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Cosa si può fare nella zona arancione a dicembre e divieti area

M. S.
19/11/2024

Permessi e cosa si può fare nella zona arancione dal 4 dicembre, spostamenti consentiti, visite a familiari, congiunti, motivi assistenza e divieti in queste aree regioni.

Cosa si può fare nella zona arancione

Cosa si può fare nella zona arancione

Gli spostamenti consentiti, le visite a familiari, congiunti e per motivi d’assistenza. Cosa non si può fare, divieti e sanzioni.

La zona arancione è un passaggio obbligato che molti cittadini hanno vissuto recentemente. In ogni caso è fondamentale conoscere cosa si può fare in una regione arancione e cosa no; soprattutto quali sono gli spostamenti consentiti in queste aree, in riferimento a familiari e congiunti. Ma anche cosa non si può fare, quali sono le sanzioni previste, quali sono i casi in cui bisogna usare l’autocertificazione. Anche in zona arancione vengono applicate le nuove regole previste per il periodo natalizio.

Settimanalmente il governo cambia i colori delle regioni, in relazione all’indice RT e ai vari indicatori Covid. Fortunatamente nelle ultime settimane c’è stato un miglioramento della situazione epidemica, e le varie zone tendono a scendere di rischio in maggiore velocità.

Ad oggi sono ancora zone arancioni la Basilicata, la Calabria, la Campania, la Lombardia, il Piemonte, la Provincia Autonoma di Bolzano, la Toscana e la Valle d’Aosta. Alcune di queste, però, sono  fortunatamente in procinto di passare al gradino inferiore.

Vediamo quindi quali sono le regole previste per gli spostamenti nelle regioni arancioni, che rappresentano sicuramente la situazione di maggior interesse per i cittadini coinvolti.

Cosa si può fare in zona arancione dal 4 dicembre: spostamenti e acquisti possibili in queste aree

Le regole delle regioni arancioni del Covid relative alla mobilità sono molto simili a quelle previste per la zona gialla. Tuttavia l’intero apparato normativo va combinato con le nuove disposizioni previste per le feste natalizie. Quindi bisogna sempre restare aggiornati per sapere cosa si può fare in una zona arancione e cosa non si può fare, per evitare multe e verbali.

In queste regioni arancioni vige il coprifuoco, dalle 22:00 alle 05:00. Al di fuori di questi orari, sono consentiti gli spostamenti solo all’interno del proprio comune senza necessità di alcuna giustificazione. Si può fare attività fisica, visitare i parenti o i congiunti, fare acquisti liberamente, o andare al ristorante. Durante il coprifuoco, invece, è necessario munirsi di autocertificazione. I giustificati motivi sono sempre necessari per gli spostamenti intra comunali o regionali.

Queste disposizioni vanno coordinate con le nuove regole previste per il periodo delle feste invernali. Le limitazioni che indicano nella zona arancione cosa si può fare con congiunti, spostamenti e scuola, valgono per l’Italia intera. Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono vietati gli spostamenti tra regioni e province diverse, salvi sempre i motivi dell’autocertificazione. In particolare durante le giornate del 25 e 26 dicembre e 1 gennaio sono vietati gli spostamenti fuori dal proprio comune. In tutti i casi è comunque giustificata la mobilità per comprovati motivi di lavoro, salute e necessità. Vedremo successivamente cosa si intende in questo senso.

Restano ferme le regole che prevedono la chiusura di bar e ristoranti. Per questi esercizi, è permesso solo l’asporto fino alle 22:00 e la consegna a domicilio senza limiti d’orario. Tuttavia in periodo di feste i negozi resteranno aperti fino alle 21:00, per permettere il tipico shopping natalizio.

Quali sono gli spostamenti possibili nelle aree arancione per motivi quali: visite congiunti, familiari e assistenza

Nelle regioni arancioni le regole rimangono ferme al DPCM 4 novembre, più quelle recentemente introdotte per il periodo natalizio.

Dalle 05:00 alle 22:00 sono consentiti tutti gli spostamenti all’interno del proprio comune, senza necessità di presentare l’autocertificazione. A differenza delle zone gialle, quindi, non è possibile uscire dal comune o dalla regione senza una giustificazione valida.

Paradossalmente la nuova normativa che indica cosa si può fare in zona arancione in Italia, introdotta per le feste invernali, ha influito poco sulle regole già vigenti. Si prevede infatti che dal 21 al 6 gennaio non è possibile, salvo i motivi dell’autocertificazione, viaggiare tra regioni. Questa però era una limitazione già presente per queste zone. Allo stesso modo, il 25, 26 e 1 gennaio è vietato uscire dal comune senza una giustificazione. Anche in questo caso la normativa, di fatto, non cambia.

I ricongiungimenti familiari e con i congiunti fuori dal proprio comune non sono giustificati. Non è possibile addurre come giustificazione dello spostamento il voler passare le vacanze in famiglia, o voler assistere una persona sola ma autosufficiente. L’unica giustificazione possibile, in zona arancione, è il voler assistere una persona non autosufficiente. Dato che questo rientra nei motivi di necessità dell’autocertificazione, questo tipo di mobilità non è limitata nè dalla data nè dall’orario del coprifuoco.

Per voler riassumere, in zona arancione non ci si può spostare al di fuori del proprio comune salvo i motivi dell’autocertificazione. All’interno del comune ci si può muovere, senza giustificazione, negli orari consentiti. La disciplina è praticamente sovrapponibile con la più recente. Per il periodo natalizio, fuori dal comune, provincia o regione indipendentemente dall’orario, sono consentiti solo gli spostamenti motivati. Tra questi motivati rientra l’assistenza alle persone non autosufficienti.

Spostamenti nelle zone arancioni per lavoro: come fare

La mobilità degli spostamenti in zona arancione è particolarmente limitata. Numerose occasioni di circolazione richiedono l’autocertificazione. Per spostamenti fuori dal comune, provincia o regione, o in ogni caso per spostamenti durante il coprifuoco è necessario avere un valido motivo per circolare. Questi motivi comprendono quelli lavorativi. Analizziamo meglio questo aspetto.

Quando si parla di comprovato motivo lavorativo, non tutti sanno chiaramente nella zona arancione cosa si può fare e cosa no, dove si può andare effettivamente. In realtà, la formulazione del concetto non è mai stata chiara, pur essendo diffuso ormai dall’inizio dell’epidemia.

Inizialmente si era pensato si dovessero avere a riguardo solo le esigenze di lavoro gravi; per esempio, compiti necessari, urgenti o improrogabili, che avrebbero giustificato la circolazione durante la pandemia. Ma un successivo chiarimento ha spiegato che i motivi di lavoro possono avere a riguardo anche il semplice svolgimento delle mansioni lavorative, se per svolgere questi compiti è necessario spostarsi. Si tratta perciò di tutte quelle attività che devono essere fatte avendo a riguardo la natura della propria prestazione lavorativa.

Ma non solo: rientrano anche tutti quegli spostamenti che non rappresentano direttamente mansioni, ma che vi sono strettamente legati. Per esempio il compimento del tragitto casa-lavoro, la pausa pranzo, la consegna a domicilio e così via.

Spostamenti nelle zone arancioni per motivi di salute: come fare

Un altro motivo giustificato per la circolazione nelle zone arancioni è quello di salute. Anche qui, all’inizio non si è capito molto bene cosa si volesse comprendere in questo concetto. Cerchiamo di fare chiarezza.

In parole povere, si fa riferimento a tutte quelle cure o quei trattamenti che devono essere effettuati, cioè sono improrogabili o necessari. In più, se si effettuano fuori dal proprio comune o dalla propria regione, si è arrivati ad affermare che bisogna dimostrare che non siano disponibili all’interno della propria zona.

Al di là degli interventi e terapie urgenti, come la chemioterapia, sono comunque giustificate le visite di controllo e gli appuntamenti, come dal dentista.

Cosa non si può fare in zona arancione dal 4 dicembre: divieti e sanzioni

I divieti previsti in zona arancione sono rimasti praticamente equivalenti a quelli previsti dal DPCM 4 novembre. Come già detto, la nuova normativa ha influito in maniera quasi impercettibile sulla vecchia disciplina. Le regioni sono in questi giorni in fermento; chiedono infatti maggiori libertà, sostenendo che i divieti di spostamento siano troppo rigidi e rischiino di spaccare le famiglie.

Detto questo, ovviamente sono vietati gli spostamenti non giustificati, nelle circostanze sopra riportate in cui devono esserlo. La multa prevista può andare dai 400 ai 1000 euro, con una riduzione del 30% (280 euro) se pagata entro cinque giorni.

L’autocertificazione è necessaria per spostarsi oltre il proprio comune e durante il coprifuoco. Ma attenzione: mettere informazioni false o mendaci (nome inventato o fasullo, indirizzo non esistente) costituisce reato. Si parla di falsa attestazione a pubblico ufficiale: la pena prevista all’art. 495 del codice penale va da 1 a 6 anni di reclusione.

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Martina Sapio Studentessa di Giurisprudenza alla Federico II di Napoli, scrivo per la sezione Attualità e vedo nel giornalismo il modo migliore di mettere in pratica le mie conoscenze. Ho sempre amato scrivere così come ho sempre amato informarmi sul mondo che mi circonda, sul suo modo di cambiare e di evolversi. Per questo ho deciso di iniziare ad esplorare questo mondo. Capire da quali meccanismi è mossa la nostra società. Mi interesso in particolar modo di politica e di tematiche economiche, sia di carattere nazionale che internazionale, di come queste costanti influenzino tutti noi. Nello scrivere cerco di essere quanto più diretta e chiara possibile: un lavoro di ricerca e di rifinitura che ha come obiettivo la sola, vera informazione. Leggi tutto
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