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Chi è Beppe Fiorello: biografia, età, altezza, moglie, figli e film

R. C.
02/12/2024

Conduttore, produttore e attore, chi è Beppe Fiorello: biografia, curriculum età, altezza, vero nome, origini, carriera, moglie, figli, fiction, serie tv e film.

Foto per capire chi è Beppe Fiorello

Foto per capire chi è Beppe Fiorello

Fratello minore del noto showman Rosario e della scrittrice e conduttrice Caterina, ha spesso sofferto della competizione con il primogenito. Pur avendo un attaccamento particolare per la famiglia e la sua terra d’origine. I tre hanno anche un’altra sorella, Anna, titolare di un negozio a Roma.

Proviene da una famiglia di artisti e la sua carriera è cominciata proprio accanto al fratello Rosario come animatore nei villaggi turistici.

Protagonista di numerose fiction di successo, dal 9 novembre 2020 è andata in onda una importante sua produzione, la nuova fiction di RaiUno, Gli orologi del diavolo.

Una carriera televisiva lunga, per questo a parlarci di lui, non sarà la sua ultima fiction Gli orologi del diavolo, Beppe Fiorello chi è, quanti anni ha, con chi è sposato e dove vive, saranno innanzitutto CV e pagine social a dircelo.

Chi è Beppe Fiorello: biografia, curriculum, età, vita privata, moglie e figli dell’attore

Per scrivere una biografia e sapere chi è Beppe Fiorello, Instagram, Facebook e Twitter possono essere d’aiuto, come anche suoi film e fiction, che ci aiutano a capire, altezza, età, vita privata, moglie e figli.

Il suo vero nome è Giuseppe, ha origini siciliane, è nato a Catania il 12 marzo 1969,  sotto il segno zodiacale dei Pesci. Oggi ha 51 anni ed è alto 1 metro e 78 centimetri.

Per la prima volta racconta la sua storia umana ed artistica, in un racconto a Vincenzo Mollica.  Il percorso che lo ha portato a diventare tra i più importanti attori italiani. Lo Speciale Tg1 è stato girato ad Augusta, la città della famiglia, dove l’attore è cresciuto. Parla degli anni della sua timidezza, dei suoi inizi, del rapporto con il padre, pilastro della sua vita, la figura di Domenico Modugno, fonte di ispirazione fondamentale e a cui dedicherà una miniserie.

Nonostante la sua carriera tra fiction e film, cinema e sceneggiature, la vita privata è comunque difficile da raccontare, non essendo stato mai protagonista di scandali o al centro di gossip. L’attore, insieme alla moglie e ai figli, conduce una vita piuttosto riservata nella Capitale.

Della sua vita privata, sappiamo che è sposato, Beppe Fiorello e la moglie Eleonora Pratelli, si sono uniti in matrimonio il 16 ottobre 2010 in una chiesa del Vaticano, oggi hanno  due figli. La figlia maggiore è Anita, nata nel 2003 , il secondo genito è Nicola, nato nel 2005.

La moglie, pilastro della famiglia, come l’attore stesso la definisce, ha iniziato la sua carriera nel 1997 come “Celebrity Consultant” di importanti brand di moda.

Nel 2004 fonda Suite19, Boutique Agency che opera nel settore del lusso e della moda, specializzata in “celebrities endorsement”, sia su star italiane sia internazionali.

Da attore Fiorello a produttore televisivo

Chi lo conosce lo associa a serie tv e fiction di successo, come Era d’Estate, Volare – la grande storia di Domenico Modugno e Gli orologi del diavolo, ma pochi sanno chi è Beppe Fiorello produttore televisivo.

La sua carriera è parecchio eclettica, passando da semplice comparsa ad attore protagonista, da sceneggiatore a produttore.

Dopo un breve periodo al fianco del fratello come tecnico al villaggio turistico della Valtur a Brucoli, ha inizio la sua carriera.

Nel 1994, con il nome d’arte “Fiorellino”, lavora al fianco di Marco Baldini, Luca Laurenti e Amadeus per Radio Deejey. Ancora nel ‘94, al fianco di Antonella Elia, debutta come conduttore nel programma Mediaset Karaoke, già precedentemente condotto dal fratello.

Poco prima di diventare attore, abbraccia anche la carriera musicale, diventando cantante del gruppo pop Patti Chiari, apparso in programmi televisivi come Domenica In e Festivalbar ’97.

Nel 1996, in una moderna libreria-bar di Riccione, conosce Niccolò Ammaniti grazie alla conduttrice Daria Bignardi che lo stava intervistando. Lo scrittore gli propone un provino a Roma per il film di Marco Risi tratto dal suo libro. Nel 1998, infatti, debutta al cinema con il suo primo film L’ultimo capodanno.

L’esordio in televisione è con Ultimo, su Canale 5, diretto da Stefano Reali, insieme a Raoul Bova.

Nel 1999 recita ne Il talento di Mr. Ripley insieme al fratello Rosario e ad attori internazionali come Matt Damon, Gwyneth Paltrow, Jude Law e Cate Blanchett. È attore protagonista in I fetentoni e compare ne Il morso del serpente.

Nel 2000 l’attore è co-protagonista insieme a Carlo Verdone in C’era un cinese in coma. Torna a lavorare poi con Marco Risi in Tre mogli.

Dal 2002 al 2006 lavora in molte miniserie trasmesse dalla Rai e ancora nel 2006 partecipa al primo episodio della fiction Rai Crimini.

Nel 2007 l’attore è protagonista della miniserie Giuseppe Moscati. Lavora in La vita rubata nel 2008. Nello stesso anno, in macchina, sul Lungotevere a Roma, con l’amico e sceneggiatore Alessandro Pondi, nasce da una sua idea la miniserie Il bambino della domenica.

Nel 2007 debutta come regista per i videoclip dell’album Il mutevole abitante del mio solito involucro di Salemi e continua a lavorare come attore con il film Appuntamento a ora insolita, cui seguono, nel 2008, I galantuomini e Baarìa, film di Giuseppe Tornatore.

Una delle più importati produzioni è quella del 2020. Negli Gli orologi del diavolo, Beppe Fiorello con i tatuaggi sulle braccia è Marco Merani, eroe per caso nella fiction ispirata alla vita di Gianfranco Franciosi.

Per i 150 anni dell’Unità di Italia, è produttore, con il fratello, di un cortometraggio intitolato Domani. Attori sono i suoi figli Anita e Nicola. È il primo prodotto della R.O.S.A., casa di produzione di “famiglia”.

Lavora ancora come attore in vari film: I baci mai dati e Terraferma. Ritorna in televisione con Sarò sempre tuo padre, una fiction in cui ha lavorato anche come sceneggiatore.

Fiorellino torna sui grandi schermi nel 2012 con Magnifica presenza di Ferzan Özpetek. Il film ha ottenuto otto candidature ai Davis di Donatello e nove ai Nastri d’argento.

Film e fiction, chi è Beppe Fiorello attore

Se non possiamo dire tanto della sua vita privata, poco gossip rispetto a figli e moglie, Beppe Fiorello chi è come attore, lo abbiamo conosciuto tutti, nei suoi film, serie tv e fiction. Percorriamo la sua carriera cinematografica.

Il 18 e il 19 febbraio 2013 va in onda la nuova miniserie della Rai, Volare – La grande storia di Domenico Modugno, in cui l’attore è protagonista. La fiction è stata presentata al pubblico dall’attore, ospite alla seconda serata del Festival di Sanremo. Il 9 marzo è ospite di Fazio a Che tempo che fa per celebrare il successo ottenuto dalla fiction. Il 28 agosto 2013 il sindaco di Polignano a Mare conferisce all’attor regista la cittadinanza onoraria come riconoscenza per l’interpretazione di Modugno.

A ottobre 2013 va in onda su RaiUno Il racconto di Mollica che ripercorre la sua vita privata e origini, chi è Beppe Fiorello, quanti anni ha, con chi è sposato, moglie e figli, per la prima volta lo svela in un’intervista.

L’attore torna al cinema con il lungometraggio Se chiudo gli occhi non sono più qui, regia di Moroni. Per RaiUno nel 2014 recita nel film L’oro di Scampia.

Dal romanzo di Franco Di Mare Non chiedere perché, produce il film L’angelo di Sarajevo con la sua Iblafilm e cura soggetto e sceneggiatura, in onda sulla Rai il 20 e il 21 gennaio 2015.

L’attore e regista torna anche a teatro con Penso che un sogno così

Ancora prodotta dalla sua Iblafilm è la miniserie in onda su RaiUno il 15 e 16 febbraio 2016, Io non mi arrendo. Prima era stato ospite nell’ultima serata del Festival di Sanremo.

Dopo 24 anni dalla Strage di Capaci, è al cinema Era d’estate, un omaggio a Paolo Borsellino e Giovanni Falcone.

Nel 2017 produce la miniserie I fantasmi di Portopalo e nello stesso anno termina le riprese di Tutto il mondo è paese, grazie alla quale ottiene la cittadinanza onoraria del comune calabrese di Riace per aver interpretato il sindaco Domenico Lucano.

Nel frattempo l’Iblafilm del produttore e R.O.S.A. Production, di Rosario suo fratello, il 28 settembre debuttano al cinema con Chi m’ha visto. Un film con Pierfrancesco Favino e la regia dell’amico Pondi.

Nel 2018 i fratelli lavorano ancora insieme per la Rai in Mio fratello, videoclip della canzone di Biagio Antonacci, con la regia di Muccino.

Il 9 novembre 2020 torna in tv con Gli orologi del diavolo, una produzione Rai Fiction con Picomedia e la collaborazione di Mediaset Spagna. Si tratta di una miniserie ispirata all’omonimo libro. Presenta quattro puntate da otto episodi in cui interpreta un meccanico navale infiltrato nei narcos, Gianfranco Franciosi. Fiction che gli è valsa un battibecco con Luca Argentero.

Anagrafica Principale
Beppe Fiorello è conduttore, attore del panorama televisivo, cinematografico e teatrale italiano, produttore della sua Iblafilm e sceneggiatore di film. Una carriera costellata di successi e riconoscimenti.
Nome e CognomeGiuseppe Fiorello
Data di nascita12/03/1969
Luogo di nascitaCatania
ProfessioneAttore, sceneggiatore, conduttore, produttore cinematografico
Breve BiografiaBeppe Fiorello è conduttore, attore del panorama televisivo, cinematografico e teatrale italiano, produttore della sua Iblafilm e sceneggiatore di film. Una carriera costellata di successi e riconoscimenti.
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
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