Daniela Saraco 8 Novembre 2020
Ecco le indicazioni dell'oroscopo Toro Novembre 2020: scopri se questo mese sarai fortunato nell’amore o nel lavoro, previsioni mensili di un segno di terra.
Calma e sangue freddo per il Toro: prendetevi il giusto tempo per le vostre riflessioni. L’oroscopo Toro Novembre vi invita alla concretezza e alla semplicità, senza tralasciare la bellezza. Venere vi è favorevole nelle decisioni di stile: siate predisposti ai cambiamenti, di look o, per esempio, nell’arredamento di casa. Si prevedono, durante il mese, dei piacevoli impulsi planetari. Lasciatevi coccolare in abbondanza per far esplodere la vostra sensualità! Durante l’ultima settimana prendetevi del tempo per porvi le domande esistenziali. La vita è un percorso dunque pianificate bene la vostra rotta!
Non giungete a decisioni affrettate per evitare discussioni inutili e cercate di cogliere dalle novità in arrivo il lato bello di ogni cosa. Sarà il primo passo per trascorrere un mese sereno. Aria di sorprese in vista! Nel lavoro, con Marte che rientra, progressi in arrivo. Per chi lavora in proprio c’è la possibilità di concludere un importante affare finanziario, prima però passerete qualche momento di tensione. Armatevi di pazienza e sappiate aspettare!
Oroscopo Toro Novembre 2020: cuore vincente e amore a gonfie vele durante il mese
Per quanto riguarda i legami sentimentali, l’amore si rinsalda e passerete momenti felici e passionali. Il dialogo vi aiuterà a superare tutti gli ostacoli e capirete che nulla è insormontabile. E’ il momento di realizzare un vero e proprio sogno nel cassetto o di liberarvi da una situazione emotivamente difficile.
La situazione professionale rispecchia quella sentimentale! Fate tesoro della vostra calma riconquistata per godere di un netto miglioramento. Siate comunque saggi e scrupolosi nelle spese e negli investimenti. Urano, presente nel segno, favorirà importanti cambiamenti a livello lavorativo.
L’oroscopo vi esorta a non preoccuparvi delle nubi che oscurano di tanto in tanto il vostro cielo. Prima o poi le nuvole scompaiono per dar posto ad un sole splendente! La pazienza vi darà tempo per concentrarvi sul vostro mondo interiore, sui sogni e sulle fantasie. Ascoltate la voce e l’intuizione. Questo per prepararvi alla fine del mese per affrontare una decisione importante . Scendere a compromessi non è un limite, anzi, talvolta è segno di intelligenza per il bene di tutti!
Daniela Saraco
Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi:
• Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola
• Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste.
• Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione.
Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia.
Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza.
Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa!
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