà per il popolo palestinese | |
Nata nel 1977, la Giornata internazionale di solidarietà per il popolo palestinese è fortemente voluta dalle Nazioni Unite, che decidono di istituirla. La giornata nasce da un'esigenza, quella di porre fine definitivamente al conflitto israelo-palestinese. Un conflitto che dura da oltre 50 anni, e che porta con se morti, di soldati ma anche -e soprattutto- di civili, terrorismo, distruzione del suolo, esodi forzati per migliaia di persone che sono costrette ad abbandonare la propria terra. | |
Nome Evento | Giornata internazionale di solidarietà per il popolo palestinese |
Data istituzione | 02/12/1977 |
Data ricorrenza | 29/11/2020 |
Origine e significato | La giornata è istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, da sempre impegnata nella diffusione di temi così importanti. |
Scopo | Sensibilizzare l'opinione pubblica e i governi sulla gravità della questione palestinese, che si protrae da oltre 50 anni. |