Oroscopo Pesci Novembre 2020: cuore offusca mente

L’oroscopo Pesci di Novembre invita a trovare il giusto equilibrio tra disponibilità emotiva e rispetto per la libertà del tuo partner. Tuttavia, puoi anche esplodere in una crisi di gelosia ingiustificata. L’amore si manifesterà con veemenza, ma dovrà essere canalizzato in progetti costruttivi.

Dunque sarà un periodo strano, dove si manifesteranno le ragioni della mente, più che quelle del cuore. I Pesci, infatti, danno molta importanza ai sentimenti. Seppure le delusioni sono tante, il romanticismo e la vostra voglia di dare è sempre maggiore rispetto a ciò che vi restituiscono a livello emotivo. Per le coppie stabili, è arrivato il momento di realizzare progetti duraturi e salvaguardare di meno il lato romantico per mettere in cantiere soluzioni appropriate. Ricordatevi che il dialogo è l’unico strumento per conciliare intenzioni e pogetti.

Per ritrovare  un clima più sereno e per dare maggiore spazio alle emozioni, attenderete la fine del mese, quando i sentimenti inizieranno a rubare la scena a tutto il resto. Per i single, si prospettano nuovi incontri. Attenzione a valutare le persone con razionalità e non fatevi prendere subito dalle emozioni.

Oroscopo Pesci  Novembre 2020: la vita vi sorride, mese sereno se c’è ottimismo

Novembre è un mese positivo con tanti cambiamenti che vi vedono protagonisti. Dovete fare delle scelte ma sarete pratici e concreti. E’ importante essere riflessivi e capire quale strada percorrere. Nel lavoro sarete così più ambiziosi e determinati a raggiungere gli obiettivi.

Non mancheranno momenti di agitazione per conciliare gli impegni familiari e lavorativi. Tuttavia, è necessario che vi apriate ai vostri familiari riferendo i vostri  problemi senza paura.  Mercurio  vi sarà di aiuto per permettervi di dimostrare concentrazione e abilità per ottenere il massimo nell’ambito professionale.  Vi aspettano , dunque, settimane  di studio e lavoro, utili per recuperare autostima e risultati.

Non vi spaventate di qualche piccolo problema finanziario. Ci sarà chi vi darà una mano, probabilmente un familiare. Rivalutate le tradizioni e i simboli del vostro paese e della natura. Concedetevi nuovi profumi per far rinascere corpo e spirito. Utile qualche visita in un centro benessere per recuperare immagine e spirito. Comunque sia il successo vi sorride. Credete di più nei vostri sogni. Ricordate che se siete positivi la vita vi risponderà allo stesso modo!

Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto