Quale sia la differenza tra scuole pubbliche e private è materia dibattuta da decenni che verte soprattutto sulla validità del diploma dal punto di vista legale.
Se da un lato si parla dell’istruzione pubblica e gratuita, dall’altra si fa riferimento alla libertà dei privati di costituire luoghi di educazione. Ma la questione non è univoca, né unilaterale.
La materia non è di facile analisi. Da sempre il mondo dell’istruzione è il centro di discussioni, nell’ottica del suo continuo, necessario cambiamento. Per questo ci sono vari fronti. Da una parte chi guarda oltre i confini, e analizza le differenze tra scuola italiana e inglese o le differenze tra scuole italiane e francesi. Dall’altra c’è chi guarda all’interno, nel Bel paese, dove le realtà scolastiche sono innumerevoli e differenziate.
La possibilità di costituzione di istituti scolastici privati è prevista nella Costituzione. Ma questo non risolve il dilemma della loro contrapposizione rispetto agli istituiti statali. E nella nostra nazione il dibattito su quale sia migliore per gli studenti, è ancora molto acceso.
La cosa più opportuna è fare la differenza tra scuola statale, paritaria e privata: per capire validità del diploma ma anche vantaggi e svantaggi. Su questo complesso argomento abbiamo ascoltato l’opinione di Rocco De Leo, docente liceale ed esperto di prima mano sulla questione.
Differenza scuola statale e paritaria: cosa cambia, vantaggi, svantaggi e valore legale del diploma
Se è vero che non esistono differenze tra scuola statale e paritaria nella nostra Costituzione, è pur vero che i due istituti non sono equiparabili e presentano diversi vantaggi e svantaggi.
Partiamo dalla questione valore legale del diploma, le scuole private rilasciano un titolo legale di studio con valore equivalente a quello delgli istituti pubblici. Sarà il professore Rocco De Leo a spiegarci meglio.
“L’attuale sistema nazionale di istruzione distingue tra istituti statali e paritari, i quali assolvono ad un servizio pubblico e possiedono l’abilitazione a rilasciare titoli di studio con valore legale. Per questo motivo, è compito degli Uffici Scolastici Regionali accertare la sussistenza dei requisiti prescritti. Un piano educativo e formativo in armonia con i princìpi della Costituzione e dell’ordinamento. Disponibilità di locali, arredi e attrezzature adeguati. Organi collegiali democratici. L’iscrizione per tutti gli studenti i cui genitori ne facciano richiesta, purché in possesso di un titolo di studio valido, anche con handicap o in condizioni di svantaggio.” – Spiega il professore De Leo -.
Poi continua: “(Tutto questo) mediante periodiche verifiche. Nel caso in cui si rilevi la sopravvenuta carenza di uno o più dei requisiti richiesti, gli USR invitano l’istituto a ripristinare il requisito o i requisiti mancanti assegnando il relativo termine. Scaduto il quale provvedono alla revoca della parità se non si è provveduto a ripristinare il requisito o i requisiti.” Sottolinea.
“Negli ultimi anni il Ministero dell’Istruzione ha condotto ispezioni sempre più capillari e controlli delle scuole paritarie, mirate a verificare la regolarità degli esami di Stato, e a controllare il rispetto delle prescrizioni di legge.” – Ci tiene a far sapere De Leo -.
Differenze tra scuola paritaria e privata: utilità e vantaggi
La differenza tra scuola paritaria e privata è stata per la prima volta creata nel 2007, quando una legge ha differenziato per la prima volta gli istituti d’istruzione non pubblica. Il testo normativo recita proprio che tutte le scuole non rientranti in questa categoria sarebbero state divise in due gruppi.
La differenza fondamentale tra le due, spiegata in parole povere, è che mentre la scuola paritaria rilascia un titolo legale di studio (il diploma), l’istituto privato non può. Ovviamente frequentare un istituto privato non paritario costituisce comunque assolvimento dell’obbligo di istruzione dei minori, ma per ottenere il diploma sarà necessario un esame d’idoneità esterno. Per facilitare la scelta dei genitori, in ogni caso, il MIUR mette a disposizione una pagina apposita spiegando la differenza tra scuola privata, paritaria e statale.
In questo senso, questo sarebbe certamente il vantaggio più grande. Il rilascio del diploma e la legittimazione ad emetterlo costituiscono uno dei grandi punti a favore, un vantaggio della scuola paritaria nei confronti della privata.
Nel fare la differenza tra scuola privata e paritaria conta anche il costo, nel caso della privata è certamente superiore. Un costo che però è giustificato anche da una migliore qualità di infrastrutture.
Come già detto poi dal professore De Leo, le scuole private hanno in generale più autonomia. Possono scegliere, sulla base delle loro affiliazioni ed orientamenti, che tipo di insegnamenti dare e che insegnanti assumere. Se questo è vero in parte anche per le paritarie, tuttavia quest’ultime devono rispettare almeno parte dei principi previsti per le statali. Tra questi, la non discriminazione ovvero l’equiparazione di diritti e doveri di tutti gli studenti.
Differenza tra scuola paritaria e diplomifici: come evitare truffe
Innumerevoli sono le realtà scolastiche del nostro territorio. Per individuare la migliore in base alle proprie esigenze, si dovrebbe parlare di differenza tra scuola comunale e statale o differenza tra paritaria e parificata caso per caso.
Ma in nessuna di queste ipotesi, tutte legittime, rientra quella dei c.d. diplomifici: cosa sono e come funziono e se sono validi i diplomi che danno, sarà il Professore De Leo a dircelo.
Si tratta fondamentalmente di istituti che promettono titoli legali dietro pagamento di un prezzo. Spesso mancano addirittura lezioni ed esami. Ma allora come si fa a difendersi e a riconoscere questi istituti?
“Alcuni fattori da tenere in considerazione sono sicuramente le opinioni di chi già frequenta o chi l’ha fatto in passato. Magari affidandosi ai social network o ai forum specializzati. Inoltre, prima dell’iscrizione è sempre consigliabile recarsi presso l’Istituto di proprio interesse. Avere un colloquio con i responsabili, che potranno fornire le informazioni necessarie sui costi, l’offerta formativa e il personale docente. Sui metodi di insegnamento e sulla validità nonché spendibilità futura del proprio titolo di studio.” Sostiene il Professore, riferendosi alle modalità per scegliere una scuola paritaria affidabile per i propri figli.
Poi continua, sulla questione degli episodi patologici dei diplomifici: “Come in tutte le cose, ci son sempre una faccia e un rovescio della medaglia. Da un lato, gli Istituti paritari possono sicuramente rappresentare un’opportunità di ri-orientamento o di reinserimento per chi non è riuscito ad avere successo nel percorso di studi pubblico. Dall’altro, è anche vero che alcune paritarie hanno forse giovato particolarmente di una sorveglianza non sempre puntuale, e ciò ha portato diverse realtà a scivolare nella monotonia di false promesse se non nell’illegalità testimoniata anche dai media.” Sottolinea.
Poi conclude, con la sua opinione su come si dovrebbe risolvere la questione: “A tal proposito, quindi, credo che il sistema di controllo vada sicuramente implementato. Gestito in maniera più seria, in modo da mostrare all’opinione pubblica che la maggior parte degli Istituti paritari lavora in maniera lecita e corretta. Che i casi che tanto fanno scalpore rappresentano pochi esempi di cattiva gestione.”