Uno dei mestieri più antichi, e sempre attuale, è quello del venditore di frutta e verdura. Il settore alimentare rappresenta certamente una garanzia, a patto che si abbiano le giuste competenze, e spirito imprenditoriale.
Per diventare fruttivendolo cosa serve e quali costi bisogna sostenere, lo abbiamo chiesto ad una professionista con tanti anni di esperienza.
Aprire un negozio di frutta e verdura e allestire un ortofrutta richiede requisiti che possono sembrare comuni, come spirito di sacrificio e ambizione. Ma nel lungo periodo, riuscire a fare la differenza nel proprio quartiere, con idee innovative che consentono di vendere di più, consentirà di migliorare il proprio guadagno mensile.
Il venditore di frutta e verdura deve intraprendere una serie di azioni per cercare di offrire i migliori servizi ai suoi vicini di casa e creare tra gli abitanti del suo quartiere un legame di fiducia.
Per aprire un negozio di frutta e verdura non servono titoli di studio specifici, ma è necessario seguire un corso che riguarda le tecniche di conservazione e manipolazione dei cibi e l’igiene da mantenere nei locali.
Chiunque aspiri a diventare fruttivendolo e aprire un negozio di frutta e verdura (biologica anche), in franchising o in maniera autonoma, deve curare sia gli aspetti burocratici che quelli legati alla scelta del locale e dei fornitori.
Vediamo quindi nel dettaglio cosa serve sapere, quali sono i costi fissi, licenza, come gestire un ortofrutta e quanto guadagna al mese.
Come diventare fruttivendolo: come aprile un negozio di ortofrutta, stipendio e lavoro
L’avviamento dell’attività commerciale richiede uno specifico iter burocratico che si compone delle seguenti fasi:
- iscriversi presso la Camera di Commercio al Registro Delle Imprese.
- aprire una Partita Iva.
- aprire le posizioni fiscali e previdenziali INPS ed INAIL.
- dare comunicazione certificata di inizio attività al Comune almeno 30 giorni prima dell’avvio.
- dare comunicazione di avvio dell’attività ai vari enti tramite Comunicazione Unica da inviare alla Camera di Commercio in forma telematica con posta elettronica certificata.
- richiedere il permesso di esporre l’insegna al di fuori del punto vendita.
Ma per diventare fruttivendolo, licenze e permessi a parte, in contemporanea è opportuno curare gli aspetti legati alla scelta del locale e dei fornitori. La location deve essere:
- facile da raggiungere e di passaggio
- ubicato in prossimità di altre attività commerciali (quali pescherie, macellerie, gastronomie).
- con un parcheggio ampio e possibilmente gratuito
- possibilmente in prossimità di scuole, uffici o centri sportivi
Inoltre esistono determinati requisiti da possedere: il punto vendita dovrà avere delle caratteristiche atte ad accogliere gli espositori con la merce e i clienti, una vetrina, una cella frigorifera per il magazzino (non obbligatoria), un’area per eventuali dipendenti e un bagno.
Il locale dovrà avere una metratura a partire dai 40 metri quadrati a crescere fino anche a 200 mq, oppure 20-30 mq se ci si limita alla vendita di prodotti sfusi.
Per quanto riguarda la scelta dei fornitori è sempre consigliabile puntare alla qualità dei prodotti, quindi affidarsi a produttori che assicurino l’eccellenza di ciò che si vende.
Ad affermarlo Annina Autori, proprietaria di un negozio di frutta e verdura dal 2008:
” La mia forza è proprio quello, cioè avere il prodotto fresco tutti i giorni. Non mi interessa avere quelle pile di di prodotti a prezzi super convenienti per il cliente perché poi si deteriorano e risultano essere di bassa qualità. Perciò preferisco prendere una cassetta per parte, però so che durante la giornata la vendo e tu cliente che vieni, trovi il prodotto freschissimo”.
Formazione fruttivendolo: attestati, requisiti ed esperienza
Diventare fruttivendolo e gestire un negozio di frutta e verdura richiede non solo esperienza e dedizione, ma anche soprattutto una formazione specifica.
É necessario ottenere l’attestato HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), un attestato riconosciuto a livello internazionale necessario ai fini dello svolgimento di una professione in cui è prevista la manipolazione degli alimenti, attraverso la frequentazione di determinati corsi che talvolta sono erogati online, o dall’ASL.
L’attestato si ottiene generalmente attraverso un corso di formazione, oppure lavorando per due anni in un’attività alimentare o possedendo il REC pre 2004. La durata di validità di un attestato HACCP varia da regione a regione.
Non è obbligatorio seguire il corso se si lavora per due anni in un’attività alimentare o in possesso del REC pre 2004.
Giornata da fruttivendolo: cosa fa, mansioni tipiche del lavoro
Per diventare fruttivendolo e aprire un negozio ortofrutta e scegliere di esercitare questa professione richiede molto impegno e sacrificio. Ad spiegarlo la professionista:
Qual è la giornata tipo di un venditore di frutta e verdura?
“Mi sveglio alle quattro del mattino e mi reco al mercato ortofrutticolo, scelgo i prodotti migliori che ritengo più consoni e dopo torno al negozio, li sistemo e inizio la vendita. La giornata si conclude verso le otto, otto e mezza di sera.”
Cosa fa e di cosa si occupa durante la giornata?
“Durante la giornata bisogna sempre controllare che i prodotti siano freschi, quindi che siano idonei alla vendita. In caso di deterioramento bisogna toglierli o ridurne il prezzo di vendita. Inoltre è opportuno mantenere costantemente pulito il locale”
Come avviene l’approvvigionamento delle materie prime?
“Inizialmente mi sono avvalsa di un rappresentante che veniva in negozio e mi portava i prodotti, ma nel momento in cui ha cominciato a fornirmeli non idonei alle mie aspettative, ho deciso di effettuare personalmente gli approvvigionamenti necessari presso un unico concessionario che mi assicura di avere tutti i giorni prodotti freschissimi.”
Stipendio fruttivendolo quanto guadagna, costi e tasse
A chi vuole sapere come Diventare fruttivendolo volgiamo far sapere anche qual è lo stipendio e quanto si guadagna con questo mestiere?
“Bisogna tener conto che non si può fare una valutazione tutti i giorni: oggi si vende, domani invece no. Quindi facendo un media, lo stipendio è attorno ai 1000 € netti.”
Quali sono i costi da sostenere e le tasse da sostenere?
“I costi fissi sono: la merce da acquistare tutti i giorni, le utenze (acqua e luce), il fitto del locale, il commercialista dal quale mi reco ogni 3 mesi. Le tasse sono numerose: la tassa sui rifiuti, l’IVA, l’INAIL e i contributi.”
Lavoro da fruttivendolo: offerte ed opportunità di carriera
La professionista consiglia di intraprendere questa strada qualora vi sia una forte passione di fondo, in quanto si tratta di un duro lavoro che richiede un sacrificio e una dedizione costante.
Il consiglio per giovani che volessero avvicinarsi alla professione è di fare più esperienze lavorative possibili in questo settore.
Scoprire e informarsi del prodotto e delle sue caratteristiche è fondamentale: “Prima di tutto devi essere tu commerciante convinto di quello che vendi. Inoltre conoscere le proprietà dei prodotti è importante per poter indirizzare e consigliare l’acquisto di un certo prodotto rispetto ad un altro”– afferma la professionista.
Il settore tradizionale come quello della frutta e verdura merita di essere gestito da tanti piccoli rivenditori che lavorano direttamente a contatto con le aziende agricole locali, per sorpassare il concetto di produzione di massa che sta avvelenando non solo le nostre tavole, ma anche le nostre terre e le nostre opportunità di sviluppo sostenibile.