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Chi è Gianfranco Franciosi: storia vera Gli Orologi del Diavolo

A. A.
25/11/2024

La storia l'abbiamo sentita a Presa Diretta, alle Iene e in una fiction, chi Gianfranco Franciosi: biografia, origini, età, moglie, figli, libro e film ed esclusiva intervista.

Foto per capire chi è Gianfranco Franciosi

Foto per capire chi è Gianfranco Franciosi

Meccanico navale di grande talento, noto a tutti per le sue indiscusse qualità. Scopriamo il personaggio in una  esclusiva intervista concessa alla redazione di Controcampus.

Nel 2004 il meccanico, diventa collaboratore della polizia, informatore e poi agente infiltrato. Viene coinvolto in un cartello di narcotrafficanti spagnoli e sudamericani. Inizialmente il meccanico costruisce per loro gommoni, con regolari fatture e bonifici. Nel 2006 viene arrestato a Marsiglia, durante l’operazione “Albatros 2005”. La detenzione dura 7 mesi e 22 giorni, al termine della quale continua a collaborare con la polizia. Nel 2008 partecipa alla prima operazione di trasporto di droga.

Il  27 Febbraio 2009, nell’operazione “Albatros 2008” le autorità hanno sequestrato ben 12 tonnellate di cocaiana pura, dal valore di 720 milioni di euro.

Il meccanico racconta la sua storia all’interno di un libro “Gli Orologi del diavolo“, scritto insieme al giornalista Federico Ruffo, al quale s’ispira l’omonima fiction di Rai 1 con Beppe Fiorello.

Ma non conosceremo la sua storia solo attraverso libro e fiction, Gianfranco Franciosi chi è oggi, storia vera, biografia, origini, età, moglie, figli, lo scopriremo soprattutto con interviste ed inchieste de Le Iene e Presa diretta. Inoltre le sue dichiarazioni in una  esclusiva intervista alla nostra redazione.

Chi è Gianfranco Franciosi oggi: età, moglie, figli e storia del film, de Le Iene e Presa Diretta

Per scrivere una biografia che ci dica la vera storia e chi è Gianfranco Franciosi oggi, libro, fiction, interviste, inchieste de Le Iene e Presa Diretta, possono esserci d’aiuto per sapere innanzitutto età, moglie, figli, vita privata, origini. Non solo a raccontarci di lui una sua nuova intervista alla nostra redazione.

Nato a Berna in Svizzera il 9 gennaio 1979 da un’umile famiglia di ristoratori. Occhi grandi marroni-verdi, capelli brizzolati e fisico asciutto. Un uomo dall’aspetto comune e ordinario. Per questo nessuno può immaginare dietro di lui, una doppia identità e vita.

“A soli due mesi di vita, si trasferisce con la famiglia in Liguria, a La Spezia. Il giovane sogna di costruire con le sue mani grandi imbarcazioni. Inizia a studiare all’età di 16 anni, diventando tecnico specializzato “Mercedes Benz McLaren. Con il tempo diventa uno dei migliori meccanici navali della zona.” – Come lui stesso ci racconta –

Racconta dettagliatamente la sua storia nel libro “Gli Orologi del Diavolo”, Gianfranco Franciosi svela in queste pagine la sua vita privata.

Secondo la storia, “il meccanico deve costruire un grande gommone per un cliente che ha un’attività di diving. Il cliente lo paga con due assegni bancari da 25 mila euro l’uno. Accade poi, che il meccanico riconosce il cliente per cui ha costruito i gommoni, in un servizio del telegiornale della mattina. Si tratta di un narcotrafficante, Giuseppe Valentini, detto Tortellino, capo dell’ex banda della Magliana, ucciso il 22 Gennaio 2005 da un sicario in una lotta tra narcos, in un bar romano “Il gatto, la volpe e il sorcio”. – Fa sapere GF nella nostra intervista – 

Appresa la notizia, l’uomo si dirige subito dalla polizia dove rivela di aver svolto un lavoro per conto di un narcotrafficante. La polizia lo tranquillizza facendigli sapere di non aver commesso alcun reato.

“Nel 2006 la situazione si ripete. Un altro narcotrafficante si presenta nel suo cantiere. Si tratta di Elias Pineiro Fenandèz, boss del narcotraffico internazionale. La richiesta è la medesima. La costruzione di grandi gommoni. Il meccanico si rivolge subito alla polizia, prima di fare i gommoni. La Polizia lo spinge a fare il lavoro. Riceve il pagamento anticipato con una mazzetta da 50 mila euro”. – Come si legge nel libro e confermato dal meccanico –

Della sua vita privata sappiamo che è sposato, la moglie di Gianfranco Franciosi è Deborah, conosciuta nel 2010, si uniscono in matrimonio nel 2013, a oggi non hanno figli. Ha avutro anche una compagna in precedenza, Marica Mosti, a cui è stato legato dal 1997 al 2008. La donna lo lascia quando viene arrestato.

La nomina Francioni come informatore della polizia

Oggi, sappiamo chi è Gianfranco Franciosi dal film Gli Orologi del Diavolo con Beppe Fiorello, ma sarà davvero un eroe, o un “truffatore”, come sentito in interviste di FanPage rivolte a concittadini del meccanico? Cerchiamo di conoscere la sua storia sin da quando diventa agente infiltrato, come lui stesso ci dichiara in una nuova ed esclusiva intervista concessaci.

“Nel 2006, diviene informatore nei cartelli dei narcotrafficanti, permettendo di piazzare sui gommoni GPS. Tuttavia l’uomo finisce presto nei guai. Nel 2006 viene arrestato a Marsiglia con l’accusa di coinvolgimento in un traffico di droghe internazionali, durante l’operazione “Albatros”. Il meccanico rimane in carcere per 7 mesi”.

“Nel 2007 lo Stato Italiano modifica la legge, creando la figura di “agente interposta”, quindi infiltrato”. Come ci fa sapere nella nostra intervista Gianfranco Franciosi -.

“Il 27 Febbraio 2009 grazie al suo contributo, la Polizia riesce a sequestrare una grandissima quantità di cocaina pura, circa 12 tonnellate, dal valore di 720 milioni di euro. Si tratta della più grande operazione di sequestro di droga in Europa”.

Nella nostra intervista, raconta di “altre tre operazioni di droga, in cui ha collaborato con la polizia, dal 2008 al 2011: Operazione Albatros, Operazione Freeway, Operazione San Giuseppe.”

Il meccanico viene inserito nel “programma protezione testimoni“, con l’obbligo di celare la sua vera identità e di trasferirsi continuamente. Ben presto decide di abbandonare il programma di protezione nel 2013 e di riprendere la sua attività di meccanico navale. Non senza difficoltà. Difatti non passa molto tempo. E’ il 2016 quando un incendio di natura dolosa gli distrugge il cantiere, causandogli ingenti danni.

Oggi conduce una vita da sorvegliato, è costantemente scortato dalle Forze dell’ordine e da civili. Nella sua ultima intervista confessa di portare giornalmente un giubbotto antiproiettile e di ricevere minaccie continue.

Dal film Gianfranco Franciosi a Le Iene e Presa Diretta

Dunque, non solo la storia del film, Gianfranco Franciosi chi è oggi, cosa ha fatto e ulteriori verità, lo scopriamo grazie a servizi de Le Iene e Presa Diretta e in una nuova intervista alla nostra redazione.

Presa Diretta ha mandato in onda la storia vera del meccanico all’interno di una puntata dedicata ai “testimoni di giustizia“. Nel 2015 Federico Ruffo, giornalista del programma, insieme al meccanico navale, scrive il libro ” Gli Orologi del Diavolo”Nel 2020 Rai 1 manda in onda la fiction omonima, che ha riacceso l’interesse sul caso.

Dopo la messa in onda della serie, FanPage apre un’inchiesta, con il giornalista Giorgio Scura, che intervista conoscenti, cittadini e l’ex compagna del meccanico navale. Il giornale, attraverso una serie di interviste, denuncia diverse attività illegali a carico dell’uomo.

“Il ministero degli Interni apre un’indagine con una commissione antimafia parlamentare, nei confronti di Fanpage. Quanto detto dal giornale sarebbe privo di fondamento, difatti verrà smentito anche dai servizi delle Iene”. Dichiara nella nostra intervista Gianfranco Franciosi che continua – “Lo stesso Ministero degli Interni chiarisce che, per diventare testimone di giustizia non devi essere inserito in alcun ambito criminale.”

“Sono stato assolto in tutti i processi per truffa, in formula piena  dichiarain realtà Fanpage ha fatto credere, tramite l’inchiesta, che ho compiuto un reato, creato invece dalla polizia per non uccidere una persona. Gli unici reati che ho compiuto sono nel 2001 e il secondo, nel 2004. Il primo avviene nei confronti di una signora che, non intende pagare il conto di un motore, per questo decido di non consegnarglielo e scatta, da qui il reato di appropriazione indebita. Il secondo reato accade durante la prima società di nautica, nel 2001, con sentenza nel 2004. Diversi creditori denunciano l’azienda per debiti. Vengo a conoscenza del reato solo nel 2004, di ritorno dalla Spagna.”

Poi ci tiene a chiarire che “Dopo aver preso i soldi del ministero, in seguito al fallimento dell’azienda, dopo l’incendio del 2016, la mia prima preoccupazione è stata quella di chiamare i clienti, circa 43 clienti che hanno preso indietro soldi e gommoni a prezzo di costo. Sono rimasti fuori 6 clienti e 4 fornitori, per un importo di 27 mila euro di debiti”. 

Gianfranco Franciosi oggi, appare un uomo distinto, ancora oggi, lotta contro accuse ingiuste e diffamanti.

Anagrafica Principale
Gianfranco Franciosi nasce a Berna, in Svizzera. Sin da giovane si trasferisce in Liguria, a La Spezia, con la famiglia. Col tempo diviene un meccanico navale di successo. Tuttavia l'uomo è coinvolto in losche operazioni di narcotrafficanti internazionali, che chiedono gli di costruire dei gommoni. Nel 2008 finisce in carcere e vi rimane per non far cadere la falsa identità. Grazie alla collaborazione la Polizia sequestra la più grande quantità di cocaina pura, 12 tonnellate, dal valore di 720 milioni. Viene inserito nel programma protezioni testimoni, per le continue minaccie subite dai narcos. Ad oggi ha ripreso la sua attività di meccanico navale e vive costantemente scortato da Forze dell'Ordine.
Nome e CognomeGianfranco Franciosi
Data di nascita09/01/1979
Luogo di nascitaBerna, Svizzera
ProfessioneMeccanico navale
Breve BiografiaGianfranco Franciosi nasce a Berna, in Svizzera. Sin da giovane si trasferisce in Liguria, a La Spezia, con la famiglia. Col tempo diviene un meccanico navale di successo. Tuttavia l'uomo è coinvolto in losche operazioni di narcotrafficanti internazionali, che chiedono gli di costruire dei gommoni. Nel 2008 finisce in carcere e vi rimane per non far cadere la falsa identità. Grazie alla collaborazione la Polizia sequestra la più grande quantità di cocaina pura, 12 tonnellate, dal valore di 720 milioni. Viene inserito nel programma protezioni testimoni, per le continue minaccie subite dai narcos. Ad oggi ha ripreso la sua attività di meccanico navale e vive costantemente scortato da Forze dell'Ordine.
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Antonella Acernese Studentessa di Lettere Moderne alla Federico II di Napoli. Sono cresciuta a contatto con libri d'ogni genere, sviluppando amore verso le lettere e il potere della loro combinazione. Ho iniziato a collaborare con testate giornalistiche e scrivendo su blog, sin da giovanissima,. L'obiettivo di affermarmi nel mondo lavorativo, in qualità di giornalista, è la mia più grande motivazione . Fortemente affascinata dall'essere attiva sul campo e vigile nello sguardo nei confronti della realtà. Mi appassionano i dettagli, i retroscena, la possibilità di scoprire antefatti e di non arrestarsi mai, in tale ricerca. La dedizione nella ricerca costante dei dettagli è alla base della rubrica di Attualità che curo: "Le biografie dei personaggi". Curiosità, fatti e i loro mondi da scoprire, mi affascinano e mi stimolano nell'addentrarmi in essi e narrarli. Dico da sempre e senza remore, di essere nata per scrivere, per fondere insieme questa mia passione alla volontà di contribuire ad un servizio pubblico, ad informare e far conoscere. Scrittura pulita, chiara e rispettosa, un plain language, è ciò a cui miro nella stesura degli articoli, affinché cronaca e notizie possano essere consumate da tutti, senza alcun ostacolo di chiarezza. Leggi tutto
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