Gli studenti sanno ormai bene cosa sono i test Invalsi, quiz standardizzati che misurano sin dal 2008 il livello di preparazione e apprendimento della scuola su scala nazionale.
I questionari sono indirizzati alla scuola primaria, media e superiore.
Per chi deve affrontare la maturità le prove sono incentrate, nello specifico, su tre materie: italiano, matematica e inglese.
L’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione, ente pubblico collaboratore del Miur, propone questi questionari ogni anno.
Per analizzare nel dettaglio come funzionano le prove Invalsi maturità, calcolo voto, ed esercitazioni ci siamo rivolti alla prof. Emanuela Gnudi, professoressa di scuola superiore.
Come funzionano le prove Invalsi maturità: come si svolgono, esercitazione dei test online
Per le classi quinte della scuola secondaria di secondo grado le prove non sono cartacee, gli studenti svolgono i questionari online, in modalità CBT, Computer Based Tests.
A farci sapere come si svolgono le prove invalsi alla maturità, mostrandoci alcuni esempi per esercitazione e simulazione, la professoressa Emanuela Gnudi.
“Un’unica prova per ciascuna materia viene somministrata a livello nazionale. Nel caso di licei ed istituti, ci sono sia alla fine del biennio che alla fine del triennio. Si svolgono in laboratorio, sono online.“
Dall’anno scolastico 2018-2019, lo svolgimento dei test CBT si colloca all’interno di una finestra di somministrazione variabile da scuola a scuola. Vengono organizzate in due blocchi. Il primo, solitamente tra Marzo ed Aprile, riguarda le classi “campione”. Su queste vengono effettuate le statistiche nazionali. C’è poi una sessione ordinaria di classi “non campione”.
Chiediamo alla prof. anche delle informazioni sul tempo a disposizione delle prove invalsi maturità e informazioni sulle materie. “I ragazzi devono tener presente che hanno un tempo entro cui devono svolgere il test, ossia 120 minuti.” -Ci informa la prof. –
“Nella la prova di italiano ci sono diversi testi. Per ognuno ci sono poi varie domande che spaziano dall’analisi grammaticale, a quella sintattica, a quella lessicale e poi quella della struttura del testo. Si arriva ad un totale di 50-60 domande circa.”
Per quanto riguarda le prove invalsi di matematica, invece, gli ambiti caratterizzanti sono: numeri, rapporti e funzioni, figure e spazio, dati e previsioni. C’è la possibilità di svolgere calcoli su fogli consegnati direttamente dalla scuola. Lo studente può utilizzare diversi strumenti tra cui squadra, compasso e calcolatrice scientifica senza collegamento ad internet.
Il test di inglese misura due competenze: comprensione del testo (reading) e comprensione di un audio in lingua (listening). Al termine del secondo ciclo di istruzione gli studenti devono avere raggiunto il livello B2 del QCER (Quadro di Riferimento Europeo delle lingue).
Per avere buoni risultati alle prove invalsi della maturità è necessario esercitarsi. I ragazzi svolgono le esercitazioni a scuola o a casa con uno studio individuale?
“I docenti devono preparare i ragazzi. Per fare questo, però, è chiaro che dovremmo destinare un notevole monte ore delle nostre discipline all’esercitazione. Io ritengo che questo non possa essere fatto completamente, soprattutto per una questione di tempo. Come docente, io posso fornire i link sui siti di simulazioni attraverso i quali i ragazzi possono cimentarsi.“
Ci si può esercitare, infatti, proprio attraverso piattaforme online. Cineca, ad esempio, ha messo a disposizione dei ragazzi prossimi alla maturità simulazioni delle prove invalsi.
Le domande dei test cambiano da alunno ad alunno, e sono di difficoltà equivalente. Esistono varie tipologie:
- Scelta multipla
- Aperta breve o univoca
- Aperta articolata
- A completamento
- A collegamento
Calcolo del voto Invalsi e importanza dei test
Importante per le prove invalsi della maturità è il calcolo del voto: come si calcola e quanto influisce sulla valutazione finale? Inoltre, sono obbligatorie?
“Il superamento dei test diventerà requisito di ammissione. Questo è stato previsto dalla legge 107. Di conseguenza il voto conterà e sarà un elemento discriminatorio. Negli anni 2020 e 2021, casi straordinari, il risultato delle prove non è requisito di ammissione e non fa media.”
Poiché sono online, il calcolo del voto dei test è automatizzato per i quesiti a risposta multipla. La restante parte viene valutata sulla base di griglie di correzione. Si supera il test con il del 60% delle risposte corrette. Su scala nazionale, nei dati statistici, l’insegnamento è migliore nelle aree in cui si ottengono i risultati più alti.
L’importanza del voto e dei quiz è stata spesso al centro di polemiche. Specialmente per le classi di scuola superiore, dato che ne esistono di indirizzi differenti e non tutti gli studenti hanno la stessa preparazione. Ne parliamo con la professoressa Gnudi.
“Dal mio punto di vista sarebbe forse più opportuno differenziare i questionari destinandoli specificatamente ai professionali, ai tecnici e ai licei. In questo modo ogni prova sarebbe tarata sulle competenze di ogni percorso di studio. Gli studenti dei tecnici e professionali, di fatti, spesso si trovano davanti a grosse difficoltà rispetto ai ragazzi del liceo.”– ci spiega.
-“In più c’è da tenere in conto che molti studenti degli istituti superiori sono di provenienza straniera e non riescono ad affrontare facilmente i quesiti.”
Oltre all’importanza che questi test hanno per monitorare il livello di preparazione nazionale della scuola, per gli studenti sono utili in qualche modo?
“Sicuramente sono utili per imparare a gestire il tempo e lo stress dovuto al test. Io sono contraria ai test come requisito di ammissione alla maturità. Ma sono d’accordo nello stimolare lo studente a confrontarsi con modalità diverse rispetto a quelle dei normali compiti in classe.”