Daniela Saraco 7 Novembre 2020
Ecco le indicazioni dell'oroscopo Ariete Novembre 2020: segui i consigli e scopri se questo mese sarai fortunato in amore o nel lavoro.
Ecco tutte le previsioni mensili del segno di Fuoco.
Il segno dell’Ariete è grintoso di natura ma nel mese di Novembre con Marte in favore, è pieno di energia! E allora il tempo sembra sempre poco per le vostre continue idee e i numerosi progetti. Osate, è il momento giusto per farlo! Usate il carattere forte per realizzare i sogni rinchiusi da tempo nel cassetto. Attenzione, però, usate le vostre forze e non aspettatevi dagli altri ciò che voi, invece, fate per loro.
Il Sole in Scorpione potrebbe generare qualche confusione. Concentratevi sulle cose da fare e portatele a termine in modo ordinato senza lasciarvi sopraffare dalla voglia di perfezione. Per l’oroscopo Ariete novembre 2020 dovete affidarvi alle vostre capacità per superare qualche piccolo imprevisto. La vostra forza e la vostra vitalità devono essere i vostri punti forti!
Oroscopo Ariete Novembre 2020: tensioni lavorative e nello studio durante il mese
Questo mese è influenzato da Venere. Avete bisogno di capire che la perfezione non esiste, dunque concedetevi qualche attimo di relax ed ascoltate chi vi è vicino. Abbassate l’armatura e scoprite il cuore, anche nelle debolezze. Chi vi ama non ha paura di vedervi fragile. Solo così potete evitare discussioni inutili. Fidatevi delle intuizioni ma cercate la calma interiore. Imparate a dare spazio ai cari e a fidarvi di loro.
Nel lavoro il mese di Novembre, come segnalano diversi esperti di astrologia, appare molto impegnativo. Va bene portare a termine i compiti professionali ma non trascurate la famiglia e l’amore. L’oroscopo Ariete Novembre 2020 sul piano professionale, vi vede come instancabili lavoratori, dei stacanovisti, ma attenzione a strafare! Se è pur vero che amate le competizioni e le sfide, siete dei leader, è arrivato il momento di evitare le tensioni.
Mettete da parte, quindi, un po’ di energia. Solo così potrete fare ordine nella mente e gestire le precedenze. Seppure non amate particolarmente il grigiore autunnale e la vostra sensibilità in questo momento storico vi rende tristi, avete dalla vostra parte l’influenza dei pianeti energici che vi trasformeranno in una carica vitale! La vostra vivacità e la vostra esuberanza vi portano alla continua ricerca di nuove avventure. Odiate la monotonia della quotidianità ma attenzione a non esagerare!
Daniela Saraco
Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi:
• Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola
• Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste.
• Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione.
Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia.
Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza.
Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa!
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