Parliamo di una realtà che riguarda non solo adolescenti che cercano il successo sui social network, internet o reality in tv, ma anche di bambini, baby influencer già a 10 anni, e in alcuni casi addirittura meno.
Intendiamoci, il sogno di diventare attrice famosa, ballerino, cantante, presentatrice tv o semplicemente una soubrette non è peccato. Anzi, è un’ambizione legittima e del tutto onorevole, quanto il desiderio di voler fare un lavoro che si ama e grazie al quale ci si possa guadagnare da vivere. Questo chiaramente nelle rispettabili intenzioni di chi ci mette sacrificio, passione, dedizione e studio.
Il successo quindi presuppone un iter formativolungo e tortuoso, che però chi cerca la popolarità attraverso i reality show pensa di poter saltare. Ma la vera fama, come diventare veline, letterine, soubrette o meteorine, dura davvero più di una stagione? I follower su Instangram, Facebook e Tik Tok sono sufficienti per sentirsi qualcuno nella vita?
Vale davvero la pena calarsi nei panni dalla “pupa”, facendosi passare per ignorante e papera? Vale davvero la pena fidanzarsi con un VIP, semmai pure miracolato a Medjugorje, per farsi vedere in prima serata in tv, in una domenica che di live ha solo le luci?
E ancora, si può diventare famosi senza fare niente, privi di formazione, titoli di studio e capacità alcuna, o magari cercando la strada più breve come la raccomandazione di un personaggio famoso?
A dare qualche risposta, i professionisti: l’attore Alessandro Quarta e la scrittrice e conduttrice televisiva Tessa Gelisio.
Influencer o fidanzati di vip, diventare famosi senza fare nulla o cercando la strada più breve
Diventare medico, chirurgo, avvocato, magistrato o astronauta un tempo significava per i giovani prestigio e successo. Oggi le ambizioni sono cambiate, i ragazzi sognano di diventare Influencer, e nel peggiore dei casi, vogliono diventare famosi senza fare niente o frequentando un VIP.
E’ da loro che siamo partiti, dai ragazzi e dalle loro ambizioni. Sono tanti quelli che ci hanno raccontato di avere il sogno di fare il Grande Fratello, partecipare a Uomini e Donne. Tanti di loro si definiscono influencer, dietro un rispettoso numero di follower.
Fanno video suo YouTube, scattano foto su Instagram pubblicizzando una borsa, un pantalone, un brand. I loro guru e rifermenti sono personaggi come Chiara Ferragni, Chiara Nasti o Giulia De Lellis.
Fin qui nulla di sbagliato, se non fosse che parliamo di percorsi “professionali” che spesso si rivelano una bolla di sapone che nel momento in cui si scioglie, ti lasciano nudo, “senza arte, ne’ parte”.
E quante ragazze sognano di essere la fidanzata del calciatore o del VIP di turno, fosse anche che lui ha 40 anni in più, solo per qualche “comparsata” sotto i riflettori di un programma in prima serata la domenica, con la Zia o la Barbarella? Ma chi l’ha detto che puntare a diventare famosi senza far nulla è realmente la strada giusta per il successo?
“Credo che il punto di arrivo sia errato” – Fa sapere l’attore Alessandro Quarta – “Perché bisogna diventare qualcuno? Essere qualcuno non è niente. Io personalmente preferirei essere un bravissimo professionista e non diventare famoso cercando la strada più semplice. Il punto di partenza è la strada che si compie per il successo, quindi “formazione” ed “istruzione”.
Strada più breve e gli esempi di oggi, per diventare famoso
Volere tutto e subito: raggiungere la popolarità percorrendo la strada più semplice, è diventata una questione fondante per molti giovani, e non solo. Perché si cerca la scorciatoia a tutti i costi?
“Bisogna capire cosa vuol dire “avere successo”. – Ci spiega invece la conduttrice di Cotto e Mangiato Tessa Gelisio e continua – “Se è fine a se stesso o è una conseguenza di un lavoro. Naturalmente cambia la prospettiva, perché se si vuole diventare solo qualcuno per qualche tempo, la cosa più semplice è fare notizia con il Gossip, anche facendo qualcosa di degradante e di diverso”. – Se si fa invece, un lavoro per il quale ci si forma e ci si informa allora diventare famoso è altra cosa: perché si parte dalla la formazione e si può arrivare alla notorietà sui social”.
Le nuove generazioni hanno giusti riferimenti da seguire per capire come diventare famosi nel lavoro? Sa chi seguire, quando si tratta di fare scelte che riguardano la formazione d il lavoro?
“Oggi non ci sono buoni esempi” – Dichiara l’attore Alessandro Quarta – “Se prendiamo, per esempio il buono e il cattivo, oggi il cattivo diventa addirittura protagonista. Si hanno dei comportamenti non positivi.” – Spiega Quarta – Tutto ciò è la conseguenza di una mancata educazione, sia scolastica che familiare. Tutto fa parte di una società di consumo in cui noi adulti ci mettiamo da parte non riuscendo più a prenderci a cuore dei giovani”.
Pericoli per chi vuole diventare famosi senza fare niente
Ma se diventare famosi senza fare niente o cercando la strada più breve, è semplice e tutti possono farlo, altrettanto immediate sono le conseguenze. Ma quali sono rischi e pericoli?
Quando si raggiunge una meta, che non ha implicato sacrifici e preparazione, i più inesperti ed immaturi non riescono ad intercettare e quindi contrastare i pericoli.
“Il rischio maggiore è quello di essere infelici. – ci spiega l’attore Alessandro Quarta – Di passare da una cosa all’altra senza godersi la vita. La vita non è “fare qualcosa” per diventare potenti o famosi, bensì è godersi lo scambio tra persone fuori dallo schermo. Io credo che il rischio sia quello di non vivere liberamente. Noi siamo persone e non dobbiamo impegnarci per divenire dei “personaggi”, perché significherebbe non vivere. Puntare tutto sull’effimero è una delle cose che potrebbe davvero far perdere la testa“.
In realtà le conseguenze possono essere anche di altro tipo. Ad esempio, l’improvvisa mancanza di privacy può portare l’individuo in uno stato di perdita di personalità.
“Uno degli affetti collaterali della popolarità è confondere il personaggio con la persona. – Dichiara Tessa Gelisio. – “Una grave conseguenza è che cerca di essere quello che gli altri vedono senza mai essere ciò che si è realmente. Si entra in un tunnel in cui si diventa la caricatura di se stessi e per mantenere il livello di gradimento da parte degli altri si tende ad estremizzare le proprie caratteristiche“.
“Non bisogna accontentarsi delle cose effimere.” – Commenta l’attore Quarta – “Bisogna essere consapevoli del fatto che ognuno di noi ha gli strumenti per poter fare qualsiasi cosa, se questa cosa è difficile, bisogna acquisire competenze per poterla fare. Quindi, non aver paura di non poterla fare, bensì acquisire competenze per farla. Quindi è necessario tracciare un punto fin dove si vuole arrivare: se io ho un obiettivo preciso diventa stimolo e motivazione”.
Qual è la strada giusta da percorrere per diventare famosi
Un fatto emerge, siamo in una società in cui non esistono i punti di riferimento per i giovani, dalla politica al lavoro e al mondo dello spettacolo. Sono davvero pochi i personaggi famosi, “i VIP” che sappiano dare il buon esempio nella ricerca della strada giusta per il successo.
Spesso accade il contrario. Ci troviamo dinanzi ad attori che promettono di diventare famosi senza fare niente purché si ceda a lusinghe. Nel migliore dei casi ti chiedono di sederti su una poltrona da re, in attesa della “scelta”. Non fanno notizia i giovani di successo che invece fanno scelte che nella vita contano davvero.
Cosa suggerisce una conduttrice come lei ai nostri lettori, giovani che in maniera del tutto legittima sognano il successo?
“Per intraprendere un percorso sano bisogna innanzitutto formarsi ed avere un proprio obiettivo, che non deve essere “diventare famosi”, ma un vero e proprio lavoro, che sia l’avvocato, il ricercatore, il giornalista. La fama non è un lavoro, ma qualsiasi lavoro può portarti alla fama – Conclude così la conduttrice – bisogna puntare ad un lavoro e poi all’interno di questo lavoro arrivare all’eccellenza“.