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Chi era Gandhi: biografia, storia, vita, morte e frasi sulla pace

Carolina Campanile 10 Dicembre 2020
C. C.
30/12/2024

Filosofo, politico e avvocato, detto Mahatma, chi era Gandhi e perché non ha ricevuto il Nobel per la pace: biografia, moglie e figli, breve storia su vita e morte, e frasi.

Comunemente conosciuto con l’appellativo onorifico di Mahatma, che in sanscrito significa grande anima, ma traducibile anche come santo. Altro soprannome è anche Bapu, che significa padre.

Bassino e minuto, testa calva e labbro sporgente sotto i grandi baffi, occhiali rotondi, sandali di legno (o scalzo) e fascia intorno ai fianchi.

Una figura senza dubbio inconfondibile, il Mahatma è stato uno dei pionieri e teorici della satyagraha, la resistenza all’oppressione attraverso la disobbedienza civile di massa. Una teoria che, fondata sulla verità e la nonviolenza, porterà l’India all’indipendenza.

Con le sue azioni il politico ispirerà numerosi movimenti di difesa dei diritti civili, tra i quali quello di Martin Luther King e Nelson Mandela, altrettante figure importanti.

Dopo una vita a battersi per i diritti del proprio popolo, Gandhi non ricevette mai il Premio Nobel per la Pace nonostante le 5 nominazioni tra il 1937 e il 1948. Effettivamente è una notizia che sorprende, vista la sua vita (e morte) a servizio della nonviolenza. Il Comitato aveva tuttavia un’opinione critica sul fatto che fosse un attivista per la pace e allo stesso tempo leader del movimento indipendentista.

Il Comitato se ne rammaricherà 10 anni dopo, classificandolo nella pagina ufficiale come il Nobel mancato.

In India è ufficialmente riconosciuto come Padre della nazione, tanto che il 2 ottobre, giorno della sua nascita, è considerato giorno festivo.

Non lo conosceremo solo per la lotta all’indipendenza dell’India, e per quel mancato Nobel, Gandhi chi era in vita e prima della morte, ce lo dice la sua biografia e le sue frasi sulla pace.

Chi era Gandhi: biografia, riassunto e breve storia sulla vita e morte e perché non ha ricevuto il Nobel

Per scrivere una breve biografia del pacifista indiano, che ci dica chi era Gandhi, cos’ha fatto in vita e come e quando è morto, leggeremo la sua storia attraverso un riassunto per date.

Nasce a Porbandar il 2 ottobre 1869, all’interno di una famiglia benestante. A soli 13 anni si sposa, per volontà di un matrimonio combinato.

Nel 1886, a 18 anni, parte per Londra per studiare da avvocato, e due anni dopo torna in India, dove inizia a svolgere la professione.

Trasferito in Sudafrica per una causa, entra per la prima volta in contatto col fenomeno dell’apartheid e del pregiudizio razziale. Atti che subisce sulla sua pelle, e che lo convinceranno a divenire parte attiva nella secolare lotta al razzismo.

Nel 1899 scoppia la Seconda guerra boera. Tuttavia la situazione degli indiani in Sudafrica non migliora. Ormai leader, nel 1903 fonda il giornata Indian opinion in una fattoria di Phoenix. Questa sarà anche il primo modello di ashram, in cui si pratica la povertà volontaria.

Nel 1905 il Congresso Indiano, di cui fa parte, sfida per la prima volta l’Impero britannico con un boicottaggio.

L’anno successivo, alla pubblicazione del governo di una legge chiaramente razzista, Mahatma invita i suoi compagni a sfidare le legge senza ricorrere alla violenza. La lotta dura sette anni, nei quali migliaia di indiani sono imprigionati, frustati e uccisi per essersi opposti. L’opposizione indiana culmina nel 1913, con lo sciopero e la marcia delle donne.

Sarà il primo dei tanti conflitti che accompagneranno la lotta per l’indipendenza dell’India. Una lotta durata 31 anni, e che ci fa capire tanto su chi era Gandhi e perché avrebbe dovuto ricevere il premio Nobel per la pace.

Circa la sua vita privata, sappiamo che è stato sposato, la moglie di Gandhi è Kastruba, che lo supporterà nella lotta alla violenza, gli darà tre figli: Manilal, Ramdas e Devdas.

La marcia del sale di Mahatma e l’indipendenza dell’India

Chi lo conosce lo associa alla lotta pacifica per l’indipendenza dell’India, ma chi era Gandhi uomo di pace e quando ha iniziato la sua battaglia non tutti lo sanno.

Il 1915 è un anno trascorso in un viaggio attraverso l’India, che aveva l’obiettivo di conoscere la vera condizione dei circa 700.000 villaggi.

I primi successi si presentano nel 1917-1918, con la campagna nel Champran. Qui organizza la disobbedienza civile di migliaia di contadini, costretti a coltivare la pianta da cui si ricava l’indaco, anziché gli alimenti necessari alla sopravvivenza. Con dei volontari Mahatma effettua una pulizia dei villaggi, e la costruzione di scuole e ospedali.

Nel 1919 entra in politica, con l’intento di battersi per l’indipendenza dell’India. Arrestato con l’accusa di sovversione, gli anni Venti sono pieni di provocazioni e agitazioni.

Nel 1930 inizia invece quella che sarà forse la campagna più importante nella corsa verso l’indipendenza: la Marcia del sale. Si tratta di una marcia di 380km, contro l’aumento della tassa del sale.

Arrivati sulle coste dell’Oceano indiano, il filosofo e i seguaci estraggono il sale violando il monopolio reale. Nonostante venga brutalmente repressa, resta la campagna non-violenta più riuscita nella storia dell’indipendenza indiana.

I rapporti con l’autorità britannica tonano ad inasprirsi durante la Seconda guerra mondiale, quando Mahatma accetta d’aiutare le truppe britanniche solo in cambio dell’indipendenza.

Il governo risponde creando una spaccatura tra induisti e musulmani all’interno del movimento indipendentista. Il pacifista risponderà chiedendo ai britannici di lasciare l’India: Quit India. 

Inizia così la più grande rivolta radicale mai intrapresa che porterà al 24 marzo 1947, quando il Regno Unito concede piena indipendenza all’India.

Ottenne vari riconoscimenti, ma non il Nobel, Gandhi, che è poi morto il 30 gennaio 1948 assassinato con tre colpi di pistola da un estremista. 

Citazioni per scoprire chi era Gandhi: frasi famose

Oltre che nella sua biografia, storia della sua vita e riassunto delle sue azioni come la Marcia del sale, chi era Gandhi ce lo possono svelare anche frasi e citazioni che riportano il suo pensiero non-violento.

  • Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
  • Sii il cambiamento che vorresti vedere avvenire nel mondo.
  • Un uomo può uccidere un fiore, due fiori, tre. Ma non può contenere la primavera.
  • Se urli tutti ti sentono, se bisbigli solo chi è vicino, ma se stai in silenzio, solo chi ti ama ti ascolta.
  • Il genere umano può liberarsi della violenza soltanto ricorrendo alla non-violenza. L’odio può essere sconfitto soltanto con l’amore. Rispondendo all’odio con l’odio non si fa altro che accrescere la grandezza e la profondità dell’odio stesso.
  • Se potessimo cancellare l’«Io» e il «Mio» dalla religione, dalla politica, dall’economia, saremmo presto liberi e porteremmo il cielo in terra.
  • Tu e io non siamo che una cosa sola. Non posso farti del male senza ferirmi.
  • Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.
  • Ogni persona che incontri è migliore di te in qualcosa; in quella cosa impara.
  • La vera fonte dei diritti è il dovere. Se adempiamo i nostri doveri, non dovremo andare lontano a cercare i diritti.
  • Il sentiero della nonviolenza richiede molto più coraggio di quello della violenza.
  • Non devi perdere fiducia nell’umanità. L’umanità è un oceano; se poche gocce dell’oceano sono sporche, l’oceano non diventa sporco. 
  • La differenza fra ciò che facciamo e ciò che siamo capaci di fare sarebbe sufficiente a risolvere molti dei problemi del mondo.
  • Se esiste un uomo non-violento, perché non può esistere una famiglia non violenta? E perché non un villaggio? una città, un paese, un mondo?
Anagrafica Principale
Nato in una famiglia benestante, la sua condizione gli permettono di seguire i migliori studi, nonostante il Paese in cui si trovasse, e di seguire gli studi per diventare avvocato preso l'Università di Londra. Finiti gli anni universitari torna in India, dove inizia ad esercitare la professione. Spedito in Sudafrica per una causa, si avvicina per la prima volta al fenomeno del razzismo e del pregiudizio che, provato sulla propria pelle, gli dà la spinta per intraprendere l'eterna lotta all'uguaglianza dei diritti.
Nome e CognomeMohandas Karamchands Gandhi
Data di nascita02/10/1869
Luogo di nascitaPorbandar, nell'allora Raj britannico.
ProfessionePolitico, filosofo e avvocato indiano.
Anagrafica Principale
Nato in una famiglia benestante, la sua condizione gli permettono di seguire i migliori studi, nonostante il Paese in cui si trovasse, e di seguire gli studi per diventare avvocato preso l'Università di Londra. Finiti gli anni universitari torna in India, dove inizia ad esercitare la professione. Spedito in Sudafrica per una causa, si avvicina per la prima volta al fenomeno del razzismo e del pregiudizio che, provato sulla propria pelle, gli dà la spinta per intraprendere l'eterna lotta all'uguaglianza dei diritti.
Nome e CognomeMohandas Karamchands Gandhi
Data di nascita02/10/1869
Luogo di nascitaPorbandar, nell'allora Raj britannico.
ProfessionePolitico, filosofo e avvocato indiano.
© Riproduzione Riservata
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Carolina Campanile Diplomata in Scienze del Turismo, sono iscritta alla Facoltà di Lettere Moderne alla Federico II. La passione per la scrittura nasce sin da piccola, quando nella mia stanzetta inventavo fiabe che ancora oggi custodisco gelosamente. Appassionata di letteratura e di arte, con gli anni ho iniziato ad interessarmi anche a ciò che è successo e succede nel mondo. Sensibile ai problemi che il pianeta (e l'uomo) affronta quotidianamente, per ControCampus scrivo prettamente per la rubrica Giornate e festività. L'idea nasce dalla volontà di raccogliere tutte le ricorrenze il cui obiettivo è sensibilizzare gli animi. Gli articoli trattano vari temi, dal problema dell'inquinamento alle malattie per le quali non ancora esiste una cura specifica. In passato ho scritto per la rubrica Il Personaggio e Frasi, dove ogni tanto mi ritroverete. Leggi tutto