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Chi è Orietta Berti oggi: biografia, età, figli e frasi brani famosi

R. C.
11/12/2024

Famosa è la sua canzone Finché la barca va, chi è Orietta Berti oggi: biografia, vero nome, età, altezza, origini, marito, figli e frasi canzoni famose della cantante.

Foto per capire chi è Orietta Berti

Foto per capire chi è Orietta Berti

Conosciuta come “l’usignolo di Cavriago,” soprannominata la “capinera dell’Emilia”, è una delle cantanti più amate del panorama musicale italiano.

La sua voce dolce e melodica riecheggia gli anni d’oro della musica italiana ed evoca lontani ricordi nostalgici. Nelle sue canzoni canta l’amore di un tempo.

Nel dicembre del 2020 ha raccontato di essere risultata positiva al Covid-19, insieme a suo marito.

Con 55 anni di carriera, ha partecipato dieci volte al Festival della canzone Italiana fino al Festival di di Sanremo 2021 con la canzone “Quando ti sei innamorato”.

Tra i suoi successi: “Tu sei quello”, “Io ti darò di più”, “Via dei ciclamini”, “Quando l’amore diventa poesia.”

Ma a raccontarci di lei non sono solo le sue canzoni, brani e frasi, Orietta Berti chi è, età, altezza, con chi è spostata e chi sono i suoi figli, sarà la sua biografia a dircelo.

Chi è Orietta Berti oggi: biografia, età, altezza, marito e figli della cantante di Finché la barca va

Per scrivere una biografia e sapere chi è Orietta Berti, Instagram, Facebook, come interviste a Verissimo, ci saranno d’aiuto per scoprire innanzitutto età, altezza, vero nome, origini, famiglia, marito e figli della cantante di Cavriago.

All’anagrafe il suo vero nome, o meglio cognome è Galimberti, è nata a Cavriago in provincia di Reggio Emilia, ha 77 anni. La data di nascita è il 1 giugno del 1943. Il suo segno zodiacale è quello dei Gemelli.

Capelli sempre rigorosamente corti e color mogano, sfoggia abiti eleganti che sceglie da sola, facendoseli realizzare nelle sartorie di Cavriago. E’ alta circa 1 metro e sessanta centimetri.

Nella sua famiglia c’è una particolarità, tutti i nomi iniziano con la lettera O, tanto che la cantante avrebbe voluto che una sua nipotina si chiamasse Ortensia. Ha perso suo padre quando aveva 18 anni.

Nella sua casa in quel di Montecchio, paesino dell’Emilia dove da tempo vive, ha diverse collezioni. Le stanze arredate in stile vintage e retrò sono piene di bambole di porcellana e in particolare acquasantiere. In soffitta poi ha più di 200 paia di scarpe. Colleziona inoltre, guêpière e camicie da notte.

Sul suo profilo Instagram Orietta Berti è seguita da più di 27 mila followers pubblica spesso scatti della sua vita tra musica, ospitate tv e quotidianità.

Ama cucinare, ha ottimi rapporti con diversi suoi colleghi del panorama musicale tra cui, Arisa e Laura Pausini con cui si sente spesso al telefono. Non ama particolarmente i talent.

Circa la sua vita privata e sentimentale, sappiamo che è sposata dal 1967, il marito di Orietta Berti è Osvaldo Paterlini, al loro matrimonio sono nati due figli: Omar nel 1975 e Otis nel 1980. La cantate ha dichiarato di aver conquistato il marito semplicemente preparandogli un ottimo caffè al cioccolato. Ha una nipotina di nome Olivia.

Da Finché la barca va la Berti oggi: origini e carriera

Chi la conosce la associa alla famosissima canzone Finché la barca va’, Orietta Berti di canzoni da allora ne ha cantate tantissime altre e, altrettanto notevole è la sua carriera musicale, vediamo le sue origini.

Ha iniziato a cantare quando era giovanissima, spronata dal padre, grande appassionato di musica lirica. Comincia così a studiare musica e in particolare canto lirico.

Nel 1961, dopo una lunga gavetta fatta di studio ed esibizioni in vari locali dell’Emilia, partecipa alla sua prima manifestazione canora “Voci Nuove Disco d’Oro”. Arriva sesta interpretando il brano di Gino Paoli “Il cielo in una stanza.” Qui conosce il direttore artistico della casa discografica Karim che le propone il suo primo contratto discografico. Incide due 45 giri che però non vengono mai distribuiti.

Nel 1964  il suo primo album, un LP in cui interpreta i brani della religiosa e cantante Belga, Suor Sorriso. Tra i brani, ha successo in particolare “Dominique.”

Il successo per la cantate arriva nel 1965 quando vince “Un disco per l’estate 1965”,e la “Mostra Internazionale di Musica Leggera” con il brano “Tu sei quello.”

Nel 1966 è salita per la prima volta sul palco del Festival di Sanremo, Orietta Berti, presenta il brano “Io ti darò di più”, l’anno successivo ritorna a Sanremo con “Io, tu e le rose.”

Gli anni 70 sono per la vanate anni d’oro. La sua carriera è sempre più in ascesa e interpreta una serie di successi. “Tipitipitì,” che arriva finalista a Sanremo, “Una bambola blu,” finalista a Canzonissima e “Via dei ciclamini”.

Si classifica poi terza  a “Un disco per l’estate 1970″ con quella che forse, è la sua canzone più conosciuta di Orietta Berti, “Finché la barca va’.”

Dal 1972 al 1974 incide ben 3 album, tutti di successo: “Più italiane di me”, “Cantatele con me” e “Così come le canto.” Nel 1979, Interpreta uno dei primi singoli dedicati ai più piccoli: “Ecco arrivare i Barbapapà.”

Agli inizi degli anni 80 incide “La balena” e “La barca non va più.” Nel 1984, da una svolta alla sua carriera decidendo di prodursi da sola. Inizia così a collaborare con Cristiano Malgioglio e Umberto Balsamo. Nel 1986 partecipa al Festival di Sanremo ed ottiene un buon riscontro di critica e pubblico con il brano scritto proprio da Balsamo “Futuro.”

Gli anni 90 coincidono con una serie di partecipazioni televisive e con il ritorno a Sanremo nel 1992 dove in coppia con Giorgio Faletti, canta il brano “Rumba di tango.” Nel 97 conduce insieme a Fazio, Sanremo giovani.

Negli anni 2000 inizia le sue tournée in tutto il mondo (Stati Uniti, Australia, Canada, ecc.). Nel 2006 Orietta ha celebrato i suoi 40 anni di carriera pubblicando l’album “Exitos latinos,” in lingua spagnola.

Non solo cantante, Orietta Berti personaggio televisivo

Ma la cantante di Finché la barca va, non diventa famosa solo per le sue canzoni, Orietta Berti, chi è oggi lo deve anche alla sua carriera televisiva e ai tanti programmi a cui prende parte.

Tra i tanti programmi ci sono: Quelli che il calcio, Domenica in dove spesso è ospite fissa, Buona Domenica con Maurizio Costanzo. Ballando con le stelle dove è stata concorrente, Ora o mai più dove ha partecipato in veste di coach. Ti lascio una canzone dove è stata giurata. Poi, è ospite fissa delle trasmissioni Che tempo che fa – il tavolo e Che fuori tempo che fa. A gennaio 2020 è stata una delle concorrenti de Il cantante mascherato. Spesso poi, la ritroviamo ospite nelle trasmissioni di Barbara D’Urso. Nel 2018 è arrivata seconda a Celebrity MasterChef.

Non è mancato il cinema con i film: “Dominique” nel 1966, Zum, Zum, Zum nel 1968 e 1969. “I Nuovi mostri” nel 1977 e “Quando c’era lui…caro lei!.” Ha poi preso parte a diverse serie televisive tra cui “L’Odissea,” “Un medico in famiglia” e “Tutti i padri di Maria.”

Nel 2010 ha ricevuto il Premio Speciale “Mia Martini” per i suoi 45 anni di carriera.

ll 17 dicembre 2020 è stata confermata la sua partecipazione al  Festival di Sanremo, dopo ben 29 anni dall’ultima volta, con il brano “Quando ti sei innamorato.”

Non solo cantante, nel 2020 ha pubblicato il suo primo libro dal titolo: “Tra bandiere rosse e acquasantiere.”

Citazioni canzoni per capire chi è Orietta Berti: frasi di brani famosi

Oggi Orietta Berti chi è lo deve dunque ad una lunghissima carriera musicale e televisiva, nei suoi 55 anni di carriera, ha venduto più di 15 milioni di dischi, ha partecipato 10 volte a un disco per l’estate e 11 al Festival di Sanremo.

Dal ’68 al ’74 è stata una delle protagoniste di Canzonissima, arrivando sempre in finale e, quasi sempre, prima fra le donne.

Ha pubblicato 53 album ottenendo quattro dischi d’oro, un disco di platino e due d’argento. Nel 2015, ha inciso un brano inedito dal titolo “Dietro un grande amore.” La canzone da’ il titolo al tour che festeggia i 50 anni di carriera ed è anche il titolo della raccolta di successi “Dietro un grande amore – 50 anni di musica.”

Tra le frasi di Orietta Berti, citazioni tratte dalle sue canzoni famose e brani di successo, ricordiamo:

Anagrafica Principale
La sua voce riecheggia gli anni d'oro della musica italiana ed evoca lontani ricordi nostalgici. "Fin che la barca va lasciala andare, quando l'amore viene il campanello suonerà," canta in uno dei suoi brani più conosciuti. Tra i suoi successi: "Tu sei quello," "Quando l'amore diventa poesia," "Io ti darò di più." Sarà una delle cantanti in gara al Festival di Sanremo.
Nome e CognomeOrietta Berti
Data di nascita01/06/1943
Luogo di nascitaCavriago
ProfessioneCantante
Breve BiografiaLa sua voce riecheggia gli anni d'oro della musica italiana ed evoca lontani ricordi nostalgici. "Fin che la barca va lasciala andare, quando l'amore viene il campanello suonerà," canta in uno dei suoi brani più conosciuti. Tra i suoi successi: "Tu sei quello," "Quando l'amore diventa poesia," "Io ti darò di più." Sarà una delle cantanti in gara al Festival di Sanremo.
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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
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