>
  • Mazzone
  • Romano
  • Califano
  • Barnaba
  • Rinaldi
  • Bonanni
  • Liguori
  • Valorzi
  • Crepet
  • Pasquino
  • Buzzatti
  • Alemanno
  • Cocchi
  • Miraglia
  • Romano
  • Quaglia
  • Quarta
  • Falco
  • Chelini
  • Paleari
  • Tassone
  • Coniglio
  • Napolitani
  • Boschetti
  • de Durante
  • De Leo
  • Leone
  • Dalia
  • di Geso
  • Bruzzone
  • Carfagna
  • Cacciatore
  • Meoli
  • Scorza
  • Algeri
  • Santaniello
  • Ferrante
  • Antonucci
  • Baietti
  • Andreotti
  • Rossetto
  • Bonetti
  • De Luca
  • Gnudi
  • Gelisio
  • Casciello
  • Grassotti
  • Catizone
  • Ward

Cashback: cos’è e come funziona, quali spese rientrano e cosa no

Martina Sapio 28 Dicembre 2020
M. S.
19/11/2024

Cos'è Cashback, come funziona, quanto sarà rimborsato e qual è il limite massimo, come ci si registra, a che serve lo SPID, quali spese sono ammesse e quali no.

Iniziamo cercando di comprendere del nuovo bonus della Agenzia delle Entrate Cashback significato e come funziona. Letteralmente questo termine significa “soldi indietro”, a patto che sia utilizzato alla cassa il bancomat o altra carta. Come partecipare al piano di incentivazione all’utilizzo delle carte di pagamento digitali lo vedremo subito. Ma prima, è utile capire in parole semplici il regolamento ufficiale che spiega come funziona e cos’è. Il Governo l’8 dicembre 2020 ha avviato la campagna del Cashback di Stato. Si tratta di un sistema di rimborso dei pagamenti effettuati senza contanti. Dopo aver visto cosa significa Cashback, come funziona e quali negozi aderiscono lo scopriremo subito.

Un elenco di supermercati, store, bar, ristoranti che aderiscono. Amazon o Cashbackworld di Lyoness, in realtà ha lanciato questo bonus di rimborso prima di altri, ma nell’iniziativa dello Stato non sono consentiti gli acquisti online.

Cos’è il cashback, a cosa serve e come funziona per avere rimborsi direttamente su conto corrente

Il generale significato di cash back è molto semplice: la possibilità per determinati consumatori di ricevere il rimborso di una percentuale di quanto speso in alcuni negozi. La misura governativa di dicembre 2020 consente ai cittadini di richiedere la restituzione del 10% di quanto speso durante il mese natalizio, fino ad un tetto massimo di 1.500 euro; il rimborso massimo, quindi, è di 150 euro.

Ogni operazione di credito rileva fino ad un massimo di 150 euro, per incoraggiare più spese separate tra di loro. A disciplinare i requisiti fondamentali per l’accesso al Cashback l’agenzia delle entrate, che ha pubblicato una serie di linee guida apposite. I periodi validi ai fini del programma saranno i seguenti:

  • dall’8 dicembre 2020 al 31 dicembre 2020
  • dall’1 gennaio 2021 al 30 giugno 2021
  • dall’1 luglio 2021 al 31 dicembre 2021
  • dall’1 gennaio 2022 al 30 giugno 2022 

Non c’è una scadenza: puoi iscriverti al programma in qualsiasi momento, e saranno conteggiati ai fini del rimborsogli acquisti effettuati a partire dalle ore 00:01 del giorno successivo all’attivazione dei propri metodi di pagamento.

Necessaria per l’intera operazione di cashback, IO.it, l’app già utilizzata per l’erogazione del bonus vacanze. Registrandosi sull’app tramite lo SPID e la propria carta di preferenza, questa terrà conto dei singoli pagamenti e provvederà poi a reindirizzare i rimborsi. A tal fine è anche necessario registrare l’IBAN, sul quale poi sarà accreditata la restituzione di denaro. Al momento sono iscritte circa dodici milioni di persone, con però solo tre milioni di carte registrate. Si pensa che questo sia dovuto alle difficoltà tecniche iniziali dell’app.

Quali spese non rientrano nel bonus cash-back

Regola generale è che qualunque tipo di spesa rientra nella procedura di rimborso. Ci sono però delle eccezioni.

Non sono ammesse per la restituzione della percentuale le spese di acquisti fatti online. La motivazione dietro questa limitazione è ovviamente quella di cercare di incoraggiare il consumo in negozi fisici. Non vale quindi il cash-back su Amazon, o qualunque sito di e-commerce durante qualunque periodo. Questa scelta  però pregiudica l’effettività di questa misura. Questo perchè in tempo di pandemia è molto più facile e sicuro ordinare online piuttosto che camminare le vie dello shopping. In ogni caso, resta il fatto che l’obiettivo principale è incoraggiare il commercio degli esercizi tradizionali, duramente colpiti dal Covid.

Non sono nemmeno utili quelle spese che si riferiscono a pagamenti di attività imprenditoriali o professionali, non essendo queste ultime dirette ad alcun consumo.

Allo stesso modo, non rientrano le operazioni agli sportelli Atm come le ricariche telefoniche o i bonifici per addebiti diretti su conto corrente. Non rilevano nemmeno le operazioni per pagamenti ricorrenti, con addebito su carta o conto corrente. Non vengono considerate quindi le operazioni per il pagamento di bollette.

Vediamo ora quali operazioni invece rientrano nel bonus di dicembre 2020, e quali rimborsi da queste possono derivare.

Quali spese rientrano nel cashback e spese ammesse nel bonus

Al rimborso è possibile aderire per qualsiasi spesa. Non si prevede un importo minimo, basta che gli acquisti vengano effettuati con carte, bancomat o app per i pagamenti. Sono ammesse anche le carte utilizzabili solo all’interno di una specifica catena, come le carte regalo oppure le carte sociali. Serve però che l’esercente di riferimento sia registrato presso PagoPA, il servizio di POS della pubblica amministrazione.

Numerosi circuiti sono al momento ammessi. Solo per dirne alcuni, Mastercard, Visa, Mastero, e American Express. Non sono considerati, invece, i circuiti di Samsung Pay, Apple Pay o Google Pay, che varranno solo dal 2021. Se una carta o un bancomat è connesso a due circuiti diversi, bisogna necessariamente registrarli entrambi.

È possibile aderire con acquisti di qualunque genere. In questa categoria rientra la spesa al supermercato e le compere nei negozi, gli acquisti in bar e ristoranti (dove sono aperti). Ma anche il pagamento di prestazioni di artigiani e professionisti, come avvocati, architetti o idraulici.

Rientrano addirittura i pagamenti effettuati per la benzina e il diesel. Non è chiaro invece se nel rimborso rientrino anche le somme versate per i caselli di tangenziali ed autostrade. Per questi ultimi si attendono chiarimenti dal governo.

© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata
Martina Sapio Studentessa di Giurisprudenza alla Federico II di Napoli, scrivo per la sezione Attualità e vedo nel giornalismo il modo migliore di mettere in pratica le mie conoscenze. Ho sempre amato scrivere così come ho sempre amato informarmi sul mondo che mi circonda, sul suo modo di cambiare e di evolversi. Per questo ho deciso di iniziare ad esplorare questo mondo. Capire da quali meccanismi è mossa la nostra società. Mi interesso in particolar modo di politica e di tematiche economiche, sia di carattere nazionale che internazionale, di come queste costanti influenzino tutti noi. Nello scrivere cerco di essere quanto più diretta e chiara possibile: un lavoro di ricerca e di rifinitura che ha come obiettivo la sola, vera informazione. Leggi tutto