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Giornata della memoria 2021: frasi, citazioni e aforismi

Redazione Controcampus 26 Gennaio 2021
R. C.
04/11/2024

Pensieri per la Giornata della memoria 2021: frasi famose, citazioni su Shoah e Olocausto, aforismi da condividere per non dimenticare il giorno 27 gennaio 1945.

Riflessioni e testimonianze dei sopravvissuti, sono un monito per le generazioni future, per non dimenticare. Ecco una raccolta di frasi della Giornata della Memoria 2021, citazioni famose sulla Shoah e pensieri su Auschwitz. Le più significative parole che testimoniano cosa è stato l’Olocausto con paesi ed estratti di libri ed interviste.

Frasi Giornata della Memoria 2021 su Shoah e Olocausto da condividere per non dimenticare

Anna Frank, Primo Levi, Elie Wiesel sono solamente alcuni dei più famosi sopravvissuti all’Olocausto. Nei campi di concentramento hanno visto l’indicibile, che prosano a tramandare affinché non si ripeta. Ecco le più profonde citazioni Giornata della Memoria 2021 e frasi sulla Shoah per non dimenticare. Riflessioni sul 27 gennaio da condividere.

  • Nonostante tutto, credo che le persone siano davvero brave di cuore. Anna Frank
  • Alla lunga, l’arma più affilata di tutte è uno spirito gentile e gentile. Anna Frank
  • Dimenticare sarebbe non solo pericoloso ma offensivo; dimenticare i morti sarebbe come ucciderli una seconda volta.
  • Perché il male fiorisca, basta che gli uomini buoni non facciano nulla.
  • Intorno a noi, tutti piangevano. Qualcuno iniziò a recitare il Kaddish, la preghiera per i morti. Non so se sia mai successo prima, nella lunga storia degli ebrei, che la gente abbia mai recitato la preghiera per i morti per se stessa. Elie Wiesel
  • Se 6.000.000 di bovini fossero stati macellati, ci sarebbe stato più interesse. Si sarebbe trovato un modo per evitare una tale crudeltà? Emmanuel Celler, membro del Congresso degli Stati Uniti
  • Dove hanno bruciato libri, finiranno per bruciare esseri umani.Heinrich Heine, poeta tedesco
  • Ora alla luce degli eventi passati e presenti bisogna dire l’amara verità. Abbiamo temuto troppo poco e sperato troppo. Abbiamo sottovalutato la bestialità del nemico; e abbiamo sovrastimato l’umanità, la saggezza, il senso di giustizia dei nostri amici. Chaim Weizmann, presidente israeliano
  • La nostra immortalità arriva attraverso i nostri figli e i loro figli. Attraverso le nostre radici e rami. La famiglia è l’immortalità. E Hitler ha distrutto non solo rami e radici, ma interi alberi genealogici, foreste. Tutti loro, andati. Amy Harmon
  • I mostri esistono, ma sono troppo pochi per essere veramente pericolosi. Più pericolosi sono gli uomini comuni, i funzionari pronti a credere e ad agire senza fare domande. Primo Levi
  • Pane, zuppa: questa era tutta la mia vita. Ero un corpo. Forse anche meno: uno stomaco affamato. Solo lo stomaco era consapevole del passare del tempo. Elie Wiesel
  • La domanda non dovrebbe essere” Perché tu, un cristiano, qui in un campo di sterminio, condannato per aver tentato di salvare gli ebrei? ” La vera domanda è “Perché non tutti i cristiani sono qui?” Joel C. Rosenberg.

Citazioni e aforismi sulla sulla Shoah e Olocausto

Testimonianze ed aforismi per la Giornata della Memoria 2021, frasi e citazioni famose per non dimenticare cosa è successo il 27 gennaio 1945.

  • La forza che ha sopraffatto l’Europa e distrutto interi stati in pochi giorni potrebbe farcela con noi, una manciata di giovani. È stato un atto di disperazione … Aspiravamo a una cosa sola: vendere le nostre vite al prezzo più alto possibile. Mordechai Tenenbaum, Combattente della Resistenza a Vilna, Varsavia e Bialystok
  • Cosa avete fatto a noi, popoli amanti della libertà, custodi della giustizia, difensori degli alti principi della democrazia e della fratellanza degli uomini? Se, al posto degli ebrei, migliaia di donne, bambini e anziani inglesi, americani o russi fossero stati torturati ogni giorno sì, bruciato a morte, asfissiato nelle camere a gas, avresti agito allo stesso modo? David Ben-Gurion, Primo Ministro israeliano, Settembre 1944
  • Ho giurato di non tacere mai quando e dove gli esseri umani sopportano sofferenze e umiliazioni. Dobbiamo sempre prendere posizione. La neutralità aiuta l’oppressore, mai la vittima. Il silenzio incoraggia il tormentatore, mai il tormentato. Elie Wiesel, sopravvissuto all’Olocausto; Discorso di accettazione del premio Nobel, 10 dicembre 1986
  • C’è una lunga strada di sofferenza davanti a te. Ma non perdere il coraggio. Sei già sfuggito al pericolo più grave: la selezione. Quindi ora raccogli le tue forze e non scoraggiarti. Vedremo tutti il ​​giorno della liberazione. Abbi fede nella vita. Soprattutto, abbi fede. Scaccia la disperazione e manterrai la morte lontana da te stesso. L’inferno non è per l’eternità. E ora, una preghiera – o meglio, un consiglio: che ci sia cameratismo tra voi. Siamo tutti fratelli e stiamo tutti subendo la stessa sorte. Lo stesso fumo fluttua su tutte le nostre teste. Aiutatevi a vicenda. È l’unico modo per sopravvivere. Elie Wiesel
  • Per i morti e i vivi, dobbiamo rendere testimonianza. Elie Wiesel
  • Vengo da un popolo che ha dato i Dieci Comandamenti al mondo. È giunto il momento di rafforzarli con altri tre, che dovremmo adottare e su cui impegnarci: non sarai un carnefice, non sarai una vittima; e mai essere uno spettatore. Yehuda Bauer, professore israeliano, Discorso al Bundestag tedesco, 27 gennaio 1998
  • Quando il pane passò da una mano all’altra l’ebreo si lasciò scivolare a terra, cadendo sulle ginocchia, e abbracciò gli stinchi di Papà. Vi affondò il viso, per ringraziarlo. Liesel guardava. Con gli occhi pieni di lacrime vide l’uomo scivolare ancora più giù, spingendo indietro Papà per piangere fra le sue caviglie. Passavano frattanto altri ebrei, guardando tutti quel piccolo, futile miracolo. Markus Zusak

Citazioni sulla Shoah e frasi Giorno della Memoria 27 gennaio 2021

Poesie sulla Giornata della Memoria aiutano a sensibilizzare giovani e bambini sulla storia della Shoah. Mentre le testimonianze vere rappresentano con le parole quello che le immagini e le foto dell’epoca non possono più restituirci. Ecco alcune delle più famose frasi per la Giornata della Memoria 2021.

  • I missionari del cristianesimo avevano detto in effetti: Non hai il diritto di vivere tra noi come ebrei. I governanti secolari che seguirono avevano proclamato: Non hai il diritto di vivere in mezzo a noi. Poi i nazisti tedeschi alla fine decretarono: Non hai il diritto di vivere. Raul Hilberg, storico e studioso dell’Olocausto
  • Non dimenticherò mai quella notte, la prima notte al campo, che ha trasformato la mia vita in una lunga notte, sette volte maledetta e sette volte sigillata. Io non dimenticherò mai quel fumo. Io non dimenticherò mai i visini dei bambini, i cui corpi vidi trasformarsi in ghirlande di fumo sotto un silenzioso cielo azzurro. Non dimenticherò mai quelle fiamme che consumarono per sempre la mia fede. Io non dimenticherò mai quel silenzio notturno che mi ha privato, per tutta l’eternità, del desiderio di vivere. Non lo dimenticherò mai. Dimentico quei momenti che hanno ucciso il mio Dio e la mia anima e trasformato i miei sogni in polvere. Non dimenticherò mai queste cose, anche se sono condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai. Elie Wiesel
  • I nazisti non solo avevano modi sottili di distruggere la vita e la dignità umana, ma erano ugualmente bravi a dissacrare le tombe dei morti – qualcosa che è ritenuto sacro e recintato con cura nella cultura di ogni singola tribù e nazione del mondo. Tadeusz Pankiewicz
  • Questi piccoli esempi sono una prova incontrovertibile di ciò a cui può portare l’odio cieco e organizzato, e di quanto possano cadere gli standard bassi della moralità umana. Tadeusz Pankiewicz
  • È successo tutto così in fretta. Il ghetto. La deportazione. Il carro bestiame sigillato. L’altare ardente su cui la storia del nostro popolo e il futuro dell’umanità avrebbero dovuto essere sacrificati.
  • Ricordo gli sguardi di orrore sui volti dei soldati americani quando entrarono e si guardarono intorno. Mi sono nascosto dietro un mucchio di cadaveri, guardandoli con diffidenza. Il rabbino Herschel Schachter vide un paio di occhi vivi che guardavano fuori dai morti. Lentamente e con cautela si fece strada intorno al mucchio, e poi, ricorda chiaramente di essersi trovato faccia a faccia con me, un bambino di otto anni, con gli occhi spalancati dal terrore. “Quanti anni hai, piccolo?” Aveva le lacrime agli occhi. “‘Che differenza fa? Io sono più vecchio di te, comunque.” “Sorrise tra le lacrime e disse: ‘Perché?’ :” Perché piangi e ridi come un bambino. Non rido da molto tempo e non piango nemmeno più.” Rabbi Yisrael Meir Lau, sopravvissuto

Video con immagini e frasi Giornata della memoria

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto