Considerato il principale ideologo del liberalismo del Novecento, nonché esponente del neoidealismo.
Lo classificano come una guida morale all’antifascismo. Il suo ruolo come coscienza dell’antifascismo, sarà ricordato, nel 1975, anche da Primo Levi.
Abbandonata la vita politica, vi farà ritorno solo in seguito alla caduta del regime, accettando la nomina a Presidente del Partito Liberale Italiano.
Nel 1910 è eletto senatore, mentre dal 1920 al 1921 ricopre la carica di Ministro della Pubblica Istruzione nell’ultimo governo Giolitti. Il 21 maggio del 1920 gli è concesso, inoltre, il titolo di Nobile.
Il rapporto del critico con la religione e cultura cattolica è variato molto nel tempo, con allontanamenti ed avvicinamenti anche in seguito alla stipula dei Patti Lateranensi del 1929.
Tra i suoi scritti più famosi troviamo Storia d’Europa nel secolo decimo nono, posto subito all’indice dei libri proibiti, seguito poi da tutte le altre opere dello storico.
Definito da Gramsci come il papa laico della cultura italiana. Nel 2012 una rivista di politica internazionale, lo ha posto tra i pensatori più attuali del Novecento.
La sua critica e il suo pensiero hanno avuto molta influenza sulla critica letteraria italiana successiva, tanto da essere definita una vera dittatura intellettuale. Riceve tuttavia numerose critiche, anche per la sua opposizione alle novità letterarie, come il giovane Giacomo Leopardi.
Dunque non parleremo solo del suo rapporto con religione e fascismo, Benedetto Croce chi era, quando è nato e morto, vita privata, moglie e figli, sarà la sua biografia a dircelo, oltre alla posizione presa durante la Prima guerra mondiale. In quell’occasione scelse la strada del neutralismo.
Chi era Benedetto Croce: biografia, riassunto sulla sua vita e morte, moglie e figli del filosofo
Nato a Pescasseroli il 25 febbraio 1866, chi era Benedetto Croce ce lo dice la sua biografia con riassunto sulla vita e morte, moglie, figli, lotta al fascismo e frasi famose dello storico abruzzese.
Cresciuto in un ambiente cattolico, a diciassette anni perde i genitori e la sorella durante il terremoto di Casamicciola del 1883. E’ così affidato alla tutela di un cugino, nella cui casa ha modo di formarsi culturalmente e di frequentare importanti uomini politici ed intellettuali del tempo.
Iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza a Napoli, non finirà mai gli studi. Nel 1890 è tra i fondatori del cenacolo di intellettuali Società dei Nove Musi.
Compie numerosi viaggi, grazie ai quali continua a formarsi e ad avvicinarsi alla filosofia hegeliana, per poi approfondirla ed apprezzarla.
Nel 1903 esce il primo numero della rivista La critica, stampata a sue spese per oltre tre anni e in collaborazione con Giovanni Gentile. Insieme sono considerati tra i maggiori protagonisti della cultura italiana d’inizio XX secolo, in particolare dell’idealismo.
Come vedremo i suoi rapporti col fascismo saranno duri, tanto da fargli abbandonare la vita politica per poi riprenderla alla caduta del regime.
Della vita privata conosciamo ben poco: poche notizie della moglie di Benedetto Croce e dei figli. Dal 1893 al 1913 è legato ad Angelina Zampanelli. L’anno successivo alla morte della donna, si sposa a Torino con Adele Rossi, dalla quale avrà cinque figli: Giulio, Elena, Alda, Lidia e Silvia.
Dal 1944 è Ministro senza portafoglio nel secondo governo Badoglio ed entra a far parte del secondo governo Bonomi.
Nel 1949 resta semiparalizzato a causa di un ictus cerebrale, morirà nel 1952 seduto sulla poltrona nella sua biblioteca personale.
Il fascismo di Croce: cosa ha fatto
Conosciuto come critico letterario, Benedetto Croce chi era ce lo dirà anche il suo rapporto con il fascismo e il suo pensiero politico, oltre a frasi e citazioni famose.
Inizialmente vicino al fascismo, tanto da applaudire il discorso di Mussolini, tenuto al Teatro San Carlo di Napoli nella fase preparatoria alla marcia su Roma (1922).
Alle votazioni del Senato del 1924 darà addirittura la fiducia al governo Mussolini. In seguito spiegherà che il suo non fu un voto dato al fascismo, quanto alla fiducia che questo potesse sottrarre il Vate dall’estremismo totalitario.
Convinto antifascista, nel luglio dello stesso anno scriverà, su Il Giornale d’Italia, che il regime mussoliniano altro non doveva essere che un ponte di passaggio per la restaurazione di un regime liberale.
Per discostarsi definitivamente da questa politica, nel 1925 pubblica il Manifesto degli intellettuali antifascisti. Manifesto che darà a Croce la nomina di filosofo della libertà. Lo scritto sancirà inoltre la fine dell’amicizia con Gentile, attivo fascista.
Nel 1929 rifiuta di entrare nell’Accademia d’Italia, fondata dal regime. Dopo un breve appoggio al movimento antifascista Alleanza Nazionale per la Libertà, decide di allontanarsi definitivamente dalla vita politica.
Tuttavia continuerà ad esprimere le sue idee e il suo pensiero antifascista, con qualche ripercussione anche grave. Ad esempio, nel 1926 la sua casa a Napoli è devastata.
Dagli anni a seguire il politico e filosofo è visto come un effettivo nemico, promotore del fascismo come malattia morale.
Nel 1931 il governo richiede, attraverso l’articolo 18 del regio decreto n.1227, a tutti i docenti universitari, di giurare fedeltà al fascismo. In quell’occasione egli incoraggerà i suoi amici docenti ad accettare, pur di continuare quel filo d’insegnamento della libertà.
Con l’opposizione alle leggi razziali, la denuncia alle persecuzioni ebree e la successiva espulsione da tutte le università italiane, si conclude così l’esperienza di Benedetto Croce e il fascismo. Il letterato è morto il 20 novembre 1952 a Napoli.
Citazioni per scoprire chi era Benedetto Croce: frasi famose
Oltre che dal suo rapporto col fascismo, chi era Benedetto Croce, frasi, citazioni e aforismi ci aiutano a fare un breve riassunto sulla storia del suo pensiero.
- La violenza non è forza ma debolezza, né mai può essere creatrice di cosa alcuna, ma soltanto distruggerla.
- Strani questi italiani: sono così pignoli che in ogni problema cercano il pelo nell’uovo. E quando l’hanno trovato, gettano l’uovo e mangiano il pelo.
- Scocciatore è uno che ti toglie il piacere della solitudine e non ti dà quello della compagnia.
- La conoscenza umana ha due forme: è o conoscenza intuitiva o conoscenza logica. Conoscenza per la fantasia o conoscenza per l’intelletto; […] è, insomma, o produttrice d’immagini o produttrice di concetti.
- Non abbiamo bisogno di chissà quali grandi cose e chissà quali grandi uomini. Abbiamo solo bisogno di più gente onesta.
- La morte sopravverrà a metterci in riposo, a toglierci dalle mani il compito a cui attendevamo; ma essa non può fare altro che così interromperci, come noi non possiamo fare altro che lasciarci interrompere, perché in ozio stupido essa non ci può trovare.
- Il cristianesimo è stata la più grande rivoluzione che l’umanità abbia mai compiuto. Per la ragione che la rivoluzione cristiana operò nel centro dell’anima, nella coscienza morale.
- La libertà al singolare esiste soltanto nelle libertà al plurale.
- Malinconica e triste che possa sembrare la morte, sono troppo filosofo per non vedere chiaramente che il terribile sarebbe che l’uomo non potesse morire mai. Chiuso nel carcere che è la vita, a ripetere sempre lo stesso ritmo vitale.
- La cultura storica ha il fine di serbare viva la coscienza che la società umana ha del proprio passato, cioè del suo presente, cioè di se stessa.
Anagrafica Principale | |
Filosofo, critico letterario, storico, politico e scrittore, Benedetto Croce è senza dubbio una delle figure più influenti del Novecento. Grazie alla sua "religione della libertà" è considerato uno dei massimi esponenti dell'antifascismo, una posizione che manterrà fino alla fine. Ma Croce è famoso anche per il suo rapporto con la religione, conflittuale al punto che le sue opere saranno messe all'indice dei libri proibiti dallo stesso Vaticano. Le sue opere spaziano dalla filosofia alla storiografia, alla critica letteraria e all'aneddotica. Nato nell'abruzzese, avrà sempre un forte legame con la città di Napoli, terrà natale del padre, nella quale trascorrerà tutta la vita. | |
Nome e Cognome | Benedetto Croce |
Data di nascita | 25/02/1866 |
Luogo di nascita | Pescasseroli |
Professione | Filosofo, storico, politico, critico letterario e scrittore |
Anagrafica Principale | |
Filosofo, critico letterario, storico, politico e scrittore, Benedetto Croce è senza dubbio una delle figure più influenti del Novecento. Grazie alla sua "religione della libertà" è considerato uno dei massimi esponenti dell'antifascismo, una posizione che manterrà fino alla fine. Ma Croce è famoso anche per il suo rapporto con la religione, conflittuale al punto che le sue opere saranno messe all'indice dei libri proibiti dallo stesso Vaticano. Le sue opere spaziano dalla filosofia alla storiografia, alla critica letteraria e all'aneddotica. Nato nell'abruzzese, avrà sempre un forte legame con la città di Napoli, terrà natale del padre, nella quale trascorrerà tutta la vita. | |
Nome e Cognome | Benedetto Croce |
Data di nascita | 25/02/1866 |
Luogo di nascita | Pescasseroli |
Professione | Filosofo, storico, politico, critico letterario e scrittore |