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Spostamenti a Natale tra comuni e regioni: regole e divieti

M. S.
19/11/2024

Quali sono gli spostamenti a Natale tra comuni e regioni possibili e permessi, regole per la mobilità in base la nuovo DPCM, cosa non si può fare, quali sono i divieti.

Spostamenti a Natale tra comuni e regioni

Spostamenti Covid

Le festività natalizie si avvicinano, ma quest’anno saranno particolari. Ci sono infatti nuove regole previste per gli spostamenti a Natale tra comuni e regioni. A causa dell’epidemia Covid, infatti, il governo sta mettendo in piedi una macchina organizzativa prevista per limitare la mobilità durante le feste invernali. È quindi fondamentale sapere che a disciplinare la situazione degli spostamenti a Natale 2020 un DPCM che modifica la normativa sulla mobilità. Inoltre, è necessario sapere quali sono le regole previste per la circolazione dentro e fuori il proprio comune o la propria regione di appartenenza. Inoltre, sono oggetto del divieto di spostamenti a Natale le seconde case, che si possono raggiungere solo in alcuni giorni. Ma anche cosa non si può fare durante le feste, dove non sarà possibile andare e quali sono i nuovi divieti.

Quest’anno niente luminarie da ammirare o passeggiate per i negozi per acquistare gli ultimi regali. Il governo ha predisposto una stretta dura, che limiterà la circolazione in maniera simile al primo lockdown di marzo; vietato quindi muoversi tra regioni. Non importa se ci si trova in zona gialla, arancione o rossa. Le nuove regole colpiranno tutti indistintamente.

Quali sono gli spostamenti a Natale tra comuni e regioni permessi in base al nuovo DPCM: regole

Il governo ha previsto per il 25 dicembre un divieto assoluto di mobilità. Analizziamo meglio le nuove regole.

La normativa originale prevede un divieto generale di lasciare il proprio domicilio nella giornata del 25 dicembre. Ai cittadini, oltre al divieto di spostamenti a Natale il Covid impedisce di vedere parenti o amici.

In parole povere, in questa giornata non sarà possibile spostarsi dal proprio domicilio. Ci sono però per gli spostamenti a Natale delle deroghe. In primo luogo, i cittadini possono uscire una volta sola per andare a trovare parenti e congiunti entro gli orari del coprifuoco. Per questi spostamenti sarà possibile cambiare comune, ma non uscire dalla regione.

Possono  poi uscire dalle proprie circoscrizioni regionali solo gli abitanti di comuni che non superano i 5.000 abitanti. Nonostante questa deroga permetta di muoversi anche verso altre regioni quando si resta nei 30km dal proprio comune, tuttavia non vale per la giornata di Natale. Il 25 dicembre, quindi, tutti i cittadini sono sottoposti alle stesse regole prima descritte.

Quest’ultima concessione è stata delineata in seguito alle numerose critiche in relazione alla discriminazione tra grandi e piccoli comuni. Le grandi città, per esempio, costituiscono un unico comune; e i loro abitanti possono quindi viaggiare molto a lungo senza uscirne mai. Al contrario, i piccoli comuni con una bassa popolazione potevano trovarsi di fronte al paradosso di non poter percorrere nemmeno distanze irrilevanti, perché con un territorio molto piccolo. Il problema aveva riguardato (non solo) per gli spostamenti a Natale la zona arancione, dove questa problematica esiste da sempre.

Va sempre ovviamente ricordato che quando si parla di divieto, vanno fatte salve le ragioni dell’autocertificazione. Per questi motivi (comprovate esigenze lavorative, di salute, familiari o di necessità) è sempre lecito, in qualunque giorno ed orario spostarsi dove si desidera.

Per questo motivo a Natale non si potrà viaggiare, tra comuni o regioni, per raggiungere le seconde case. In questo senso non rappresenta infatti un motivo valido. Non è poi giustificato visitare con spostamenti a Natale congiunti, parenti di primo grado e residenti, che non rientrano tra chi potrà muoversi tra regioni.

Cosa non si può fare a Natale tra regioni e comuni: divieti

Purtroppo quest’anno il Natale sarà celebrato in maniera diversa. Dalle modifiche predisposte per la messa di Natale alle già vigenti misure restrittive, bisognerà tenere conto anche della normativa specifica prevista per il 25 dicembre.

Come già detto, il DPCM al momento vigente disciplina l’impossibilità di spostarsi dal proprio domicilio durante le giornate festive. Sono fatte sempre salve le comprovate esigenze, ma di fatto c’è un divieto di mobilità al di fuori di questo perimetro.

Da un paio di giorni ormai l’esecutivo ha imposto nuove restrizioni. La paura di una terza ondata, scatenata dagli assembramenti e dalle riunioni familiari, ha spinto gli esperti a chiedere al governo una nuova stretta. Il governo ha deciso di accogliere questa richiesta.

Si parla ormai di un vero e proprio lockdown (una zona rossa) in alcune giornate delle festività, tra cui il 25 dicembre. Si prevede un divieto generale di lasciare il proprio domicilio, fatte salve le ragioni dell’autocertificazione e la possibilità di ricevere a casa due congiunti non conviventi. Zona rossa significa anche chiusura di bar, ristoranti e negozi.

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Martina Sapio Studentessa di Giurisprudenza alla Federico II di Napoli, scrivo per la sezione Attualità e vedo nel giornalismo il modo migliore di mettere in pratica le mie conoscenze. Ho sempre amato scrivere così come ho sempre amato informarmi sul mondo che mi circonda, sul suo modo di cambiare e di evolversi. Per questo ho deciso di iniziare ad esplorare questo mondo. Capire da quali meccanismi è mossa la nostra società. Mi interesso in particolar modo di politica e di tematiche economiche, sia di carattere nazionale che internazionale, di come queste costanti influenzino tutti noi. Nello scrivere cerco di essere quanto più diretta e chiara possibile: un lavoro di ricerca e di rifinitura che ha come obiettivo la sola, vera informazione. Leggi tutto
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