Per rilasciare la patente di guida, scuole e motorizzazione si avvalgono di professionisti come l’insegnante e l’istruttore di guida che indicano con la teoria e la pratica il comportamento opportuno da assumere al volante.
Partiamo col dire che le due figure vanno distinte. L’insegnante di scuola guida si occupa della preparazione teorica degli studenti: in pratica, si tratta di colui che fornisce agli allievi gli strumenti teorici necessari per superare il famoso esame di guida.
Per diventare insegnante di scuola guida bisogna frequentare un corso di formazione propedeutico all’esame (organizzato dalla Provincia di residenza o dalla Città Metropolitana in cui si vive) ed essere in possesso di determinati requisiti stabiliti dalla legge.
Sono differenti, invece, i requisiti per diventare istruttore di guida, la cui mansione principale è la preparazione pratica degli allievi.
Secondo il decreto n.17 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 26/01/2011, i requisiti per il conseguimento dell’abilitazione ad istruttore di guida sono:
- avere un’età non inferiore ai 21 anni;
- avere il diploma di istruzione di secondo grado;
- non avere riportato condanne penali;
- patente di guida comprendente almeno le categorie A, B, C+E e D.
In questa pratica guida ci sono informazioni utili su come si diventa istruttore di guida, cosa serve per aprire un’autoscuola, mansioni e quanto guadagna chi lavora in autoscuola.
Come diventare istruttore di guida e come aprire una scuola: corsi, formazione, diploma e titoli
Una formazione solida è certamente alla base di chi aspira ad essere un professionista di successo. Pertanto occorre frequentare un iniziale corso di formazione per diventare istruttore di guida, propedeutico all’esame per il conseguimento dell’abilitazione.
Il corso abilitante si svolge presso un soggetto accreditato dalla regione territorialmente competente in ragione del luogo in cui ha sede il soggetto stesso e si articola in:
- una parte teorica di 80 ore
- una parte pratica di 40 ore
Alcune autoscuole organizzano corsi a pagamento: la durata è variabile, potendo andare da un minimo di due ad un massimo di quattro mesi e anche il costo cambia a seconda della struttura dove si svolge il corso.
In alternativa, le Province o le Regioni organizzano corsi di preparazione all’esame di abilitazione di istruttore di scuola guida, con costi decisamente inferiori.
Chi vuole ottenere la licenza per diventare istruttore di guida deve sapere che, dopo il corso, verrà rilasciato un attestato di frequenza grazie al quale è possibile fare domanda di ammissione all’esame.
L’esame per ottenere la qualifica professionale si svolgerà presso la Provincia di competenza o laddove la Provincia non abbia bandito date di esami per carenza di domande anche presso altre Province. L’esame si suddivide in:
- una prova scritta di 80 quesiti a cui bisogna rispondere nel tempo massimo di 40 minuti con la possibilità di commettere 2 errori soltanto. Di solito gli argomenti dei quiz sono quelli che vengono proposti per l’esame della patente B;
- una prova orale, che si svolge sugli argomenti dettati da un programma ministeriale sui temi dei trasporti e della mobilità;
- una prova pratica, la quale consente di dimostrare la capacità di istruire nella guida di motoveicoli, autoveicoli e veicoli della categoria CE e D, a scelta della commissione.
L’esito positivo dell’esame è quindi riportato sull’attestato per diventare istruttore di guida, che comprova la conseguita abilitazione.
Successivamente l’istruttore abilitato deve frequentare un corso di formazione periodica della durata di otto ore, presso un soggetto accreditato dalla regione territorialmente competente, entro due anni dalla data di conseguimento dell’abilitazione.
Come aprire un scuola guida: cosa fare
Aprire una scuola guida è un’attività imprenditoriale interessante dal punto di vista delle opportunità di guadagno.
Chi intende diventare istruttore di guida privato e avviarsi all’attività imprenditoriale, dovrà provvedere alla segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) alla struttura competente in materia di trasporti del Comune di residenza.
Si può iniziare l’attività sia come persona fisica (ditta individuale) sia come persona giuridica (società di persone o di capitali).
Come stabilito dal Decreto Legislativo N. 285 del 30/04/1992, la dichiarazione di inizio attività:
“può essere presentata da chi abbia compiuto gli anni ventuno, risulti di buona condotta e sia in possesso di adeguata capacità finanziaria, di diploma di istruzione di secondo grado e di abilitazione quale insegnante di teoria e istruttore di guida con almeno un’esperienza biennale, maturata negli ultimi cinque anni”.
I locali dell’autoscuola e dei centri di istruzione automobilistica, devono comprendere almeno:
- un’aula di superficie non inferiore a mq. 25 dotata di idoneo arredamento e separata dagli uffici o da altri locali di ricevimento del pubblico.
- un ufficio di segreteria di superficie non inferiore a mq. 10, attiguo all’aula ed ubicato nella medesima sede della stessa con ingresso autonomo;
- servizi igienici.
Inoltre l’autoscuola dovrà impegnarsi a dotarsi di veicoli per le esercitazioni di guida di cui all’art. 6 comma 1 del D.M. 317/1995, idonei ed immatricolati ad uso scuola guida per il conseguimento delle patenti di categoria A1, A2, A, B, C1, C1E, C, CE, D1, D1E, D e DE. Nonché almeno uno tra quelli utili al conseguimento della patente di categoria AM.
Ancora una volta il decreto ministeriale indica anche l’obbligo di possedere una capacità finanziaria di Euro 25.822,84 e di possedere beni immobili di proprietà liberi da gravami ipotecari di valore non inferiore a Euro 51.645,69 .
Si ricorda che in caso di forma societaria l’immobile deve essere di proprietà della società.
Giornata dell’istruttore di guida: cosa fa, mansioni tipiche del lavoro
Cosa fa questo professionista e quali caratteristiche deve avere?
Prepara gli allievi che intendono conseguire una patente di guida o un’abilitazione professionale, dando lezioni pratiche.
Inoltre cerca di far sviluppare agli stessi i necessari automatismi di guida e la capacità di padroneggiare il veicolo, in sicurezza per sé stessi e per gli altri utenti della strada.
Empatia, ottima capacità di comunicazione e di interazione con gli allievi (anche giovani e inesperti). Ma anche chiarezza espositiva accompagnata da una buona dose di pazienza, fermezza e tolleranza rappresentano alcune delle caratteristiche che deve avere tale professionista.
Quali sono le sue mansioni? Diventare istruttore di guida consiste nel:
– dare lezioni teoriche sulle regole del traffico stradale e della conduzione dei mezzi di trasporto, sulla funzione delle singole parti di un veicolo, sui metodi di guida;
– dare lezioni pratiche in veicoli opportunamente modificati, facendo guidare gli allievi in varie situazioni di traffico (periferico, cittadino, su strade tortuose ecc.) e in varie manovre (partire in salita, parcheggiare l’auto, accendere le luci ecc.);
– assistere gli allievi nelle pratiche richieste per l’iscrizione e il superamento dell’esame di guida.
Stipendio istruttore di guida: quanto guadagna, costi e tasse
Per quanto riguarda il guadagno, diventare istruttore di guida ha mensilità che possono variare in considerazione di diverse variabili.
Se l’istruttore di scuola guida è dipendente di un’autoscuola, si fa riferimento alla tabella del contratto nazionale di lavoro per quanto riguarda gli orari e lo stipendio.
Se invece è un istruttore privato, cioè lavora in maniera autonoma e fattura con partita Iva, la retribuzione media è di 8/10 euro all’ora. L’attività, di solito, viene svolta dal lunedì al sabato.
Se poi il professionista è anche il proprietario dell’autoscuola, allora i guadagni potranno essere maggiori.
Lavoro da istruttore di guida: offerte ed opportunità di carriera
L’istruttore è legato a una sola scuola guida e ritenerlo un libero professionista, ancorché inquadrato come lavoratore autonomo, può essere in certi casi una forzatura.
In ogni caso non è possibile assumere un istruttore di guida con un contratto a progetto o con uno stage retribuito.
Per regolarizzare l’assunzione occorre una precisa istanza corredata da una copia della patente di guida e dall’attestato di qualifica professionale ottenuto dopo il superamento dell’esame.
Successivamente, all’istruttore viene consegnato un tesserino professionale che ne certifica l’idoneità. E che può essere richiesto in caso di verifiche. Il tesserino va in ogni caso restituito alla Provincia qualora si terminasse l’attività.