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Piante per curare la bronchite: quali sono e controindicazioni

Redazione Controcampus 7 Gennaio 2021
R. C.
23/11/2024

Come eliminare il catarro dai bronchi in modo naturale: ecco l’elenco completo delle piante per curare la bronchite e le erbe medicinali con proprietà espettoranti.

Curcuma, zenzero e liquirizia, sono alcune delle erbe e piante per curare la bronchite naturalmente. Grazie alle loro proprietà anticatarrali, bechiche, espettoranti, mucolitiche, antisettiche e antibiotiche sono in grado di curare la bronchite acuta, cronica ed asmatica, alleviandone i sintomi e migliorare la respirazione.

Prima di capire come eliminare il catarro dai bronchi in modo naturale, occorre capire che cos’è,  quali sono i sintomi della bronchite, come riconoscerla, le cause e come si cura.

La bronchite è l’infiammazione della mucosa che riveste internamente le pareti dei bronchi. Le cellule della parete dei bronchioli s’ingrossano, facendo diminuire lo spazio per il passaggio dell’aria. Ciò porta alla formazione di muco, nel tentativo di eliminare le sostanze irritanti. I sintomi sono la tosse secca, grassa, difficoltà respiratorie, motorie, naso chiuso, febbre e spossatezza generale.

Può essere di 2 tipi:

  • Acuta: quando ha un esordio improvviso. Può essere infettiva se è causata da virus o batteri, irritativa se la causa scatenante è lo smog o il fumo di sigarette, oppure asmatica quando si è in presenza di un soggetto asmatico.
  • Cronica: dovuta all’esposizione prolungata nel tempo ad agenti che hanno danneggiato i bronchi, con poche o nulle possibilità di recupero.

Cosa fare se si hanno i sintomi di questa patologia? Cambiare l’alimentazione. Una dieta ricca di zinco, selenio, omega-3 e vitamine (C, E, A) può aiutare a ridurre i sintomi e ad accelerare la guarigione. La fitoterapia ci viene in aiuto con rimedi fitoterapici e cure naturali che ci permettono di capire come curare la bronchite senza antibiotici, attraverso erbe officinali che fluidificano il muco e riducono la tosse.

Quali sono le piante per curare la bronchite e come usarle: elenco completo

Quali sono le migliori erbe e piante medicinali con proprietà espettoranti, bechiche e antibiotiche? Ecco la lista completa delle piante per curare la bronchite:

  • Curcuma: il migliore antinfiammatorio e antibiotico per bronchite naturale. Contiene vitamina C e ha elevate proprietà immunostimolanti, antitumorali ed espettoranti. Consigliato in caso infiammazioni alle vie respiratorie (mal di gola, tosse e polmonite) e raffreddore.
  • Zenzero: tra i migliori broncodilatatori in erboristeria e non solo, è in grado di alleviare la bronco-costrizione, aiutando a respirare meglio nei soggetti che soffrono di asma o di piccoli fastidi respiratori. Riduce il processo infiammatorio dell’organismo grazie alle sue proprietà antibiotiche e antinfiammatorie.
  • Altea: è tra le piante per curare la bronchite e aiutare la respirazione. Le foglie sono usate per il trattamento delle problematiche legate alle vie respiratorie (tosse e mal di gola), infatti ha proprietà antinfiammatorie, emollienti, bechiche e sedative per la tosse.
  • Piantaggine: ha proprietà antinfiammatorie ed espettoranti. Utile in caso d’infiammazioni delle mucose che rivestono bocca, gola e vie respiratorie, in caso tosse, catarro, br. cronica, allergia, sinusite.
  • Echinacea: ottima in caso di tosse e le problematiche a carico delle vie respiratorie. Dalle sue radici si ottengono degli estratti importanti sia per la prevenzione che per l’attacco alle malattie da raffreddamento.
  • Timo: grazie alle sue proprietà espettoranti, antisettiche e antibatteriche aumenta la produzione di secreto bronchiale, facilitandone l’espulsione, contrasta tosse, asma.
  • Elicriso: usato nel trattamento di alcuni disturbi delle vie respiratorie come tosse, asma e bronchite. Favorisce l’eliminazione del catarro e attenua gli spasmi e le infiammazioni di origine allergica della mucosa nasale.
  • Liquirizia: la sua radice ha un’azione espettorante, calmante e sedativa sulla tosse, in particolare contro la tosse grassa.
  • Eucalipto: ottimo in caso di infiammazioni dell’apparato respiratorio, svolge un’azione disinfettante e stimola la respirazione.

Quali sono le migliori erbe contro la bronchite

Qual è il più potente rimedio e cura naturale contro la bronchite? Non ne esiste solo uno, anzi, l’associazione di più piante favorisce la guarigione e la riduzione dei sintomi. Curare la tosse con la fitoterapia, come pure pulire e rafforzare i bronchi con piante medicinali, erbe balsamiche ed officinali, consente di ridurre il consumo di farmaci.

La parte da utilizzare dello zenzero, è la radice e può essere utilizzata fresca o secca,  sotto forma di tisane, decotti o semplicemente per insaporire deliziosi piatti. La curcuma, che insieme allo zenzero vengono spesso usate insieme per preparare una tisana per respirare meglio. Mentre se volete preparare un ottimo infuso balsamico occorrono 35g di pino (gemme), 30g di fiori di malva, 25g di radice di liquirizia, 10g di menta. Un cucchiaio di questa miscela va lasciato infondere in una tazza di acqua bollente per 20 minuti. Il timo e l’eucalipto possono essere assunti sotto forma di infusi, inalati attraverso suffumigi (acqua calda, bicarbonato e poche gocce di olio essenziale, oppure assunte in gocce sotto forma di gemmoderivati o estratti idroalcolici).

Tra le piante per curare la bronchite con rimedi naturali, c’è l’altea che si trova in commercio come tintura madre o come preparato secco per tisane. La piantaggine viene assunta sotto forma di sciroppi, infusi, estratti o tintura madre assumendo, in linea generale, 40 gocce per 2 volte al giorno. L’elicriso è assunto sotto forma di  sciroppo, tintura madre oppure di tisana, preparata ponendo 2gr di foglie in una tazza di acqua bollente, (2 volte al giorno). L’echinacea si trova in commercio come preparato per infusi, pura oppure in aggiunta ad altre erbe come l’erisimo e la salvia, oppure sotto forma di macerato glicerico, ottimo per fare degli sciacqui in caso di mal di gola.

Quando usare le erbe e piante per curare la bronchite e controindicazioni

Nonostante l’indiscussa efficacia di questi rimedi naturali contro la bronchite e gli innumerevoli benefici che le piante medicinali apportano alla salute occorre sempre fare comunque attenzione alle controindicazioni e effetti collaterali.

È buona regola, consultare il proprio medico curante prima di utilizzare un qualsiasi rimedio naturale. Specialmente in caso di malattie pregresse, assunzione di farmaci o integratori alimentari, in caso di gravidanza e allattamento, nei bambini, oppure in caso di allergia verso uno o più componenti che lo costituiscono. Ogni pianta, come è ovvio che sia ha delle proprie caratteristiche, proprietà controindicazioni ed effetti collaterali, ecco perché è fondamentale rispettare sempre le dosi consigliate.

Gli estratti della radice di altea contengono mucillagine che le conferiscono una forte attività ipoglicemica, quindi è controindicata ai soggetti in trattamento con insulina o ipoglicemizzanti orali, perché può ridurre ulteriormente i livelli glicemici.

L’assunzione di zenzero e curcuma è sconsigliata se si fa uso di farmaci per il diabete, antinfiammatori e anticoagulanti, specialmente prima di un’intervento. Lo zenzero può provocare gastriti e ulcere se si superano le dosi giornaliere. Non esistono particolari controindicazioni per l’assunzione della piantaggine. Si consiglia di evitarne l’uso in caso di allergia accertata verso le piante del genere Plantago. Per l’elicriso non sono noti effetti collaterali, controindicazioni o eventuali interazioni con altri farmaci. Può causare allergie solo in soggetti con ipersensibilità verso la pianta.

L’echinacea presenta pochi effetti collaterali. La sua azione immunostimolante la rende controindicata in pazienti in terapia immunosoppressiva (trapianti, malattie autoimmuni). È sconsigliata a chi è allergico alle piante della famiglia delle Asteracee. La liquirizia deve essere evitata da chi soffre di ipertensione,  ipopotassiemia e ipenatriemia, o ha problemi di grave insufficienza renale, cirrosi epatica e diabete.

© Riproduzione Riservata
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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto