In una zona gialla per Covid-19, il DPCM del 4 novembre 2020 ha disposto regole per la scuola, per gli spostamenti in macchina e in auto di terzi. Ma anche restrizioni per apertura centri commerciali, bar, ristoranti e altre attività. Fondamentale conoscere di ciascuna regione zona gialla regole e divieti, cosa si può fare e cosa no, per evitare multe.
Possono arrivare sanzioni se non si conosce qual è la disciplina per gli spostamenti e se serve ancora l’autocertificazione. Rientrano in zona gialla Veneto, Lazio, il Molise, la Provincia autonoma di Trento e la Sardegna. Queste regioni sono definite come a rischio medio-basso – non nullo – per la diffusione del Coronavirus. Per questo si prevedono restrizioni che influenzano, anche se non in maniera decisiva, la libertà di circolazione: in queste regioni vige infatti il coprifuoco. Oltre a questo è prevista la chiusura di alcuni luoghi ed esercizi commerciali, ed è obbligatoria in alcuni casi l’autocertificazione.
Il colore giallo rappresenta il gradino più basso della scala delineata dal DPCM di inizio mese, e a differenza delle zone rosse (dove le restrizioni sono le più pesanti) e delle zone arancioni (che hanno regole di media intensità). Per le regioni gialle da DPCM 4 novembre 2020 la disciplina è di gran lunga meno rigida. Dal 6 novembre 2020 le norme distinguono infatti tre diverse aree con restrizioni differenti, sulla base di 21 parametri oggettivi relativi al livello di rischio e allo scenario epidemico della zona interessata. Vediamo meglio quali sono le regole previste per queste regioni a basso-medio rischio.
Regole Zona Gialla: cosa si può fare, spostamenti e modello autocertificazione PDF ultimo DPCM
Per chi abita o è residente in zona gialla divieti e regole condizionano spostamenti, scuole aperte e chiuse, centri commerciali aperti o chiusi sabato e domenica, ma non solo. Ecco perchè è fondamentale conoscere le regole e le restrizioni, cosa si può fare e cosa è vietato e se è necessaria l’autocertificazione per gli spostamenti. Vediamo quali sono le regole delle regioni gialle, restrizioni, diverti ed eventuali multe e sanzioni.
Il governo ha messo a disposizione una pagina FAQ per rispondere alle domande dei cittadini circa la normativa applicata in una regione gialla. Quali sono le restrizioni alla mobilità? In zona gialla spostamenti in auto e a piedi sono consentiti senza obbligo di motivazione dalle 05:00 alle 22:00; anche qui, quindi, come in zona arancione vige il coprifuoco. Fuori da questi orari gli spostamenti sono consentiti soltanto se supportati da comprovati motivi lavorativi, di salute o per situazioni di necessità. Questi motivi devono essere dichiarati nell’autocertificazione, che è dunque necessaria e da portare sempre con sé quando ci si sposta al di fuori degli orari consentiti. Non sono previste limitazioni particolari – oltre a quelle del limite d’orario – per gli spostamenti fuori dal proprio comune o dalla propria regione.
In sintesi, è sempre permesso spostarsi, sia dentro che fuori dal proprio comune o regione, senza necessità di motivazione dalle 5 alle 22. Al di fuori di questi orari è richiesta in ogni caso l’autocertificazione, che può essere anche compilata su moduli prestampati in dotazione alle forze dell’ordine. Al momento non è prevista una limitazione generalizzata dell’attività sportiva. In zona gialla bar, ristoranti, gelaterie e attività limitrofe restano aperti fino alle 18:00. Dopo le 18:00 è consentito l’asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio senza limiti d’orario. E’ la significativa e più evidente differenza con la zona arancione e zona rossa.
Restrizioni regioni e area gialla, divieti: cosa non si può fare
In zona gialla i divieti e le restrizioni più importanti non sono troppo dissimili da quelli previsti per la zona arancione. Colpiscono in maniera rilevante gli esercizi commerciali e le scuole.
Le scuole restano aperte solo fino alla terza media, mentre è prevista la didattica a distanza per le superiori, salvo le ipotesi di alunni con disabilità ed attività di laboratorio. Similmente le università, che sono chiuse con l’eccezione dei laboratori, delle attività di ricerca e dei corsi degli iscritti al primo anno.
I centri commerciali sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi (il weekend), con l’eccezione dei negozi al loro interno che vendono beni di prima necessità, come supermercati e farmacie.
Chiusi anche i centri scommesse, le sale giochi e da bingo, le slot machine anche nei bar e nei tabaccai. Chiudono i battenti i teatri, i cinema e le piscine (restano però aperti i centri sportivi).
In ogni caso, come sempre, la normativa nazionale si coordina con le singole normative locali; queste regole sono spesso cumulative con le disposizioni governative. Per esempio, in Molise le persone che arrivano da zone classificate come rosse o arancioni sono obbligate ad osservare una quarantena di dieci giorni. O ancora in Veneto è prevista una limitazione dell’attività sportiva, potendosi compiere solo l’attività in forma individuale, con distanza di sicurezza minima di un metro e non in luoghi “solitamente affollati”.
Sanzioni violazioni regole zona gialla: multe e richiami
Ma quali sono, della zona gialla multe e le sanzioni previste per chi viola le regole? Nelle regioni gialle vigono vari divieti e regole: c’è divieto di assembramento, l’obbligo di indossare la mascherina, il distanziamento sociale di un metro, l’obbligo di rimanere a casa dalle 22.00 alle 5:00, salvo i motivi dell’autocertificazione. In tutti questi casi la sanzione prevista per la violazione è una multa di 400 euro, ridotta a 280 se pagata entro cinque giorni.
Resta fermo il reato di mendace compilazione dell’autocertificazione, che può comportare fino a sei anni di carcere, e l’infrazione della quarantena da parte di soggetti positivi al Coronavirus, reato che è colpito da una multa che arriva fino a 5.000 euro e una reclusione fino a 18 mesi.