L’oroscopo Leone Novembre prevede un po’ di turbolenze per i vari nemici astrali, con Urano e Mercurio che portano un po’ di nervosismo. Ma la vostra carica energetica vi faranno essere positivi, recuperare le forze e migliorare da subito il vostro stato d’animo. Concentratevi su poche ma buone idee per non perdervi in incomprensioni e situazioni inaspettate che vi farebbero perdere sicurezza. E invece, cari amici del Leone, restate saldi alle vostre idee ma apritevi alla vita sociale. Scambiate opinioni, idee e perché no momenti di creatività. Ottimo momento per realizzare un progetto di coppia.
L’amore, infatti, torna ad essere protagonista nella vostra vita ma bisogna impegnarsi tanto in queste prime settimane di Novembre perchè successivamente non soltanto Venere sarà in quadratura ma anche Mercurio e potrebbero esserci disguidi di coppia. Aprite il cuore e dimostrate il vostro affetto, concedetevi coccole e momenti di intimità per rafforzare il rapporto. Per i cuori solitari ci sono incontri speciali in vista ma andateci piano, non sarà l’amore della vita!
Oroscopo Leone Novembre 2020: no alle competizioni, sì ai traguardi durante questo mese
Per il lavoro, dovete credere fortemente in ciò che fate per raggiungere il traguardo. Mettete grinta ed energia, ma la competitività lasciatela agli altri. Vi sentirete forti, certi delle vostre scelte e pronti a combattere per assicurare alle persone i vostri successi. Attenzione a qualche discussione in corso ma solo passeggera. Dunque non siate irruenti. Anche se dovrete affrontare una serie di equivoci, abbiate le idee chiare, e le stelle vi guideranno nella giusta direzione.
Se aspettate un cambiamento, ricordate che i primi a dover cambiare siete voi. Rinunciate a tutto ciò che è vecchio e fate spazio al nuovo. Smettete di guardare indietro e concentratevi sul sul futuro. Per chi ha un lavoro stabile, si prevedono promozioni attese da tempo. A metà del mese, invece, comincerete a realizzare piani completamente nuovi, per chi non ha un impiego fisso. Non vi spaventate e soprattutto non chiudetevi alle nuove opportunità. Vivrete ritmi e giornate frenetiche. Non dimenticate di prendervi cura della vostra salute senza strafare!
Daniela Saraco
Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi:
• Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola
• Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste.
• Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione.
Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia.
Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza.
Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto