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Stalking a scuola: molestie ai danni del compagno di classe

R. C.
21/11/2024

Cos'è lo stalking a scuola: quando si verifica, come dimostrare le molestie dei compagni di classe, conseguenze psicologiche dello studente stalkerizzato e rimedi.

Stalking a scuola

Stalking a scuola

Il punto degli esperti Avvocato Penale Cecchino Cacciatore e Mattia Cirino, e della Psicologa Anna Quaglia.

I fatti di cronaca relativi allo stalking scolastico o in casi diversi, verso minori o sul lavoro, riguardano persecuzioni, comportamenti molesti, offese e violenze fisiche o verbali. Lo scenario in cui opera il persecutore è tra i più disparati: su Facebook e sui social network in generale. Ma anche su Whatsapp, e quindi con telefonate e messaggi possono essere praticati atti persecutori. Quegli atteggiamenti tipici del “molestatore assillante” possono avere ripercussioni psicologiche e sociali ai danni della vittima.

Quando si verifica lo stalking a scuola ci troviamo di fronte ad una triste realtà che fa emergere un forte disagio sociale. Ma prendere di mira qualcuno tra i banchi di classe, perpetrare atti di bullismo ai danni del compagno di scuola, può essere considerato un reato?

E’ stalking a scuola se il bullo tormenta il compagno di classe, così come nei confronti dei professori sempre più spesso i fenomeni di persecuzione appaiono in netta crescita. Ma quando si può fare una denuncia? Le molestie inflitte a scuola possono avere conseguenze psicologiche, più o meno gravi a seconda della fragilità della vittima. O dei modi in cui il reato si perpetua e dura nel tempo. Quando persistono atti di bullismo ai danni di un compagno di classe, come difendersi legalmente? Quando si configura il reato di stalking scolastico?

Ne abbiamo parlato con i legali Cecchino Cacciatore e Mattia Cirino, per capire qual è la condizione di procedibilità affinché si possa parlare del reato di atti persecutori, ad esempio. Ma oltre alle misure cautelari, vediamo anche quali sono le conseguenze psicologiche più o meno gravi, con la psicologa Anna Quaglia.

Insieme a questi ultimi abbiamo esaminato il fenomeno per meglio comprendere cosa fare, come dimostrare le molestie, qual è la pena e le conseguenze normative. Oppure quali sono le ricadute di natura psicologica, oltre che i possibili rimedi e terapie.

Stalking a scuola: quando si verifica e come dimostrare le molestie ai danni del compagno

Capire, in caso di stalking a scuola, cosa può fare la vittima, è la prima forma di difesa.  Quando si verificano atti persecutori, denunciare a professori e preside è la prima cosa che viene in mente. Ma come dimostrare le molestie del bullo ai danni del compagno? I genitori possono sporgere denuncia/querela, e qual è la pena dello stalking a scuola? Un primo approccio alla tematica, dunque, di carattere normativo, per il quale abbiamo interpellato i legali Cecchino Cacciatore e Mattia Cirino:

“Volgendo lo sguardo a ciò che accade in Italia, giova in primis evidenziare che il bullismo non è sottoposto ad alcuna regolamentazione sanzionatoria. Questo sia sul piano civile sia su quello penale, nonostante esso sia particolarmente diffuso nei rapporti interpersonali dei più giovani, per lo più studenti ancora inseriti nel sistema scolastico nazionale. Vero è che il tema, almeno nell’ipotesi del cyberbullismo, è stato di recente interessato dalla novella normativa della legge n. 17 del 29 maggio 2017 (cd. “Buona Scuola”), recante “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”, pubblicata in Gazzetta Ufficiale in data 3 giugno 2017”.

“Ai fini della presente trattazione, sono senz’altro utili i dati Istat forniti sul tema del bullismo (i più recenti riguardano l’anno 2015). Essi mostrano che più̀ del 50% degli intervistati nella fascia di età 11/17 anni dichiarava di essere stata vittima di offese o atteggiamenti violenti. Uno su cinque di questi ragazzi dichiarava addirittura di aver subito azioni simili una o più̀ volte al mese. Il 9,9% delle ragazze subisce atti di bullismo una o più̀ volte a settimana, rispetto all’8,5% dei maschi. In particolare, il cyberbullismo è particolarmente frequente nelle fasce d’età più giovani, in particolare fra i pre-adolescenti, chiaramente meno “pronti” ad utilizzare gli strumenti informatici. Circa il 7% dei bambini tra 11 e 13 anni è risultato vittima di prepotenze tramite cellulare o Internet una o più volte al mese, contro il 5,2% tra i ragazzi dai 14 ai 17 anni”.

Reato del bullo: quando si verifica e conseguenze

Entriamo ora più nello specifico del reato di stalking a scuola cercando di capire quando si verifica e quali sono le conseguenze. Seguiamo ancora una volta il parere in merito dei legali Cacciatore e Cirino:

“Il fenomeno del bullismo non risulta previsto e punito da una specifica fattispecie delittuosa ma “vive di luce riflessa” poiché ad esso si applicano i rimedi repressivi adottati contro l’autonomo reato degli atti persecutori (cd. stalking), sanzionato dall’art. 612 bis c.p. In tal modo, nasce la figura dello “stalking scolastico” come species del più ampio genus della fattispecie di reato. Ad esso possono essere associati i concetti utilizzati dalla dottrina e dalla giurisprudenza per chiarirlo come fenomeno di molestie assillanti. Cioè un insieme di comportamenti ripetuti ed intrusivi di sorveglianza, controllo, ricerca di contatto e comunicazione. Questi possono degenerare nella vera e propria violenza nei confronti di una vittima che non gradisce i citati comportamenti, fonte di fastidio, preoccupazione, o comunque, di uno stato di sofferenza psicologica”.

“Per quanto concerne i rimedi apprestati dalla normativa di riferimento appare utile ricordare che è stata estesa al cyberbullismo la procedura di ammonimento prevista dalla materia (art. 612-bis c.p.). Così come la richiesta di misure cautelari personali nei confronti dell’indagato, quali il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. E’ bene ricordare che il reato di stalking nei confronti di minori è procedibile d’ufficio e, pertanto, non è necessario procedere a formale denuncia/querela, essendo possibile segnalare i fatti alle forze dell’ordine o ai servizi sociali territoriali”.

Conseguenze psicologiche dello studente stalkerizzato a scuola e rimedi

Passiamo ora al focus sulle conseguenze psicologiche dello stalking a scuola e i rimedi possibili. in tal senso seguiamo le indicazioni fornite dalla psicologa Anna Quaglia:

“Lo studente stalkerizzato è innanzitutto una vittima, quindi presenta i connotati di una persona che ha subito un abuso. Essa in primis vive in uno stato perenne di paura e angoscia in quanto si sente continuamente spiato e perseguitato. Quindi subisce una minaccia della propria libertà e della propria intimità. La vittima poi varia a seconda del tempo e durata del fenomeno subito. Ci sono stalking a scuola e non solo, che possono durare giorni, altri mesi o addirittura anni. Questo protrarsi del fenomeno comporta in chi lo subisce una patologia psicotica, un disturbo quindi affettivo-delirante. La vittima pensa poi di non essere creduta essendo lo stalker un soggetto che utilizza la manipolazione. Quest ultimo, infatti, cerca di sedurre e ingraziarsi le attenzioni della persona mirata” – spiega la dottoressa Quaglia –

“Quindi – prosegue – la vittima che inizialmente è piacevolmente sorpresa di tutte queste attenzioni, finisce poi per esserne oppressa. Motivo per il quale si possono verificare disturbi non solo d’ansia, ma anche del sonno, o di carattere alimentare. Alcuni sviluppano poi problemi di depersonalizzazione o abuso di alcool, droghe ed ipotesi di suicidio. Lo stalking arriva anche a generare il disturbo post-traumatico da stress, uno dei più gravi nel cluster dei disturbi ansiogeni. Una vittima che soffre di questo ha bisogno di una terapia di natura cognitivo-comportamentale. Un grosso beneficio possono darlo poi anche i gruppi di auto-aiuto e i familiari affrontando il problema e non negandolo”.

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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
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